L’aria fredda artica ha raggiunto buona parte dell’Italia.

Correnti fredde settentrionali hanno spazzato via dall’Italia il caldo estivo che persisteva oramai dall’inizio del mese.

Il primo impulso freddo che ha attraversato l’Italia in queste ultime 18 ore ha causato un marcato calo della temperatura nella giornata odierna su tutto il centro sud.

Il tempo è instabile su quasi tutta l’Italia dove ci sono e si stanno verificando dei rovesci di pioggia, dei brevi temporali e delle grandinate a macchia di leopardo.

Nei prossimi giorni altri impulsi freddi interessaranno l’Italia mantenendo le temperature sotto la media e apportando rovesci di pioggia, temporali e vento.

Autore Dott. Centra Massimo

Aria fredda artica verso l’Italia🥶

Stiamo per assistere ad un netto cambiamento del tempo sull’Europa,compresa la nostra Italia.
Dell’aria fredda artica sta scendendo verso il mediterraneo centrale ed orientale e causerà una marcata diminuzione della temperatura su tutta l’Italia nella giornata di domani, mercoledì 17 aprile.


Da temperature simil estive a quelle simil invernali in poche ore.

Autore Dott. Centra Massimo

Fresco e variabilità dietro l’angolo…


Il cambiamento meteo imminente è ancora ben rappresentato dal disegno della situazione generale riferita all’immediato inizio di terza decade. Il ritorno del freddo sull’europa settentrionale viaggia sull’onda di un affondo dinamico e ben attivo, destinato ad inglobare buona parte del continente. Lo stesso mediterraneo e la nostra penisola ne risentiranno a loro volta, inevitabilmente, anche se in misura più contenuta. E, probabilmente, ne risentiranno maggiormente i settori orientali. Di fatto gli impulsi di instabilità associati alle ondulazioni successive, tipiche di saccature ad ampio raggio come quella che sta per coinvolgerci, sembrano maggiormente destinati ai bacini centro-orientali ed ai balcani. In ogni caso le diminuzioni termiche e la variabilità di un contesto assai vivace saranno elemento comune e caratterizzeranno una fase più consona con il periodo se non associata a momenti da tardo inverno. La primavera è anche questo. Nell’ambito di una situazione siffatta merita certamente interesse la verifica di quanto le suddette correnti settentrionali potranno insistere oltre l’inizio di terza decade, ma nel merito non ci sono ancora prospettive chiare. E non ci sono prospettive chiare perché ad una certa chiusura della porta atlantica potrebbero corrispondere rimonte scandinave ed una maggiore apertura della porta del fresco o freddo orientale con una insistenza di temperature relativamente basse, ma potrebbero maturare, anche, situazioni diverse, con ridistribuzioni anticicloniche, per tali correnti più fredde assai di impiccio o non così favorevoli. Nel disegno della situazione prevista intorno ai giorni 20/21, in cui risulta ben evidente il quadro del classico profilo a doppia ampia ondulazione in cui l’onda negativa abbraccia l’europa sino al mediterraneo, la simbologia delle tre frecce rosse più piccole serve, appunto, ad indicare i modi alternativi del medio/lungo termine con cui il campo barico positivo potrebbe ridistribuirsi, così da risultare più favorevole al costituirsi di un simil rex-blocking aperto al fresco dell’europa orientale oppure da risultare invadente verso est piuttosto che destinato al nord atlantico groenlandese…

Autore Pierangelo Perelli

Correnti fredde settentrionali in arrivo sull’Italia da mercoledì 🌬️Fine del caldo estivo.

Dopo questa fase estiva il mese di aprile ci appresta a farci assistere ad una sensibile diminuzione della temperatura su tutta l’Italia a causa di correnti fredde settentrionali, a tratti instabili.

Le temperature si porteranno di qualche grado sotto la media e questa tendenza potrebbe perdurare almeno fino al 23 aprile, perché probabilmente l’Europa centro-orientale resterà terra di conquista delle correnti artiche e quindi il nostro paese risentirà di venti settentrionali.

Le precipitazioni dovrebbero riguardare in modo più significativo il versante orientale.

Autore Dott. Centra Massimo

FASE FREDDA IN ARRIVO SULL’ITALIA DA MERCOLEDÌ 17 APRILE 🥶

Stiamo ancora assistendo in Italia e su gran parte dell’Europa ad una situazione meteo tipicamente estiva, nonostante stiamo ancora nella prima parte del mese di aprile.

Da metà della prossima settimana comunque la situazione cambierà su tutta l’Europa a causa della discesa di nuclei freddi sia nord atlantici e poi artico marittimi.

Una saccatura dal nord Europa verso il mediterraneo centrale da mercoledì determinerà oltre ad una sensibile diminuzione della temperatura anche dei fenomeni di instabilità con rovesci di pioggia, grandinate e neve sui rilievi da quote medie specie sul versante orientale.

Venti in rinforzo da mercoledì dai quadranti settentrionali.

Autore Dott. Centra Massimo

CALDO A TRATTI INTENSO NEI PROSSIMI MESI SULL’ITALIA ?🔥

Gli ultimi aggiornamenti dei modelli per i prossimi mesi ci indicano una situazione da caldo estremo sull’Europa meridionale e quindi anche sulla nostra Italia.

Il multimodello raggruppa i dati dei più importanti centri di calcolo
(ECMWF, Metoffice, Meteo France, CMCC, DWD,
NCEP, JMA, ECCC).

Maggio 2024

Giugno 2024

Luglio 2024

Le precipitazioni nei prossimi tre mesi dovrebbero risultare sotto la media nel bacino del Mediterraneo e quindi anche sulla nostra Italia, ed in particolare a luglio.

Autore Dott. Centra Massimo

Una primavera meno stabile, più fresca e più dinamica da metà mese ?…


Un certo dominio del sub-tropicale, sensibile solo a modeste infiltrazioni destinate ad affogare nella medesima fascia sub-tropicale ed alle basse latitudini come cut-off, è lo schema meteo, già precedentemente descritto, di questi giorni e di questa fase. Il medesimo, foriero di un tempo poco variabile ed associato a momenti con temperature sopra la media, non mostra ancora particolari tentennamenti, ma c’è da dire che potrebbe, ad inizio seconda metà del mese, cedere il timone ad una situazione decisamente nuova, assai meno anticiclonica e ben più dinamica. Si intravede, infatti, un cambiamento dettato da rialzi barici atlantici e dal configurarsi di un omega sullo stesso vicino atlantico, promettente di possibili affondi ad ampio raggio sul continente e sino al mediterraneo. In verità nulla di eclatante, ma, certamente, qualcosa di attinente ad un quadro ben più instabile e più fresco, di natura settentrionale, e con obiettivo balcani e mediterraneo centro-orientale. Parlare di un cambiamento nella direzione di un regresso stagionale e di afflussi freddi mi sembra francamente un pò troppo. Si può, tuttavia, parlare della possibilità, tra metà mese e l’inizio di terza decade, di una fase completamente diversa da quella attuale, di matrice settentrionale o nord-occidentale, e, in relazione ad una minore o maggiore invadenza dell’alta pressione da ovest, di un tempo più o meno disturbato quale quello che vede il progredire di folate di instabilità in moto da nord a sud, se non troppo ad occidente, quanto meno lungo l’adriatico. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 17/18, mostra, enfatizzati dalla freccia blu rappresentativa di una isoipsa di riferimento, il profilo dell’omega in oceano sopra indicato e quello di un’ansa depressionaria ad ampio raggio che coinvolge buona parte del continente sino ai nostri bacini. Intorno a metà mese il profilo della stessa isoipsa, per come indicato dalla freccia di colore rosso, è ancora quello di una fascia anticiclonica dinamica in cui risultano stagnanti alle basse latitudini un cut-off in oceano ed un cut-off sul nord-africa, in un quadro tuttavia evolutivo che, per come descritto dal resto delle frecce rappresentative dei movimenti, è in procinto di cambiare e maturare nella direzione di ampie ondulazioni con aggancio degli stessi cut-off…

Autore Pierangelo Perelli

Fine settimana con temperature da inizio estate su gran parte dell’Europa e in Italia 🌡️

Una struttura di alta pressione da oggi e per alcuni giorni determinerà condizioni di stabilità sull’Europa centrale e meridionale.

Nel fine settimana sono previsti in Italia valori di temperatura massimi fino a 27-29 °C, in particolare nelle zone di pianura del nord e nelle zone interne del centro sud.

Si tratta di valori di temperatura di circa 8-10 °C sopra la media del periodo.

Autore Dott.Centra Massimo

Tra dominio anticiclonico e moderati disturbi…


Con la simbologia nel disegno della situazione generale prevista intorno al 12 aprile ho voluto schematizzare la relativa dinamica anticiclonica, quale quella di un sub-tropicale che spinge verso latitudini relativamente alte con promontori e cunei (nel caso specifico la dinamica di un promontorio che muove verso nord lungo l’iberia e la francia e verso est lungo l’europa centrale, con la conseguente disposizione anticiclonica dei bassi strati disposta ad est o nord-est rispetto ai massimi in quota). Spinte del genere disegnano estensioni anticicloniche sia sud/nord che ovest/est che mantengono a nord il grande flusso atlantico, con l’eccezione di affondi destinati, causa tale dinamica, a scivolare lungo una direttrice nord/sud ed anche retrograda, e ad affogare nella estensione anticiclonica come gocce fredde o cut-off. E’ questo il caso della circolazione ciclonica di metà settimana, che non mancherà di produrre un moderato disturbo sulla penisola, in relativo rapido transito lungo il mediterraneo centro-occidentale e verso il nord-africa. Anticiclone per anticiclone lo stesso destino, ed in dirittura di metà mese, sembra essere anche quello della saccatura che nel disegno interessa l’atlantico, a suggerire, però ed in tal caso, un possibile trasferimento dei massimi verso ovest sull’oceano con un ridisegno generale meno favorevole a promontori mediterranei ed invece, sempre in sede mediterranea, più favorevole a discese instabili dal nord-europa…

Autore Pierangelo Perelli

Gli step meteo previsti da qui a metà mese…


“Tra atlantico e rimonte del sub-tropicale” è l’espressione che bene sintetizza il corso del tempo di questo inizio di aprile, ancorato ad un grande flusso di alta quota che muove da sud-ovest e che, nella media troposfera, si traduce in una successione di onde comprensive di apprezzabili rimonte anticicloniche. La rimonta che si profila per i prossimi giorni, e del solito promontorio dinamico afro-mediterraneo, è davvero marcata ma, sulla base della dinamica sopra indicata, non dovrebbe essere duratura. La relativa mobilità e la spinta occidentale o sud-occidentale tendono, infatti, a far muovere dette onde ed a determinare, pur nel contesto di ondulazioni di una certa ampiezza, l’alternanza che contraddistingue le situazioni mobili o semi-mobili. Ecco, allora, profilarsi, per la prossima settimana, l’affondo ed il transito di una saccatura, ancora da definire nei termini di estensione, direzione precisa ed intensità, ma certamente capace di allontanare il respiro caldo da tarda primavera che è atteso per il week-end. Dopo detto transito di instabilità potrà quindi essere la volta della stabilizzazione temporanea legata alla nuova onda anticiclonica che il disegno, riferito alla situazione generale prevista per fine prima/inizio seconda decade, mostra disposta tra vicino oceano ed iberia. Saremo, a quel punto, intorno a metà mese, curiosi di verificare se certe prospettive attuali di lungo termine ed indicative di un cambiamento nella direzione di una spinta settentrionale instabile, si stanno concretizzando…

Autore Pierangelo Perelli

Intensa ondata di calore in arrivo su quasi tutta l’Europa 🔥

Nei prossimi giorni e fino alla giornata di martedì dell’aria calda di origine subtropicale arriverà sul nostro paese portando le temperature fino a 10°C sopra la media del periodo.

In Francia, Germania, Svizzera ed Austria tra sabato e domenica è molto probabile che cadranno diversi record di caldo per un mese di Aprile.

Questa avvezione di aria calda subtropicale sarà accompagnata da una imponente nube di pulviscolo sahariano che offuscherà i cieli di mezza Europa.

Andando sul medio lungo termine i principali modelli di previsione ci evidenziano il possibile arrivo sul mediterraneo centrale di una saccatura Nord-Atlantica, tra la fine di martedì 9 e mercoledì 10, che riporterà delle piogge e dei temporali qua e là sull’Italia e temperature più tipiche per un mese di aprile.

Autore Dott. Centra Massimo

Primo vero test per la tenuta della neve alpina🌡️🔥

Primo vero test per la tenuta della neve alpina

Visto che intorno al weekend e probabilmente anche un po’ oltre si potrebbero toccare valori in quota degni di inizio estate

Il modello con tutti i limiti di risoluzione darebbe punte fino a +15°/+16° a 1500m (valori appunto sopra media anche per la prima decade di giugno).

Mi lego al discorso fatto giorni fa: la tenuta della neve e dei ghiacciai passa sempre inesorabilmente da quello che ormai possiamo chiamare semestre caldo (le ondate africane presenti tutto l’anno (non fanno però danni over 2000/2500m tra novembre e febbraio), possono portare ad isoterme notevoli e ultimamente spesso da record da aprile/maggio fino a parte di ottobre.

Gli ultimi 2 anni avevano visto scarse precipitazioni autunnali/invernali seguite da una primavera fresca, ma che non poteva fare miracoli; quest’anno ad accumuli importanti autunnali ne sono seguiti abbondantissimi tra fine febbraio e tutto marzo (neve comunque primaverile e che quasi mai ha potuto gelare facendo strato in profondità).

Vedremo appunto di che pasta sarà fatta – specie quella più vecchia- e se questi primi caldi daranno già una forte ridimensionata al manto.

Nulla toglie che più avanti magari si torni indietro di un mese come condizioni: sarebbe appunto nulla più che la normalità di una stagione di transizione e aggiungo anche che avrebbe dell’incredibile o quasi partire con condizioni pre estive già adesso senza avere più nuovi break; credo sia accaduto solo nel 2003 e in parte 2022 con l’onda calda di metà maggio tirata dritto fino a fine estate

Vedremo

A cura di Simone Scarpelli

Tra atlantico e rimonte sub-tropicali…


L’azione combinata della grande circolazione ciclonica in atlantico e di una rimonta sub-tropicale che coinvolge il mediterraneo centro-orientale è all’origine della fase in corso e di una fase prettamente sud-occidentale o meridionale, aperta ad infiltrazioni sul nord-italia e più stabile sul resto della penisola. Nel corso della settimana, parallelamente ad una occidentalizzazione con fuga della depressione atlantica verso ovest e con sua ridisposizione nel senso dei paralleli, la stabilità andrà estendendosi, quindi, anche al settentrione. Poi, intorno ai giorni 5/6, l’azione del promontorio sub-tropicale afro-mediterraneo, ed in una veste di stabilizzazione generale ulteriore con maggiore sua estensione sia in senso meridiano che verso occidente, tornerà protagonista, dettando anche i termini, pur se temporaneamente, di apprezzabili rialzi termici e di una marcata esplosione primaverile. Nel contesto dei tre step descritti meritano, ancora una volta, considerazione l’assenza delle azzorre e l’intraprendenza del ramo sub-tropicale africano, capace di innescare tanto anomale stabilizzazioni quanto insidiosi contrasti termici tra rimonte africane ed infiltrazioni atlantiche. Il disegno si riferisce alla situazione prevista per il prossimo fine settimana, ed è eloquente nel descrivere l’affondo in oceano e la concomitante spinta meridiana del sub-tropicale all’altezza del mediterraneo, probabilmente in questo caso non di lunga durata ma, in ogni caso, assimilabile ad un evento sempre più frequente ed assai poco augurabile, soprattutto nel corso della stagione estiva…

Autore Pierangelo Perelli

Lunedì 1°aprile🔔🟠allerta ARANCIONE in Emilia-Romagna, Lombardia e Valle d’Aosta🔔🟡allerta GIALLA in dieci regioni⛈💨 Ancora piogge e venti forti al nord.

Maltempo: allerta arancione in Emilia-Romagna Lombardia e Valle d’Aosta

Continuano gli effetti della vasta area depressionaria presente sull’Europa occidentale, che sta determinando un flusso di correnti umide ed instabili sulle aree settentrionali del nostro Paese, con precipitazioni in estensione dalle regioni occidentali a quelle orientali, e una generale intensificazione della ventilazione, più significativa su parte dell’appennino settentrionale.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quelli diramati nei gironi scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, domenica 31 marzo, venti da forti a burrasca, dai quadranti meridionali, su Liguria ed Emilia-Romagna, con raffiche fino a burrasca forte sui rispettivi settori appenninici. Attese, inoltre, dalle prime ore di domani, lunedì 1° aprile, precipitazioni, da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul Friuli-Venezia giulia, tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 1° aprile, allerta arancione su parte di Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia-Romagna, allerta gialla sull’intero territorio di Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Umbria, sui restanti settori della Valle d’Aosta, su ampie aree di Veneto, Lombardia, Piemonte Liguria, Emilia-Romagna e Toscana.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

I movimenti meteo possibili di inizio aprile…


Il disegno mostra la situazione dei 500 hPa su scala emisferica riferita all’immediato inizio di aprile e fornisce l’immagine di una situazione mediterranea ancora pilotata dalla grande circolazione depressionaria atlantica. Detta estesa falla in oceano si configura come il vortice centro motore di una spinta occidentale o sud-occidentale umida e relativamente instabile, capace di pilotare modesti assi di saccatura che tendono ad entrare dalla porta iberica e, quindi, ad indebolirsi, scivolando verso nord-est. Tale corso è condizionato da un tendenziale aumento del freno del sub-tropicale, per quei giorni e nell’ambito di una maggiore meridianizzazione probabilmente più incisivo, anche se non ancora garanzia completa di una stabilizzazione. Una fase più stabile, tuttavia, può maturare successivamente, e sulla base di forecast che vedono un ridistribuirsi dei centri barici e dei flussi su scala euro-atlantica nel senso dei paralleli e con spostamento della falla oceanica verso occidente. E può maturare in funzione dell’affermarsi conseguente di una componente dominante occidentale/sud-occidentale, si ondulata e pertanto di per sé ancorata a variabilità, ma anche associata ad un certo spostamento verso nord in latitudine del flusso perturbato. Nel disegno la simbologia serve ad indicare detti movimenti possibili previsti nel corso dei primi giorni di aprile, con la dilatazione e lo spostamento verso ovest della falla ciclonica e con il conseguente defilarsi della componente instabile…

Autore Pierangelo Perelli

Spazio al grande atlantico…


Il cambio meteo che risulta nei forecast da qualche tempo è imminente e si configura sulla base di una progressiva riduzione del campo barico e sulla base di un sopravanzare deciso di azioni atlantiche. Le medesime azioni sono ascrivibili ad affondi successivi, pilotati dal disegno di un estenso campo ciclonico oceanico plastico, con intrinseco il moto di assi di saccatura successivi. Il disegno, riferito alla situazione generale prevista intorno ai giorni 27/28, fornisce l’idea di tali assi di saccatura (identificati dalle frecce piccole più scure) che muovono ruotando intorno al grande polo o centro motore presente in atlantico ed a ridosso delle isole britanniche, e che, con tale moto, finiscono per affondare sull’europa sud-occidentale e per coinvolgere, in misura più o meno decisa, il mediterraneo. Occorre affermare che il destino dei relativi affondi è condizionato dalla loro tendenza, più o meno spiccata, a maturare in senso meridiano e che, di conseguenza, non si possono escludere evoluzioni nella direzione della classica frenata associata a rimonta del sub-tropicale. Ma se il secondo affondo della serie, nel disegno ancora in oceano, tende ad avere una dinamica effettivamente più meridiana del precedente e con discesa su gibilterra ed oltre, sembra che, in ogni caso, ogni eventuale sua frenata relativa sia destinata ad essere temporanea. In questo modo, nell’ambito di uno schema globalmente di matrice atlantica, possono essere messe in conto rimonte del sub-tropicale, flussi meridionali e rialzi termici, ma sempre nel contesto di una fase non così stabile, e semmai assai variabile e perturbata a tratti. Anche se del poco amato sub -tropicale afro-mediterraneo degli ultimi anni non c’è mai da fidarsi troppo…

Autore Pierangelo Perelli

Settimana di Pasqua tra instabilità e molta mitezza. PASQUA CALDA AL CENTRO-SUD 🌡️

Durante la settimana di Pasqua l’Italia si troverà a metà strada tra una profonda saccatura in Atlantico, in movimento verso la Penisola Iberica, e un blocco anticiclonico sull’Europa orientale.

Fino a giovedì su gran parte dell’Italia prevaranno condizioni atmosferiche di forte instabilità con piogge, temporali e neve a quote medio alte sulle Alpi,non farà assolutamente freddo a causa di miti correnti meridionali.

Da venerdì e fino almeno a Pasqua le condizioni del tempo saranno per lo più stabili al centro e al sud, con temperature molto elevate a causa di un flusso caldo dal nord Africa.

Sulle regioni settentrionali ma in particolare sul nord ovest si potrebbero verificare ancora delle piogge, ma sempre in un contesto climatico molto mite.

Autore Dott. Centra Massimo

Tempo dinamico a tratti instabile sull’Italia nei prossimi 7 giorni su gran parte dell’Italia.

Nella giornata di domani un veloce corpo nuvoloso interesserà il medio versante adriatico e il sud con la possibilità di deboli piogge,migliora rapidamente in serata.

Sabato bel tempo e mite su tutta l’Italia.

Nella giornata di domenica si verificherà un nuovo cambiamento del tempo si passerà da un clima stabile ad un clima decisamente piu’ variabile con occasionali precipitazioni e un modesto calo termico.

Durante la prima parte della settimana di Pasqua una perturbazione nord atlantica dovrebbe entrare nel cuore del mediterraneo centrale e quindi sulla nostra Italia, apportando piogge diffuse, neve sulle Alpi a quote medio alte e un calo termico su tutta l’Italia seppur modesto e temporaneo.

Da giovedì gradualmente il tempo andrà migliorando.

La Pasqua dovrebbe essere abbastanza mite su buona parte dell’Italia , ma qui ci dobbiamo ritornare vista la distanza temporale.

Autore Dott. Centra Massimo

La possibile evoluzione meteo negli ultimi giorni del mese…


Dalle alte pressioni al ritorno dell’atlantico è ciò che possiamo confermare ulteriormente leggendo le ultime emissioni, tutte sulla linea di una evoluzione del tutto fisiologica per il periodo. Sarà graduale detto ritorno, ancorato ad una progressiva riduzione del campo barico e ad un certo abbassamento del fronte polare, destinato a maturare sino all’affondo più consistente di metà terza decade o della prima parte della prossima settimana. La saccatura relativa segna praticamente il culmine del cambiamento ipotizzato da giorni e segna la possibilità, assai credibile, di un transito perturbato di tutto rispetto, destinato a muovere da ovest ad est, sulla base del più classico dei flussi atlantici. Regnano ancora incertezze, invece, sull’evoluzione dell’estremo fine mese e sull’inizio di aprile, e regnano perché al momento i forecast di lungo oscillano tra configurazioni che caldeggiano la persistenza senza ostacoli o limitazioni del relativo flusso occidentale e configurazioni che, al contrario, delineano il determinarsi di rialzi barici mediterranei di freno più o meno temporaneo, eventualmente di vero e duraturo ostacolo, oppure di ostacolo, appunto temporaneo, e favorevoli al prodursi di un affondo meridiano iberico destinato poi a vortice mediterraneo. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 26/27 e mostra il chiaro affondo in pieno mediterraneo sopra menzionato, mentre la simbologia serve ad identificare una tra le più probabili evoluzioni dei giorni successivi, con l’affondo oramai sulla turchia in forma di vortice, con il rialzo barico all’altezza del mediterraneo e con la sacca atlantica seguente destinata ad essere ostacolata e a consumare energia, almeno inizialmente, lungo i meridiani…

Autore Pierangelo Perelli

Dalle alte pressioni al ritorno dell’atlantico…


Il cambiamento di configurazione di metà terza decade continua a risultare nelle mappe dei vari modelli, per quanto senza ancora la possibilità di dettagli e di certezze assolute. Il campo barico, moderatamente elevato e che vede l’azione in compartecipazione del ramo oceanico e del ramo afro-mediterraneo, costringe un primo affondo atlantico a scivolare lungo l’iberia occidentale destinato a cut-off sul nord-africa. Diverso appare invece il destino degli affondi successivi, ancorati ad un calo generale della pressione e ad una concomitante possibilità che i medesimi possano risultare incisivi e forieri di una nuova fase. Entrando maggiormente nel particolare le ultime emissioni ridimensionano gli effetti del primo di questi successivi affondi, che sembra destinato ad un veloce transito lungo una traiettoria nord-ovest/sud-est priva di apprezzabile ciclogenesi. Accreditano, però e come causa possibile di una maggiore incisività perturbata atlantica, il secondo, quale espressione di un contesto decisamente diverso dall’attuale anticiclonico ed invece di matrice umida/instabile. Come detto non sussistono, in tal senso, ancora certezze, e questo soprattutto in funzione delle intenzioni di un sub-tropicale ramo afro-mediterraneo sempre pronto a fare da ostacolo totale o parziale. Rimane, tuttavia, il fatto che la terza decade del mese appare, al momento, decisa a rifornirci di qualcosa di assai meno stagnante e di più variabile e movimentato. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 24/25, mostra l’esito dell’affondo dei prossimi giorni, ininfluente ed oramai defilato come cut-off sull’africa nord-occidentale, e mostra, nel contempo e contestualizzabile nelle due saccature successive sopra menzionate, il quadro dei movimenti di un atlantico voglioso di riconquistare territori alle medio-basse altitudini…

Autore Pierangelo Perelli

Il tempo di questa settimana.


Autore Lorenzo Colangelo

Tra oggi e domani sull’Italia avverrà il passaggio di una perturbazione (fronte freddo) in discesa da nord, collegata a una saccatura artica che si estende fino all’Europa centrale
e con un nocciolo gelido in quota in prossimità della Polonia.(in fig1)


Attualmente (ore 10) alcune DEBOLI e locali piogge iniziano a bagnare il Veneto, la Romagna, l’Umbria e le Marche.
Dal pomeriggio/notte il fronte diventerà più attivo sulle regioni del medio basso adriatico, con piogge e possibili temporali.
DOMANI, soprattutto in mattinata, ancora qualche fenomeno sparso su medio adriatico e meridione in genere, ad esclusione delle due isole maggiori. Migliore il tempo altrove e
dalla sera cessano i fenomeni ovunque.
Temperatura in diminuzione sull’adriatico e parte del sud, stazionaria o in lieve aumento altrove.

Tra MERCOLEDÌ e GIOVEDÌ una saccatura atlantica in affondo nei pressi della penisola iberica andrà a isolare un vortice depressionario sul nord africa. Tale situazione, più volte evidenziata dai modelli nei giorni scorsi, non sarà causa di un peggioramento del tempo sulla nostra penisola, ma al contrario determinerà un richiamo di aria mite verso il mediterraneo e l’Italia e anche un relativo rinforzo dell’anticiclone. (In fig.2)
Temperature in aumento ovunque.

Tra GIOVEDÌ SERA e VENERDÌ sulla nostra penisola sussiste la “POSSIBILITA” che si verifichi nuovamente il transito di un debole fronte in discesa dell’Europa centrale.
In caso di conferma i maggiori effetti instabili avverrebbero sulle aree centro meridionali italiane. (previsione ancora incerta)

NEL FINE SETTIMANA (fig.3) è prevista un’elevazione dell’anticiclone in atlantico che avrà come conseguenza l’affondo di una saccatura depressionaria “probabilmente”
sul bacino del mediterraneo e l’Italia.


Ancora da valutare l’esatta dinamica(affondo saccatura) che andrà a realizzarsi.
Tutto dipenderà dalla traiettoria e dal punto
di affondo del sistema depressionario.
Da notare in fig.4 come anche questa settimana sarà caratterizzata da valori di temperatura ancora sopra la media del periodo.


Notizie meteo Italia

Tra domani e martedì 19 transiterà una debole perturbazione atlantica sull’Italia 🌧️

Nella giornata di domani, lunedì 18 marzo, arriverà sull’Italia una debole perturbazione atlantica che causerà delle piogge sul nord est, ed in particolare sul Friuli Venezia Giulia, Veneto e Romagna,per poi scivolare verso il versante adriatico dalle Marche alla Puglia.

Martedì si verificheranno le ultime piogge al sud in rapido esaurimento nella seconda parte della giornata, mentre sul nord e su gran parte del centro ci sarà un tempo soleggiato con temperature prossime ai 20 gradi, specie in val padana, medio versante tirrenico ed isole maggiori.

Nel complesso questa nuova settimana sarà contraddistinta nuovamente da temperature superiori alla media sull’Italia e su gran parte dell’Europa.

Autore Dott. Centra Massimo

I possibili disturbi alla primavera di terza decade…


Si conferma la fase primaverile o semi-primaverile in atto e si conferma anche il cambio meteo, identificato in precedenza, di inizio terza decade. La fase in corso, supportata da un modesto promontorio sub-tropicale, che non esclude infiltrazioni da nord-ovest ed anche momenti piovosi limitati ad alcune aree della penisola, ci accompagnerà sino a fine seconda decade. Tutti i modelli, poi, inquadrano un cambiamento della configurazione generale su scala euro-atlantica che, se inizialmente conduce alla discesa di un affondo defilato e su iberia e gibilterra, successivamente delinea minacciose aperture a nord o a nord-ovest, tutte da verificare nei termini di possibili disturbi alla primavera. E questo per il fatto che al seguito della discesa della depressione iberica destinata praticamente a cut-off, a scivolare sul nord-africa e a non interessarci, la pressione mediterranea non mostra di tenere in modo apprezzabile, sino a sconfessare la possibilità di quel concorso azzorre-promontorio africano, quale ipotesi previsionale tra quelle in ballo per quei giorni. Dunque l’affondo atlantico dell’immediato inizio di terza decade ci trascura e scivola lungo l’iberia andando a chiudersi sul nord-africa, ma a monte i valori barici non crescono mentre crescono piuttosto sull’atlantico e sino a ridosso delle isole britanniche, così da innescare azioni settentrionali di tutto rispetto e che non nascondono, tra gli obiettivi, lo stesso mediterraneo. In questo modo, nel corso dei giorni intorno alla metà di terza decade può accadere che la primavera sia costretta a rifornisci di un guasto, di una probabile fase più fresca e più instabile, se non ancorata ad un relativo regresso stagionale…

Autore Pierangelo Perelli

Le interessanti ipotesi evolutive di inizio terza decade…


La fase relativamente stabile e semi-primaverile o primaverile in corso è sostenuta da un quadro moderatamente anticiclonico che trova il supporto di un modesto promontorio sub-tropicale. I non esclusi altrettanto modesti disturbi da infiltrazioni settentrionali o nord-occidentali non sono tali da alterare più di tanto il medesimo quadro, destinato ad interessarci almeno sino a fine seconda o ad inizio terza decade. Un cambio di configurazione meteo su scala euro-atlantica di un certo interesse è quello che tutte le carte intravedono proprio intorno a quei giorni, e che i relativi modelli interpretano, per l’europa occidentale, non in maniera uniforme, considerandolo come una decisa apertura ad un flusso instabile del nord-atlantico o come una infiltrazione semi-retrograda destinata a cut-off su gibilterra. La differenza per il tempo in mediterraneo legato alle due ipotesi è significativa giacché la prima, sostenuta ad es. dal modello GFS, è quella che corrisponde ad un deciso affondo ciclogenetico seguito da ulteriori impulsi, mentre la seconda, sostenuta ad es. dal modello ECMWF, è quella che indirizza lo stesso affondo su una direttrice spostata ad occidente lungo il vicino atlantico e che rende lo stesso affondo, per il mediterraneo centro-occidentale, assai poco influente. In entrambi i casi il cambio di circolazione è sostenuto da un “reverse” in oceano con rimonta di un promontorio lungo le coste estreme occidentali del continente e con, nell’ambito di una generale meridianizzazione, l’attivazione di un’onda negativa in discesa lungo francia ed iberia o francia e mediterraneo occidentale. La differenza tra le due possibilità è anche quella che intercorre tra una situazione in cui si ha un netto crollo della pressione mediterranea e quella di una persistenza di valori barici apprezzabili ancora supportati da un certo promontorio afro-mediterraneo che fa il paio con quello atlantico e che fa da barriera, più o meno temporanea, alla depressione iberica chiusa e defilata a sud-ovest. Il disegno, che mostra la situazione generale prevista da ECMWF intorno ai giorni 20/21 marzo, fornisce l’idea della evoluzione che vede l’affondo atlantico scivolare lungo una direttrice nord/sud o, addirittura, nord-est/sud-ovest, ben ad occidente, e maturare in un cut-off o in un ristagno ciclonico alle basse latitudini, tra l’estremo sud-ovest del continente e l’africa nord-occidentale. La simbologia vuole, a sua volta, indicare, accanto a detta possibilità evolutiva (colore blu), quella (colore viola) che, invece, vede la stessa azione depressionaria affondare ben più ad est a coinvolgere il mediterraneo con un netto guasto e con il contesto meteo di un possibile deciso disturbo della primavera…

Autore Pierangelo Perelli

Bel tempo fino a venerdì poi sabato transiterà un veloce corpo nuvoloso con piogge al nord est e centro sud.

Una perturbazione transiterà nella giornata di sabato portando piogge sparse e rovesci sulle regioni del nord est e poi su quelle centrali e meridionali. Fenomen assenti sul Nord Ovest, sulla Lombardia, in Calabria e in Sardegna.

Le temperature continueranno ad essere superiori alla media nei prossimi giorni, un modesto e temporaneo calo della temperatura è atteso sabato.

Autore Dott. Centra Massimo

Ritorna l’alta pressione sub-tropicale 🌡️⛅

Dopo queste ultime settimane contraddistinte dal transito di alcune perturbazioni atlantiche tipiche del tardo autunno, nei prossimi giorni avremo l’espansione di una alta pressione sub-tropicale sul bacino del Mediterraneo e su parte dell’Europa centrale.

Il tempo sarà soleggiato su buona parte dell’Italia anche se a tratti si potrebbero verificare dei veloci passaggi nuvolosi, con dei rovesci di pioggia specie lungo il versante adriatico e zone interne.

Le temperature aumenteranno soprattutto sulle regioni settentrionali e sulle zone tirreniche specie nei valori diurni, grazie al maggiore soleggiamento.

Continuerà quindi anche nelle prossime due settimane questo trend molto anomalo sulle temperature sopra la media.

Autore Dott. Centra Massimo

Instabile al centro e al sud fino a martedi poi gradualmente arriverà una fase anticiclonica.

Tra oggi e domani, martedì 12 marzo, avremo tempo instabile al centro e al sud, con dei rovesci e dei brevi temporali.

Gradualmente da mercoledì e probabilmente fino a domenica 17 marzo avremo un generale miglioramento delle condizioni meteorologiche, con un aumento della pressione atmosferica a causa di una alta pressione sub-tropicale.

Nei prossimi due giorni si registrerà un calo della temperatura sul medio versante adriatico e sulle regioni meridionali, mentre sulle regioni settentrionali e sul versante tirrenico si registrerà un aumento sensibile delle temperature massime.

Da giovedì l’aumento della temperatura si estenderà anche sul resto del territorio italiano.

Autore Dott. Centra Massimo

Tra autunno e primavera…


Riguardo a quanto ci offre l’evoluzione meteo dei prossimi giorni, e in un momento in cui l’appassionato meteo, ha ben poco con cui divertirsi, si può senz’altro confermare che l’inverno è finito. Ed è finito, tra l’altro, senza mai decollare e mantenendo quasi sempre la connotazione, meglio appropriata, di un autunno. Siamo sotto l’influenza di una corrente atlantica, umida ed instabile, prevalente, che trova il modo di risultare incisiva, semi-bloccata alle latitudini alte, proprio alle nostre latitudini. La presenza, abbastanza duratura, di alte pressioni tra scandinavia ed islanda, risulta, sul piano di retrogressioni a carattere freddo, per noi completamente ininfluente. E non sono previste chiusure tali da consentire quel minimo di freno all’atlantico e capaci di rivolgere il mediterraneo alle attenzioni delle masse d’aria continentali. Sono previste, invece, variazioni al tema che, al di là della persistenza di aree anticicloniche alle alte latitudini e più ad ovest o più ad est, spostano il quadro della corrente atlantica verso nord piuttosto che verso sud, operando per evoluzioni più favorevoli a mitizzazioni che a raffreddamenti. Il disegno illustra la situazione generale prevista intorno alla metà del mese e, con il supporto della simbologia, da l’indicazione di un contesto in cui, al netto di oscillazioni meridiane di scarso preso, prevale la legge dell’ovest…

Autore Pierangelo Perelli

Meteosocial ed altro…


Riguardo alla meteo c’è chi dice che, tra siti vari e social, siano in troppi a parlarne, con la cosa che dovrebbe limitarsi ai professionisti. E’ questo un modo di pensare che, tra l’altro, può essere esteso a qualunque campo, e non è così insensato. O perlomeno, non lo è sul piano del principio. Dopodiché c’è modo e modo di trattare di certe cose sui social. Personalmente l’ho sempre ribadito che scrivo di meteo, così come faccio altre cose che riguardano ad es. musica o disegno, per puro divertimento ed interpretando, finché ne avrò voglia, FB come un diario personale su cui vanno a finire solo alcune delle cose che faccio e che fanno parte dei miei personali divertimenti. Cose che ho sempre fatto anche prima di internet e dei social. D’altra parte non è neanche che non ritenga che, con l’esclusione di certe attività a scopo pubblicitario, e, in parte, informative e culturali con un minimo di senso, le attività sui social siano una perdita di tempo. In fatto di informazione e cultura, che nei social affogano nella bolgia del nulla, c’è molto di meglio altrove. Dopodiché non posso che ribadire che le carte meteo le disegno e le commento senza nessuna pretesa di essere un meteorologo ma con la sola concezione del divertimento dell’appassionato, lasciando, naturalmente, ad altri ed ai professionisti il compito di trattare del tempo nei modi professionali appropriati. Venendo all’argomento e a quanto ci offre l’evoluzione meteo dei prossimi giorni, e in un momento in cui l’appassionato relativo, ha ben poco con cui divertirsi, si può senz’altro confermare che l’inverno è finito. Ed è finito, tra l’altro, senza mai decollare e mantenendo quasi sempre la connotazione, meglio appropriata, di un autunno. Siamo sotto l’influenza di una corrente atlantica, umida ed instabile, prevalente, che trova il modo di risultare incisiva, semi-bloccata alle latitudini alte, proprio alle nostre latitudini. La presenza, abbastanza duratura, di alte pressioni tra scandinavia ed islanda, risulta, sul piano di retrogressioni a carattere freddo, per noi completamente ininfluente. E non sono previste chiusure tali da consentire quel minimo di freno all’atlantico e capaci di rivolgere il mediterraneo alle attenzioni delle masse d’aria continentali. Sono previste, invece, variazioni al tema che, al di là della persistenza di aree anticicloniche alle alte latitudini e più ad ovest o più ad est, spostano il quadro della corrente atlantica verso nord piuttosto che verso sud, operando per evoluzioni più favorevoli a mitizzazioni che a raffreddamenti. Il disegno illustra la situazione generale prevista intorno alla metà del mese e, con il supporto della simbologia, da l’indicazione di un contesto in cui, al netto di oscillazioni meridiane di scarso peso, prevale la legge dell’ovest…

Autore Pierangelo Perelli

L’inverno, fantasma, al capolinea…


Quanto precedentemente indicato nelle prospettive di lungo termine riguardo alla possibilità di una parziale o totale chiusura ad ovest con conseguente richiamo di correnti più fredde dal continente risulta effettivamente ma risulta con modi abbastanza modesti e temporanei. Il che significa che la legge del grande ovest e del fisiologico forcing ovest-est non avrà chissà quali cedimenti. Lo sguardo, coraggioso, all’inizio di seconda decade, mostra, per come si può osservare nel disegno riferito alla situazione generale dei giorni 11/12 marzo, una certa rimonta anticiclonica dinamica sino sulle isole britanniche che fa da relativa barriera alla saccatura ancora molto a largo in oceano e che rende ambiziosa quella continentale. Ed in verità, pur nell’ambito di un contesto generale semi-mobile, una certa protrusione in retrogressione con associato aggancio ad ovest da parte della medesima saccatura, può rifornirci di un momento climatico con le connotazioni del clima continentale e delle masse d’aria che governano il tempo sull’europa orientale. Ma, nel contempo, stiamo parlando di una fase probabilmente temporanea e di modesta entità. E questo per il fatto che il quadro evolutivo descritto non sembra associato allo sviluppo di veri e propri blocchi, ma sembra associato, piuttosto, al corso mobile o semi-mobile di onde, più o meno ampie, in evoluzione da ovest ad est. Il che significa che, al netto dell’effettivo verificarsi della configurazione indicata dal disegno, possiamo immaginare un generale movimento della saccatura continentale verso est o sud-est, a lasciare spazio all’onda anticiclonica; e via di seguito…

Autore Pierangelo Perelli

Lunedì 4 marzo🔔🟠Allerta ARANCIONE meteo-idro in Piemonte e in Emilia-Romagna🔔🟡Allerta GIALLA in 15 regioni💨🌊Venti di burrasca su Sardegna, Sicilia e Calabria.

Maltempo: allerta arancione in Piemonte e in Emilia-Romagna

Venti di burrasca su Sardegna, Sicilia e Calabria. Allerta gialla in 15 regioni.

Una perturbazione di origine atlantica tende ad approfondirsi sulla nostra Penisola, determinando una fase di tempo perturbato; ad esso sarà associato un consistente rinforzo della ventilazione che, domani, investirà maggiormente la Sardegna, estendendosi poi alle regioni del Sud, specie in Sicilia e in Calabria. 
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalla notte di oggi, domenica 3 marzo, venti da forti a burrasca, con raffiche di burrasca forte, dai quadranti occidentali sulla Sardegna, in successiva estensione a Sicilia e Calabria, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 4 marzo, allerta arancione su alcuni settori di Piemonte e Emilia-Romagna. Valutata inoltre, allerta gialla su Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e su alcuni settori di Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna.

Fonte: ddipartimento protezione civile nazionale

Le dinamiche meteo possibili da qui ad inizio seconda decade…


La spinta atlantica/nord-atlantica ad impulsi che ci sta interessando mostra di non volerci abbandonare ancora per qualche tempo. Il tutto nell’ambito di un incremento tendenziale e dinamico della pressione sull’europa nord-orientale, capace certamente di enfatizzare una spinta fredda retrograda, ma non al di sotto di una certa latitudine. E questo per il fatto che la spinta oceanica nord-ovest/sud-est appare, per le più basse latitudini, come quella prevalente, in grado di influenzare il mediterraneo con successive azioni depressionarie e con la relativa componente occidentale. La concomitante presenza, sulla stessa parte nord-orientale del continente, di alta pressione anche nei bassi strati, non può escludere del tutto che nel corso di dette azioni depressionarie possano manifestarsi temporanei richiami freddi da levante sulle nostre regioni settentrionali, ma sempre nell’ambito di un contesto generale che tiene il vero freddo distante e piuttosto a nord. Una vera e propria chiusura ad ovest o la possibilità che la configurazione muti e muti a sfavore dell’atlantico e a favore del continente non la si intravede se non molto nel lungo termine e, più o meno, nel corso dei giorni di inizio seconda decade. Troppo presto, però, per considerarla come una ipotesi altamente credibile. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 8/9 marzo. La medesima situazione mostra il profilo di una area anticiclonica alle alte latitudini e nei pressi della scandinavia e mostra le due azioni cicloniche, quella atlantica e quella artico-continentale, contrapposte e mantenute non in fase, in un quadro nel quale, per l’area mediterranea, prevale l’azione di quella atlantica. Affinché subentri la possibilità di una azione artico-continentale occorre che la spinta oceanica cessi di essere alimentata e che alla relativa chiusura ad ovest venga a corrispondere una fasatura tra un’ultima circolazione ciclonica mediterranea e l’azione artico-continentale. Una dinamica questa che rientra tra quelle che, e non è detto, possono regalarci una temporanea fase di freddo tardivo, ma anche che non appare nei radar, con connotazioni tutte ancora da verificare, prima della seconda decade (vedi simbologia delle frecce più piccole, rappresentative di certi movimenti possibili nel corso di inizio seconda decade e corrispondenti ad una certa chiusura ad ovest con sviluppo di una disposizione ciclonica est-ovest alle latitudini medie del continente)…

Autore Pierangelo Perelli

⛈🌨💨Pioggia, neve e vento forte sulle regioni occidentali.Domenica 3 marzo🔔🟠Allerta ARANCIONE in Emilia-Romagna🔔🟡Allerta GIALLA in sette regioni.

Maltempo: allerta arancione in Emilia-Romagna

Pioggia, neve e vento forte sulle regioni nord-occidentali. Allerta gialla in sette regioni.

Un’area depressionaria, di origine nord-atlantica, tende rapidamente a portarsi sul nostro Paese, determinando, dalle prime ore di domani, un sensibile peggioramento sulle regioni nord-occidentali e sulla Toscana. Le precipitazioni risulteranno diffuse e intense, specie a ridosso delle aree alpine occidentali, con nevicate a quote superiori ai 1000 metri. La formazione di un minimo al suolo sul Golfo del Leone attiverà venti meridionali sostenuti su gran parte delle regioni occidentali.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, domenica 3 marzo, precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Previste, inoltre, nevicate al di sopra dei 1000-1200 metri su Valle d’Aosta e Piemonte, con apporti al suolo abbondanti. 
Attesi venti forti o di burrasca, con raffiche di burrasca forte, dai quadranti meridionali su Liguria, Piemonte e Appennino emiliano-romagnolo.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 3 marzo, allerta arancione per rischio idraulico e idrogeologico in alcuni settori dell’Emilia-Romagna e allerta gialla in Toscana, in gran parte dei territori di Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e in alcuni settori di Veneto, Lombardia e Sardegna.  

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Segni di vero inverno sul continente, ma non per tutti…


Scrutare troppo avanti nel tempo porta ad esaminare forecast meteo associati a modesti valori di probabilità. In certi casi, però, merita farlo se vari importanti modelli mostrano, in tal senso, una certa uniformità e se, come in questo caso, si rileva una evoluzione degna di analisi e dal valore didattico. Il tempo del nord-atlantico che affonda successivi impulsi sino in mediterraneo è quello che ci sta interessando e che ci interesserà ancora per giorni. Una tale situazione detta le condizioni di un tempo variabile, a tratti instabile e perturbato, umido e poco freddo anche se con temperature non così distanti dalla media del periodo. In termini di evoluzione e nella evoluzione di questi primi giorni di marzo che ci conducono sino ai giorni 6/7 ed oltre merita comunque considerare l’affermazione di una sorta di contesto scand+ che, se difficilmente condurrà a movimenti freddi verso le nostre regioni, andrà a disegnare, su scala continentale, il classico ed interessante profilo a westerlies alle basse latitudini ed easterlies alle latitudini medio-alte, meritevole, appunto, di analisi. Detti movimenti o forcing, legati alla dinamica promossa dalle leggi che contemplano i concetti di vento geostrofico e conservazione della vorticità, forniscono un quadro caratteristico nel quale muovono in direzioni opposte il flusso occidentale annesso alla fascia depressionaria oceanica e quello continentale di poli freddi in azione retrograda. A livello emisferico un tale quadro si traduce in quello di un disegno del vortice polare a ferro di cavallo, in cui i due rami, quello atlantico e quello continentale, spingono tendendo a confluire. E’ evidente che l’azione retrograda suddetta può far pensare a spinte fredde verso le basse latitudini e degne di tale nome, ma occorre anche considerare la possibilità, più frequente, che non si abbiano blocchi ad occidente e che, pertanto, la medesima azione occidentale sia, alla fine ed al di sotto di una certa latitudine, quella prevalente. Ed è questo probabilmente, senza escludere altre possibilità, il caso del trend che andrà ad interessarci, con l’ipotesi della classica fusione tra la saccatura atlantica e quella artico-continentale in cui il mediterraneo finisce per continuare ad essere coinvolto in flussi occidentali o sud-occidentali piuttosto che in flussi orientali o nord-orientali. Non che l’equilibrio in questione, soprattutto se andiamo a considerare anche i flussi dei bassi strati, non sia delicato ed a volte di difficile interpretazione, ma, al momento, al netto della possibilità di brevi fasi di richiami freddi ed invernali, questa sembra essere la tendenza generale dei giorni che vanno da metà a fine prima decade. Il disegno mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 6/7 in cui il supporto della simbologia vuole indicare la sacca atlantica che spinge verso est e la vorticità di un polo freddo continentale che spinge verso ovest muovendo sull’europa centrale e tendendo al fenomeno della fusione…

Autore Pierangelo Perelli

⛈💨 Piogge e venti forti al Centro-Sud Giovedì 29 febbraio🔔🔴 Allerta ROSSA per rischio idraulico in Veneto🔔🟠 Allerta ARANCIONE su settori di Emilia-Romagna e Veneto🔔🟡 Allerta GIALLA in 15 regioni.

Maltempo: allerta rossa per rischio idraulico in Veneto

Piogge e venti forti al Centro-Sud. Allerta arancione su settori di Emilia-Romagna e Veneto. Allerta gialla in 15 regioni. Avviso meteo del 28 febbraio.

L’area ciclonica mediterranea che sta interessando il nostro Paese, ha innescato un flusso di correnti meridionali umide ed instabili sulle regioni meridionali tirreniche. Nelle prossime ore la perturbazione interesserà anche le restanti regioni del Sud e del medio versante adriatico, con precipitazioni diffuse, che localmente potranno risultare anche intense.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello diramato nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalla notte di oggi, mercoledì 28 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo e Marche.  I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 29 febbraio, allerta rossa per rischio idraulico su settori del Veneto. Allerta arancione su parte di Emilia-Romagna e Veneto. Valutata inoltre allerta gialla in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e sull’intero territorio di Trentino Alto Adige, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Fonte:dipartimento protezione civile nazionale

Mercoledì 28 febbraio🔔🔴 Allerta ROSSA meteo-idro su parte del Veneto🔔🟠 Allerta ARANCIONE in Emilia-Romagna e Veneto🔔🟡 Allerta GIALLA in 16 regioni⛈💨 Piogge e venti forti al Sud.

Maltempo: allerta rossa su parte del Veneto

Piogge e venti forti al Sud. Allerta arancione in Veneto, Emilia-Romagna e allerta gialla in 16 regioni. Avviso meteo del 27 febbraio.

L’area ciclonica presente sul Mediterraneo, tenderà a spostarsi tra le due isole maggiori, innescando un flusso di correnti sud-orientali che interesseranno gran parte delle regioni meridionali e della Sardegna, determinando piogge da sparse a diffuse, anche a carattere temporalesco e l’intensificarsi della ventilazione.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che estende ed integra quelli diramati nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, mercoledì 28 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia e Calabria, in estensione nel pomeriggio a Campania e Sardegna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Previsti inoltre venti da forti a burrasca sud-orientali su Sicilia e Calabria, in estensione a Basilicata e Puglia, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, mercoledì 28 febbraio, allerta rossa per rischio idraulico e rischio idrogeologico su settori del Veneto, allerta arancione su parte di Emilia-Romagna e Veneto. Valutata inoltre allerta gialla in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Umbria, Lazio, Campania, Molise, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Fase variabile/instabile da affondi del nord-atlantico…


Il tempo ha scritto la tipica fisionomia di una corrente ondulata nord-atlantica e una tipica fisionomia che, probabilmente, intende mantenere sino almeno a fine mese. L’azione, pulsante, e che affonda linee perturbate sino in mediterraneo, genera il caratteristico tempo variabile, né troppo mite e né troppo freddo, dalle connotazioni che possono rammentare il tardo autunno o il tardo inverno di una incipiente primavera. Nulla di eclatante, ma anche, nel caso specifico, fasi alterne ad impulsi un pò frenati ad est, che affondano verso sud o sud-est nel solco di una diramazione della grande corrente atlantica e che possono strutturarsi, temporaneamente, come cut-off e come classiche depressioni mediterranee. Ecco che, sulla base di un certo tipo di evoluzione associata al sistema di turno che scivola lungo il mediterraneo occidentale, possono approfondirsi aree cicloniche capaci di produrre fasi di tempo marcatamente perturbato, più o meno a carattere generalizzato ma sempre da inquadrare, geograficamente, in base alla esatta disposizione di dette depressioni. Il maltempo che si profila per la prossima settimana è, appunto, quello classico di una perturbazione organizzata che, muovendo da nord-ovest in direzione dei nostri bacini ad ovest, tende poi a spostarsi ulteriormente verso sud-est, ad attardarsi ed a maturare in una definita circolazione ciclonica. Il freddo, in questi casi e con un certo ostacolo a levante, non è cosa che tende a riguardarci, seppur al netto delle correnti fresche che ci raggiungono dall’oceano e da nord o nord-ovest e capaci di produrre un clima abbastanza in linea con il periodo. La possibilità che detta fase possa poi evolvere in qualcosa di diverso, magari con una chiusura ad occidente e nel corso dei primi giorni del prossimo mese, è ancora tutta da verificare e, pertanto, non merita ancora commenti. Il disegno, con il supporto delle frecce indicative dei flussi principali in quota, indica la situazione generale prevista intorno ai giorni 28/29, e segna la matura circolazione ciclonica, centrata tra sardegna e basso tirreno, quale espressione della evoluzione della perturbazione in azione nel corso della prima parte della prossima settimana…

Autore Pierangelo Perelli

⛈️💨 In arrivo temporali e venti forti📆domenica 25 febbraio🔔🟠 Allerta ARANCIONE su parte della Sicilia🔔🟡 Allerta GIALLA in 7 regioni.

Maltempo: allerta arancione su parte della Sicilia

Allerta arancione in Sicilia e gialla in sette regioni.

Una nuova area di bassa pressione coinvolgerà dalla serata odierna lo Stretto di Sicilia e il bacino dello Ionio dando origine ad una fase di maltempo che interesserà le nostre regioni meridionali dove si registreranno piogge sparse e locali temporali con associato aumento della ventilazione.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalla tarda serata di oggi, sabato 24 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Dalla mattina di domani, domenica 25 febbraio, si prevedono inoltre venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Si segnalano, infine, mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani, domenica 25 febbraio, allerta arancione sulla Sicilia centro-orientale e allerta gialla sui restanti settori dell’isola; allerta gialla anche su tutto il territorio di Calabria, Puglia, Campania e Basilicata al Sud, oltre che sui bacini della Lombardia settentrionale e su quelli del Veneto orientale al Nord.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

NIENTE FREDDO IN ARRIVO MA PIOGGE SI.

NIENTE FREDDO IN ARRIVO MA PIOGGE SI.
L’INVERNO METEOROLOGICO SI CHIUDERÀ CON LO SCIROCCO E LA SABBIA DEL DESERTO DEL SAHARA.

Nei prossimi 10 giorni avremo ancora temperature sopra la media sull’Italia perché le correnti al suolo saranno mediamente da meridione e a tratti da occidente.

Autore Dott.Centra Massimo

ARRIVANO LE PRECIPITAZIONI❄🌧

A cura di Lorenzo Colangelo
Come preannunciato negli articoli precedenti,
il blando fronte proveniente dall’Europa centro settentrionale è ormai arrivato sulle regioni meridionali transitando nel primo mattino anche sul versante adriatico.
Insieme a dispensare qualche “debole” pioggia
e nevicata coreografica sui monti, ha recato un primo indebolimento alla struttura anticiclonica soprattutto alle alte quote.
Questa situazione (da giovedì/venerdì) andrà ad agevolare la discesa di una profonda e ampia saccatura depressionaria in grado di abbracciare gradualmente anche il mediterraneo e la nostra penisola, determinando quindi la fine dell’egemonia dell’anticiclone e l’inizio del passaggio di diversi sistemi perturbati che apriranno una lunga fase di maltempo.

Il posizionamento dell’asse di saccatura in entrata sul mediterraneo(GIOVEDÌ) orienterà la ventilazione dai quadranti meridionali, causando un primo peggioramento delle condizioni meteorologiche sul nord Italia
e la Sardegna.
La prima perturbazione, veicolata dal vasto sistema depressionario e dalla formazione di un minimo secondario in prossimità del Mar Ligure, arriverà sul centro nord VENERDI.
Piogge abbondanti su gran parte delle regioni settentrionali, in graduale estensione verso quelle centrali; particolarmente colpito il lato Tirrenico più esposto ai flussi sud occidentali.
Per lo stesso motivo sulle aree adriatiche (sottovento ai flussi perturbati) sono previste meno precipitazioni.
Nevicate copiose sulle Alpi intorno i 1500mt ma con quota neve in calo fin sotto i 1000metri a fine giornata.
Neve sull’appennino centro settentrionale intorno i 1500m, specie sui rilievi esposti più
a ovest.
Temperature in graduale diminuzione da nord verso sud.

SABATO il fronte si concentrerà sulle regioni meridionali. Piogge localmente abbondanti su Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, meno sulla Puglia. Relativamente meglio sul resto d’Italia.
DOMENICA possibile formazione di un vortice depressionario al sud❄🌧…
Ancora maltempo esteso sulle aree meridionali e su parte delle regioni centrali, comprese quelle adriatiche, con piogge e nevicate sui monti. ❄🌧 Temperature in calo ovunque.🌬
(TORNEREMO CON DATI PIÙ ATTENDIBILI E PER DARE ULTERIORI CONFERME)