L’inverno se ne va…


I modelli annullano ogni possibilità di ritorni freddi per molti giorni ed almeno sino ai primi di febbraio. In questo modo la fase anticiclonica, precedentemente inquadrata nell’arco della settimana, può persistere anche ben oltre. Ripetersi sugli inverni sempre meno inverni è inutile, giacché oramai è un dato assodato, nonché inquietante. E al di là di un riscaldamento che coinvolge tutto il pianeta, inconfutabile (ridicoli coloro che continuano a sconfessarlo sulla base di teorie personali e stravaganti), va detto che il mediterraneo, sotto gli effetti delle rimonte sub-tropicali del ramo africano, è tra le aree che più, di tale riscaldamento, risente. Le sortite di dette rimonte, sia in inverno che in estate, sono diventate frequenti e assai familiari. Va detto che gli anticicloni invernali non sono mai, a meno di sciroccate, troppo caldi, giacché sereno e stabilità favoriscono quel fenomeno dell’irraggiamento notturno che, soprattutto nel corso delle prime ore del mattino, tiene contenute le temperature. Ma possono essere, nel corso delle ore diurne, tali da determinare un clima che accenna più alla primavera che all’inverno. Nel caso specifico quella che nel corso dei giorni sarà l’esatta disposizione dell’anticiclone in quota e dell’anticiclone al suolo lo vedremo. Ma di certo, al netto della possibilità di affermazioni del dinamico un pò più ad ovest e dell’alta pressione al suolo un pò più a nord, in maniera tale da fornire un pò di spazio a spifferi settentrionali/orientali destinati ai balcani ed all’adriatico, il tempo dei prossimi giorni con l’inverno avrà davvero poco a che fare. Nulla vieta che la disposizione di centri barici e flussi possa evolvere, ma non subito, nella direzione di spinte meridiane più pronunciate utili a favorire certe aperture ad oriente, ma al momento quello che si prospetta è un blocco di una certa persistenza, barriera netta per l’atlantico, ma anche struttura troppo ben disposta in mediterraneo per far avvicinare apprezzabilmente il freddo orientale. Il disegno della situazione generale prevista intorno ai giorni 28/29 è, in tal senso, eloquente. Ed è tutt’altro che confortante anche lo schema del jet stream, che vede il suo fluire principale (vedi freccia blu grande in alto) disposto da sud-ovest a nord-est a latitudini relativamente alte…

Autore Pierangelo Perelli

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2 risposte a “L’inverno se ne va…”

  1. Esatta interpretazione del grave problema dell’ Europa del sud, il tremendo Anticiclone Africano oramai e’ salito almeno di 3, 4 mila chilometri a nord, cancella e stravolge tutto quello che l’ inverno ci offriva quindi se e’ la natura che ha deciso questo, tutto bene ma io ho il dubbio che questa anomalia abbia matrice umana, tipo esperimenti in cielo che sconvolgono il tempo. Esempio a Genova, io testimone in inverno ispirava il vento di tramontana, ai giorni nostri e da tempo, non spira piu’ solo nord ovest e nulla di tramontana nera che esisteva da nord e da nord est. Mah non capisco piu’ nulla

  2. Credo che stiamo vivendo sulla nostra pelle questo cambio climatico. Anche io ho ricordi di inverni rigidi in città ( Firenze). Adesso la città è quasi quotidianamente avvolta da un manto di nuvole basso non recanti precipitazioni, so che trattasi della Maccaia, fenomeno dell’umidità del mare che forma le nuvole dirigendole verso l’interno, e così passano settimana senza vedere il sole senza un filo di pioggia e quant’altro Quando ero ragazzo io in realtà non c’era ricordo bene boh speriamo che quest’inverno cambi idea e ci renda un po’ di freddo e neve la dove non ne ha fatto per niente grazie e buona serata Andrea Antonini

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