Nuova intensificazione dell’anticiclone sub-tropicale nord africano sull’Italia 🔥

Stiamo per assistere da questo fine settimana ad una nuova intensificazione dell’anticiclone sub-tropicale nord africano sulle nazioni meridionali Europee , compresa la nostra Italia.

Sull’Italia gradualmente nei prossimi giorni il caldo si andrà accentuando e si registreranno temperature superiori alla media su tutta l’Italia.

Le temperature potrebbero toccare i +40 gradi dalla Emilia Romagna in giù ad inizio della prossima settimana, c’è da dire che questa ondata di calore sarà più occidentale, quindi il caldo si farà sentire anche sulle regioni nord occidentali e in maniera più sensibile sul versante tirrenico.

Dal 3 agosto e per alcuni giorni dai modelli di previsione ci viene evidenziato un possibile break su gran parte dell’Italia, con qualche temporale e un modesto calo termico.

In seguito potrebbe arrivare un’altra fase molto calda.

Autore Dott. Centra Massimo

Estate piena, con poche incertezze…


La sfuriata temporalesca di inizio settimana ha introdotto uno schema estivo, sempre governato dal sub-tropicale, ma anche influenzato, parzialmente, da una matrice anticiclonica oceanica. Nulla a che vedere con raffrescamenti particolari; ma, certamente, a che vedere con una estate calda senza estremi. Poiché, però, certe ondate sub-tropicali di segno afro-mediterraneo sono sempre dietro l’angolo, ecco lo stesso anticiclone dinamico pronto a risalire di latitudine e a ridurre l’apporto atlantico nel corso del fine settimana, con la possibilità di un certo incremento del caldo nell’ambito del fine mese. Sussiste, però e per fortuna, la speranza che, lungo il percorso dei primi giorni del mese prossimo, la grande stabilità anticiclonica suddetta, possa di nuovo un pò indebolirsi e possa riproporre, se non dei veri e propri sbalzi di segno ciclonico, lo schema estivo senza estremi attuale, sino alla possibilità di transiti instabili sul settentrione. Naturalmente vedremo. Il disegno mostra la situazione generale prevista proprio ad inizio agosto. In essa si può senz’altro indentificare come la fascia anticiclonica sub-tropicale risulti con massimi accentuati sull’atlantico e sino al nord-africa occidentale, presentandosi in mediterraneo con una fisionomia azzorriana. A loro volta le tre frecce, rappresentative di una isoipsa di riferimento, intendono illustrare la possibile evoluzione del medesimo sub-tropicale, in risalita a fine luglio, e di nuovo in parziale ritiro verso sud-ovest ad inizio agosto…

Autore Pierangelo Perelli

🎶🥵🌡LA SOLITA MUSICA🌡🥵 🎶

🎶🥵🌡LA SOLITA MUSICA🌡🥵 🎶
Tramite un articolo pubblicato il 3 giugno, vi avevamo informato che anche questa estate avrebbe visto il predominio del PROMONTORIO anticiclonico NORD AFRICANO.
Al NORD rispetto agli anni passati le cose procedono relativamente meglio, soprattutto per quanto riguarda la situazione pluviometrica in gran parte ripristinata. Prima di questo rovente luglio il centro sud aveva già sperimentato alcune veloci fiammate africane nel mese di giugno; in realtà sulle estreme regioni meridionali il caldo è stato quasi sempre presente.
Che dire, accontentiamoci di questi ultimi giorni con temperature più vicine alle medie
del periodo, caratterizzati da qualche locale nota temporalesca su Alpi e Appennini, tra l’altro domani(giovedi) ci sarà anche una lieve flessione dei valori più avvertibile al nord e
sul medio alto versante adriatico per l’entrata
di venti più freschi settentrionali.
Quindi, da venerdi sull’Italia avverrà l’ennesima rimonta del promontorio nord africano, CHE SI PROTRARRÀ ALMENO FINO ALLA FINE DEL MESE. (vedremo con gli aggiornamenti)
Le regioni centro meridionali molto probabilmente sperimenteranno ancora una volta gli effetti maggiori dell’ondata africana.
Farà molto caldo anche al nord.
I valori più elevati come spesso accade si raggiungeranno nelle aree interne di pianura predisposte a calura. (Le conoscete)
Lungo le coste i tassi di umidità rimarranno alti con conseguente disagio fisico anche durante le ore notturne.

L. Colangelo
Notizie meteo Italia

🌧⛈ In arrivo piogge e temporali al Sud. Lunedì 22 luglio🔔🟡 Allerta GIALLA meteo-idro in dieci regioni.

Un minimo in quota legato ad una perturbazione di origine atlantica tende ad interessare, nel corso della giornata di domani, il settore tirrenico meridionale portando tempo perturbato, con precipitazioni a prevalente carattere temporalesco, specie su Campania, Basilicata e Calabria.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

 I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

Dalla tarda mattinata di domani, lunedì 22 luglio, si prevedono precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata e Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 22 luglio, allerta gialla su Marche, Molise, Campania, Basilicata, Calabria e gran parte di Lombardia, Umbria, Lazio, Abruzzo e Puglia.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Verso una settimana meno calda e più variabile…


Il cambio di configurazione annunciato andrà concretizzandosi nel corso delle prossime 24/48 ore. Una disposizione maggiormente incentrata sulle azzorre e su un guadagno in latitudine del flusso occidentale atlantico, soprattutto all’altezza del mediterraneo centro-orientale, è da considerare come il subentro di una estate più gradevole e più movimentata. E’ molto probabile che quanto stiamo dicendo non sia da definire come un vero e proprio break ma è altrettanto vero che, in qualche modo, possiamo considerare la possibilità di infiltrazioni destinate a determinare un quadro di incentivazione della instabilità, in transito da nord a sud. I modelli segnalano, già tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, un calo della pressione in quota associato al rapido transito, lungo ligure e tirreno, di un vortice in quota, si di per sé modesto, ma, in quanto rappresentativo di una massa d’aria più fredda in quota, senza meno in grado di regalare un momento di estrema variabilità e di aree temporalesche, non solo sul settentrione (vedi il disegno della situazione generale prevista tra il 21 ed il 22). L’evento è da considerare come il passo introduttivo della configurazione azzorriana suddetta, capace di reggere, più o meno, per gran parte della settimana e, magari, di fornire ulteriori ventate di aria più fresca in quota di una certa entità, anche se, tendenzialmente, più defilate su adriatico e penisola balcanica. In sede mediterranea il sub-tropicale tenterà poi, probabilmente, di rialzare la testa nel fine settimana dei giorni 27/28, ma non sappiamo ancora con quale intensità lo farà e se lo farà in modo stabile o, più o meno ancora minacciato da azzorre ed atlantico, sporadico…

Autore Pierangelo Perelli

L’ondata di caldo subtropicale sahariano sta andando verso la sua fine. 🌬️🌩️

Finalmente si vede la luce in fondo al tunnel.

Dalla giornata di domani gradualmente l’anticiclone nord africano si andrà attenuando sull’Italia.

Il tempo diventerà più instabile ad iniziare dalle regioni settentrionali ed appenniniche orientali , dove già in questo fine settimana si verificheranno delle piogge o dei brevi temporali.

Il calo della temperatura sarà lento e progressivo e comincerà da domenica, ma sarà più sensibile durante la prossima settimana

Una goccia fredda in quota nella giornata di lunedì causerà molta instabilità su alcune zone del Centro-Sud, con piogge e temporali localmente intensi.

Tempo che dovrebbe restare instabile specie sulle regioni centrali e meridionali anche a metà della prossima settimana, con clima più gradevole ovunque.

Autore Dott. Centra Massimo

Il medio-lungo termine da spazio alle azzorre…


Ad una ulteriore espansione del sub-tropicale nel corso delle prossime 48 ore si contrappone un certo suo ridimensionamento o ritiro nel corso del fine settimana. Tale secondo fatto può essere il preludio di una fase, in grado di arrivare, quanto meno, sino a metà terza decade, più associata all’anticiclone delle azzorre e meno calda. Lo sguardo ai giorni di inizio terza decade consente di osservare, infatti, una configurazione ben diversa da quella attuale, con massimi di pressione più spostati verso occidente sull’atlantico e con il classico flusso conseguente, occidentale e nord-occidentale sui balcani, eventualmente anche in grado di produrre infiltrazioni di aria instabile su nord-italia ed adriatico. L’estate con questo tipo di contesto è quella mitigata dall’aria oceanica, con massimi di pressione in quota non troppo alti e, pertanto, relativamente gradevole. E magari, per come detto, anche in grado di produrre, se non dei veri break, quanto meno qualche motivo di disturbo o di destabilizzazione, segnatamente sulle aree di levante. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista proprio ad inizio terza decade (intorno ai giorni 21/22), segna il quadro della nuova situazione, con i suddetti massimi di pressione in oceano, con l’espansione da occidente dell’anticiclone delle azzorre (vedi la linea chiara di una isobara di riferimento e rappresentativa di tale espansione), e con il tipico flusso zonale in quota, moderatamente ondulato, che muove appena a nord delle alpi e che scivola di latitudine sulla penisola balcanica, eventualmente anche con modesti assi di saccatura. Vedremo poi, augurandocelo, se un tale disegno sarà in grado di proseguire oltre e sino ai giorni di fine mese…

Autore Pierangelo Perelli

TEMPERATURE E IMPORTANTE CURIOSITÀ


Iniziamo subito dalle temperature massime registrate oggi in Italia (fig.2e3).
Solita storia🤷‍♂️, caldo intenso quasi ovunque,
in particolare al centro sud, con picchi diffusi di 37-40 gradi nelle aree interne predisposte a calura.
Migliore la situazione sul nord ovest italiano.

(CURIOSITÀ)
Come sapete il promontorio anticiclonico in quota di matrice nord africana sempre più spesso sostituisce l’anticiclone azzorriano. Entrambi sono di origine subtropicale, il
primo però nasce sul continente africano, il secondo sull’oceano atlantico e risulta essere meno caldo con geopotenziali (pressione in quota) meno elevati.
La figura sottostante

mostra le ANOMALIE della pressione in quota(geopotenziale) riscontrati negli ultimi decenni. Semplicemente si può notare una forte anomalia positiva sulla Groenlandia, una negativa grossomodo sull’area britannica e un’altra positiva
sull’area balcanica e più a est.

COSA ACCADE GROSSOMODO??
Aria fresca/fredda scende dal nord atlantico veicolata dalle alte e basse pressioni,
di risposta l’aria fredda, una volta scesa di latitudine(di solito scorre a ovest del Portogallo) provoca una sorta di controbilamento⚖, con la risalita di aria molto calda dal nord Africa diretta verso il mediterraneo e l’Europa, così↘️↗️…
Questa dinamica, sempre più frequente, non solo tende ad agevolare le risalite di aria calda dal nord Africa ma ARRETRA più a ovest(aperto atlantico) l’anticiclone azzorriano, cioè la struttura stabilizzante che ci permetterebbe di vivere delle estati molto meno calde e più sopportabili.
(Tutto ciò fa parte del cambio di circolazione che stiamo vivendo e che determina il nuovo clima)

Lorenzo Colangelo
Notizie meteo Italia

🥵🌡NON SE NE ESCE PER ORA!!!🌡🥵


Nelle immagini sono riportati gli spaghi del modello ECMWF riferiti rispettivamente alle città di BOLOGNA1 e ROMA2 e PALERMO3.
Gli SPAGHI rappresentano le varie corse che
un modello sviluppa singolarmente, facendo partire ognuna di esse con parametri iniziali lievemente differenti, ad esclusione della corsa di controllo, questo per permettere diverse evoluzioni. La media di tutte le corse, in ogni singolo modello, (linea rossa) è un riferimento per capire il tempo nel medio e breve termine.
Più gli spaghi sono DISTANTI tra di loro meno attendibile è la previsione, viceversa quando appaiono vicini o quasi uniti la stessa risulta essere più probabile.

Nel grafico (partendo da sopra) è riportata la temperatura a 1500m circa. Le temperature a
1500m (850hpa) in libera atmosfera sono molto utili per valutare le avvezioni delle masse d’aria calda e fredda.
A tale quota la temperatura non è condizionata dagli scambi di calore con il suolo.
Vedendo la media delle varie corse (linea rossa) si può notare come la temperatura a 1500m in libera atmosfera, PER TUTTO IL PERIODO EVIDENZIATO NEL GRAFICO e ANCHE “OLTRE”, oscilli “generalmente” tra
i 20 e 25 gradi, indice di masse d’aria molto calda🌡.
*(Nel grafico sono riportate le temperature
a sinistra e le date sotto)

Caldo anche a 500hpa, (5800m) secondo gruppo di linee, con valori di pochi gradi sotto lo zero.

In pianura, alle basse quote, con tutta sicurezza si continueranno a raggiungere valori di T. particolarmente elevati, specie nelle aree interne.🌡🌡🌡🌡

Per quanto riguarda le precipitazioni (vedere sotto a tutto) stendiamo un velo pietoso semplicemente perché non appare nulla.

*Ricordo che siamo sotto l’influenza del PROMONTORIO ANTICICLONICO “IN QUOTA” di MATRICE NORD AFRICANA 🌡, il quale veicola le masse d’aria calda dalle aree desertiche verso il mediterraneo e su parte dell’Europa .
Man mano che l’aria bollente risale verso nord, all’interno del sistema stabilizzante, comprime,(scende di quota) causando per legge fisica un “ulteriore” riscaldamento della massa d’aria già di se calda. Questa situazione, come evidenziato, rimarrà invariata anche durante la prossima settimana.☀️🌡

*IL PROMONTORIO IN QUOTA DI MATRICE NORD AFRICANA in estate ha la caratteristica di avere valori molto alti di pressione in quota (geopotenziale) e medio bassi al suolo, qui a causa della presenza di aria molto calda e quindi poco densa negli strati inferiori dell’atmosfera.
L’aria calda e leggera in prossimità del suolo tende a risalire di quota per legge fisica, mantenendo valori di pressione modesti
sulla superficie. (Bassa pressione termica)

Autore L. Colangelo
Notizie meteo Italia

Sarà una settimana con un caldo rovente su Italia, Nazioni mediterranee ed orientali europee🔥

Una nuova espansione verso nord dell’anticiclone subtropicale sahariano si verificherà nei prossimi giorni con un ulteriore aumento del caldo.

Le temperature già molto elevate su gran parte dell’Italia subiranno un progressivo aumento in questa nuova settimana, e si potrebbero toccare e localmente superare i +40 gradi su alcune località delle regioni centrali e meridionali e sull’Emilia Romagna.

La superficie del mare mediterraneo a causa di questa intensa fase calda sta registrando una temperatura decisamente superiore alla media.

C’è da aggiungere che stiamo avendo una situazione di blocco delle configurazioni bariche in Europa che sta perdurando da molti mesi.

Una cintura di alta pressione insolitamente intensa si estende dall’Africa settentrionale al Mediterraneo, questo schema è iniziato dal mese di ottobre del 2023 e sta continuando anche in questa estate del 2024 .

La domanda è: quando ne usciremo? Non può durare per sempre.

Autore Dott. Centra Massimo

Caldo estremo su gran parte dell’Italia ed Europa orientale ancora per diversi giorni 🔥

Temperature molto elevate per almeno altri 8/9 giorni.

L’estate 2024 sta ora mostrando il suo lato più temibile con un caldo particolarmente intenso specie al centro e al sud e sui Balcani.

Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli di previsione, almeno fino al 20 luglio non ci saranno sostanziali cambiamenti e il tempo atmosferico risulterà stabile, con temperature superiori alla media del periodo anche di 10 gradi.

Si raggiungeranno temperature di +40 gradi su alcune località del centro-sud e in alcuni casi anche valori superiori.

In terza decade gradualmente la calura si dovrebbe attenuare, ma qui dobbiamo ritornarci nei prossimi giorni vista la distanza temporale.

Autore Dott. Centra Massimo

Il sub-tropicale che fa il suo mestiere, ed oltre 🔥


Il corso sub-tropicale in atto potrebbe intensificarsi nel corso della prossima settimana quando lo stesso sub-tropicale potrebbe guadagnare in latitudine in mediterraneo. In tal senso, comunque, vedremo.

Tornando alla situazione e, soprattutto, alla evoluzione che il tempo potrebbe regalarci nel prossimo futuro, c’è da mettere in conto, dopo un passaggio instabile su alpi e nord-italia, nel corso della prossima settimana e per come detto, un certo rinforzo del sub-tropicale ed un suo certo guadagno in latitudine, destinato a consolidare il perfetto solleone di una stabilità estiva che, ahimé, non deriva dalle azzorre e che, pertanto, regala un caldo più inclemente. Uno spiraglio in grado di accendere le speranza dei freddisti lo fornisce il lungo termine, giacché tutti i modelli, e non da oggi, segnalano la possibilità da inizio terza decade , lo stesso sub-tropicale cominci a perdere un pò di forza, tenda ad un certo ritiro, e si entri nel quadro di una fisionomia con flusso dominante ovest-est, se non associato a veri affondi, quanto meno a componente più azzorriana e meno calda, soprattutto sul centro-nord e parte del sud.

Autore Pierangelo Perelli

Caldo nord africano ad oltranza su gran parte dell’Italia🔥

Tra domani e dopodomani transiterà una veloce perturbazione a nord delle Alpi che causerà una temporanea attenuazione della calura nel nord Italia, dove nelle zone a nord del fiume Po saranno possibili dei locali ed intensi temporali.

Caldo intenso al centro sud con punte anche superiori ai +40 gradi in Puglia, Basilicata e Sicilia.

Da domenica l’alta pressione sub-tropicale di matrice desertica si andrà rinforzando nuovamente su tutta l’Italia, apportando caldo da nord a sud e per più giorni.

Fino almeno al giorno 21 di luglio farà molto caldo con punte di +40 gradi al centro e al sud.

Caldo e molta afa anche sulle regioni settentrionali.

Per una attenuazione della calura nord africana si dovrà attendere probabilmente la terza decade di questo mese.

Autore Centra Massimo

Copernicus: è stato il giugno più caldo di sempre

Copernicus: è stato il giugno più caldo di sempre, è il tredicesimo record mensile consecutivo a livello globale. Siamo di fronte “a di qualcosa di più di una stranezza statistica e che evidenzia un cambiamento ampio e continuo nel nostro clima”, afferma il direttore del servizio Carlo Buontempo. Ciò sarà “inevitabile” finché l’umanità continuerà ad aggiungere gas che intrappolano il calore nell’atmosfera, aggiunge. La temperatura media globale negli ultimi 12 mesi è la più alta mai registrata, secondo Copernicus: è stata di 1,64 gradi superiore alla media preindustriale del periodo 1850-1900, quando la deforestazione e l’uso di combustibili fossili non avevano ancora contribuito a riscaldare il clima della Terra.

Notizie meteo Italia

Il tipico caldo del periodo; nulla di più…almeno per ora…


Con i titoli sul tempo siamo alle solite. Il sub-tropicale fa il suo lavoro, normale, ma diventa sempre e comunque l’anticiclone africano che causa una intensa ondata di caldo africano. In verità non sussiste, almeno sino a metà mese, nessuna intensa ondata di caldo africano. Sussiste un quadro anticiclonico collegato al sub-tropicale e ad una sua distribuzione che lo vede, al netto di una certa moderata estensione afro-mediterranea, abbastanza ben disposto lungo i paralleli. Tra l’altro nel corso del fine settimana detta estensione e detto quadro anticiclonico in quota andrà un pò indebolendosi per gli effetti di un transito depressionario capace di lambire il nord-italia. Certo che farà caldo; soprattutto tra mercoledi e venerdi e soprattutto sul centro-sud. Ma farà, più o meno, il caldo che ci si può attendere per questo periodo dell’anno. Con l’isoterma 20 degli 850 hPa al massimo all’altezza del centro-nord e con la 24 al massimo tra il nord-africa e le nostre isole maggiori come si fa, al 9 di luglio, a parlare di intensa ondata di caldo africano? Magari l’estate proseguisse con questo tipo di ondate. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista a metà settimana circa, mostra praticamente il momento della stessa settimana in cui il medesimo sub-tropicale è nel suo massimo splendore, e senza che appaia così inclemente. La figura ciclonica che abbraccia le isole britanniche, nel suo movimento verso levante, difficilmente lo scalfirà più di tanto. Ma rappresenta, a sua volta, un altro elemento in grado di sconfessare, totalmente, certi titoli fuorvianti, perché, corrispondentemente al suo abbassarsi di latitudine a lambire il nord-italia, vedrà l’anticiclone dinamico menzionato, anche se temporaneamente, un pò ritirarsi. Riguardo poi alla settimana prossima, che potrebbe vedere un recupero anticiclonico con la minaccia di rialzi termici più o meno accentuati, stavolta più temibili, aspettiamo a dire qualcosa, perché tutto è ancora da scrivere…

Autore Pierangelo Perelli

L’alta pressione nord africana sull’Italia


Per come anticipato inutile nasconderci che il sub-tropicale alzerà un pò la testa nel corso della settimana. E soprattutto da martedì a venerdì sarà inevitabile una fase tipica da solleone. Ma occorre continuare anche a dire che, al netto del fatto che il momento stagionale non rende non conformi fasi del genere, il medesimo sub-tropicale ramo africano, quest’anno e fino a questo momento, ha spinto solo molto sporadicamente e senza eccessi. Così come si può senz’altro dire che, complessivamente e probabilmente, almeno sino ai primi giorni della seconda metà del mese, si dovrebbe assistere ad un corso che vede lo stesso ramo africano non troppo inclemente. Se osserviamo il disegno della situazione prevista intorno ai giorni 11/12 notiamo, infatti, un sub-tropicale che aziona un promontorio in mediterraneo ma che, nel contempo, si distribuisce abbastanza lungo i paralleli, consentendo, almeno oltre una certa latitudine, un certo respiro oceanico. Va da sé che questo fatto può evitare che le temperature, soprattutto sul centro-nord o, meglio ancora, al nord, salgano in modo elevato. Non solo; sempre nel disegno possiamo notare, e siamo già tra giovedì e venerdì, l’incalzare di una saccatura che, molto probabilmente, non riuscirà a scardinare l’anticiclone fino ad entrare in mediterraneo, ma rappresenterà, comunque e quanto meno, un motivo di disturbo per il settentrione. Dopodiché vedremo…

Autore Pierangelo Perelli

Domenica 7 luglio🔔 🟠 Allerta ARANCIONE per rischio idrogeologico su settori della Lombardia🔔🟡 Allerta GIALLA in tre regioni⛈ Piogge e temporali in Piemonte e Lombardia.

Un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche interesserà nelle prossime ore le regioni settentrionali italiane, con rovesci e temporali sparsi, in particolare su Piemonte e Lombardia.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalla sera di oggi, sabato 6 luglio, precipitazioni sparse, a prevalente carattere di  
rovescio o temporale, su Piemonte e Lombardia, specie settori centro-settentrionali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento. 

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 7 luglio, allerta arancione per rischio idrogeologico su settori della Lombardia e allerta gialla per la Provincia Autonoma di Bolzano e settori di Piemonte e Lombardia.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Dall’Atlantico al sub tropicale 🌡️


Inquadrando il contesto meteo che arriva sino a metà mese circa possiamo notare un ramo africano del sub-tropicale che può non risultare, almeno a tratti, così ininfluente. D’altra parte siamo in luglio e, per quanto l’atlantico si sia fino a qui presentato assai intraprendente e abbia voglia di continuare ad esserlo, è improbabile che il temuto anticiclone dinamico se ne rimanga sempre troppo sulle sue. Al netto di una fase generale comunque per i freddisti accettabile e di un corso che vede il centro-nord nella situazione di confine di un flusso oceanico o zonale predominate, c’è da considerare un certo affondo in atlantico ed un certo rialzo barico mediterraneo che, di certo, non mancherà, soprattutto ad inizio settimana prossima e sul centro-sud, di inserire il clima nelle vesti dell’estate piena e condotta dall’afro-mediterraneo. Ma, ancora una volta e per fortuna, non dovrebbe trattarsi di qualcosa di troppo energico e duraturo, perché, a conferma di una estate con una tendenza favorevole all’atlantico ed alle sue infiltrazioni, per il fine della medesima settimana o per i giorni che precedono la metà del mese, i modelli segnalano massimi che si ritirano verso ovest o sud-ovest e che aprono all’ingresso di una saccatura. E’ pur vero che infiltrazioni simili e il medesimo atlantico in generale presentano quasi sempre come obiettivo principalmente il nord o il centro-nord e lasciano sotto influenze più anticicloniche il sud, ma siamo in estate e di più, a detto atlantico, non si può chiedere. Il disegno mostra la situazione prevista intorno ai giorni 8/9 che segnala il rialzo barico del relativo promontorio mediterraneo ma che segnala anche l’incalzare di onde negative oceaniche, presumibilmente abbastanza in grado di competere con il sub-tropicale…

Autore Pierangelo Perelli

Giovedì 4 luglio🔔🟡 Allerta GIALLA meteo-idro in otto regioni

Precipitazioni: da isolate a sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, sulle regioni centro-meridionali peninsulari e su Sicilia settentrionale, con quantitativi cumulati generalmente deboli, puntualmente moderati su Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Lazio orientale e meridionale, Campania meridionale, Basilicata tirrenica e Calabria.

Visibilità: nessun fenomeno significativo.

Temperature: massime in sensibile aumento al Nord e su Toscana, Lazio e Sardegna.

Venti: forti nord-occidentali su Sardegna, Sicilia meridionale e occidentale, in attenuazione nel pomeriggio.

Mare: molto mossi, inizialmente localmente agitati, il Mare ed il Canale di Sardegna e lo Stretto di Sicilia; molto mosso il Tirreno centro-meridionale, con moto ondoso in calo.

Fonte :dipartimento protezione civile nazionale

Martedì 2 luglio⛈🌬 Ancora temporali e venti forti🔔🟡 Allerta GIALLA meteo-idro in nove regioni.

Una perturbazione, in arrivo dall’Europa centrale, porterà, dalle prime ore di domani, un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche su gran parte delle regioni peninsulari, con precipitazioni, in prevalenza temporalesche, in particolare sulle aree interne ed adriatiche del centro-sud. Previsto, inoltre, un rinforzo della ventilazione dai quadranti nord-occidentali, con effetti maggiori su Sardegna, Sicilia ed estreme regioni meridionali, associata a un generale calo delle temperature.

Sulla base delle previsioni disponibili, il dipartimento della protezione civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del dipartimento.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, martedì 2 luglio, venti da forti a burrasca nord-occidentali sulla Sicilia, in estensione alla Calabria, in particolare le aree del Canale di Sicilia e i settori ionici, con mareggiate lungo le coste esposte. Attese, inoltre, sempre dalle prime ore di domani, precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo, Molise e Puglia, in estensione a Campania e Basilicata. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 2 luglio, allerta gialla sul Veneto, su parte di Toscana e Umbria, sull’intero territorio di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basificata e su parte della Calabria.

FONTE : DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE

Fase con temperature gradevoli tra il 2 e il 5 luglio, poi di nuovo caldo.

Stiamo aassistendo ad una temporanea scaldata che sta interessando essenzialmente il centro e il sud, dove tra oggi e domani in alcune località delle regioni meridionali (Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) si potrebbero toccare i +40 gradi.

L’aria calda di provenienza sahariana sta trasportando nuovamente sui cieli italiani molto pulviscolo desertico.

Già da domani, lunedì primo luglio, sulle regioni settentrionali si assisterà ad una diminuzione della temperatura a causa dell’arrivo di una perturbazione atlantica che causerà nuovi temporali che questa volta interesseranno più specificamente il Triveneto.

Dalla tarda serata di domani il fronte fresco si andrà spostando gradualmente verso le regioni centrali.

Nella giornata di martedì le precipitazioni interesseranno le regioni centrali e parte di quelle meridionali, sarà avvertita una sensibile diminuzione della temperatura durante le precipitazioni e al passaggio del fronte perturbato.

Possibile nuova fase calda sul finire della prima decade di Luglio.

Autore Dott. Centra Massimo

L’atlantico in cattedra…


Si conferma un inizio di luglio all’insegna di zonale ed atlantico, con una presenza di sub-tropicale non invadente e solido a largo sull’oceano. A tale comportamento del medesimo è da associare un anticiclone delle azzorre che, di conseguenza, risulta ben affermato a largo dell’iberia e propone spinte verso est o nord-est. Ne consegue una fase stagionale nella quale l’africano non spaventa, se ne sta sulle sue, e non regala più di moderate spinte assai sporadiche. Non solo; nell’ambito di detto profilo generale risultano tutt’altro che esclusi eventuali affondi da ondulazioni mobili negative, come quella che si profila nel corso della settimana prossima. La faccenda di una estate con clima relativamente piacevole, di matrice oceanica, a tratti persino fresco ed instabile, soprattutto sul settentrione, potrebbe addirittura accompagnarci per tutta la prima decade ed anche oltre, anche se per avere conferme in tal senso è bene aspettare. Ma almeno per tutta la settimana prossima il quadro di temperature contenute associato a variabilità e a contesti di instabilità è da mettere in conto con elevato grado di probabilità. Il disegno, relativo alla situazione generale prevista intorno ai giorni 3/4, da l’idea perfetta della fisionomia sopra descritta, ben ancorata ad un anticiclone oceanico che fa il suo dovere, ad un flusso generale ovest/est con fronte polare disposto a latitudini non troppo alte, ed alla possibilità di quei transiti depressionari in mediterraneo che, in casi del genere e con questo profilo, determinano momenti instabili da nord a sud, specie lungo l’adriatico, nonché raffrescamenti…

Autore Pierangelo Perelli

Fiammata sahariana tra sabato e lunedì poi rinfresca su tutta l’Italia.

Un promontorio sub-tropicale di origine sahariana transiterà sull’Italia tra venerdì e lunedì, apportando temperature molto elevate soprattutto al centro e al sud.

Le correnti nord africane ci riporteranno il pulviscolo sahariano sui nostri cieli nei prossimi tre giorni.

Il caldo si farà sentire, sabato sulle regioni centrali, con punte prossime ai +40 gradi in Sardegna, +36/+38°C su Toscana, Lazio , e tra domenica e lunedì su quelle meridionali e sull’Abruzzo , con punte di +42°C su Tavoliere di Foggia , Basilicata ionica(Materano) e Sicilia orientale(Catanese).

Dal primo luglio aria più fresca dal nord atlantico andrà ad interessare il nord Italia e nei giorni a seguire anche il resto dell’Italia, causando una sensibile diminuzione della temperatura e delle precipitazioni.

Le temperature tra il 3 e il 5 luglio si dovrebbero portare sotto la media sul versante adriatico e sulle regioni meridionali.

Autore Dott. Centra Massimo

Verso un contesto più atlantico che sub-tropicale…


L’aspetto fondamentale di questa fase stagionale continua ad essere costituito da un contesto di instabilità e di temperature contenute, quanto meno sul centro-nord. Ma, soprattutto, dal fatto che lo spesso invadente sub-tropicale, ramo africano, salvo momenti molto sporadici, rimane confinato e poco protagonista. Del sub-tropicale risulta più protagonista, e questo fa davvero notizia, anche con estensioni atipiche verso nord-est, il ramo oceanico. Premesso che sia una certa instabilità che temperature contenute sul centro-nord continueranno ad insistere anche nel corso dei primi giorni di luglio, sul piano tecnico va detto che detta instabilità e dette contenute temperature di inizio luglio non saranno più da ascrivere all’influenza del vortice di questi giorni, ma ad una situazione diversa, non di blocco, ed invece prettamente zonale. Il vortice in quota semi-stazionario ancora attivo, e tenuto in loco da un quadro di alte pressioni di matrice oceanica spinte sino sull’europa settentrionale, andrà gradualmente attenuandosi e spostandosi verso est o nord-est, lasciando che un certo respiro anticiclonico, con parziale influenza del ramo africano, disegni un fine settimana all’insegna di rialzi termici e stabilizzazione. Ma detti segni prettamente estivi e di una estate piena saranno tutt’altro che duraturi. E saranno tutt’altro che duraturi perché l’affermazione del nuovo profilo prettamente zonale viaggerà sulle ali di un getto pilota, attualmente in moto lungo una direttrice sud-ovest/nord-est a relative alte latitudini, intenzionato a disporsi da ovest ad est ed a più basse latitudini o alle latitudini della media europa. Da cui i termini di una configurazione atlantica con fascia di alte pressioni non troppo spinta verso nord, inoltre ben solida ed affermata sull’oceano, e con flusso atlantico capace di coinvolgere o di lambire il nostro settentrione o il nostro centro-nord, anche con il transito di ondulazioni negative da ovest ad est o da nord-ovest a sud-est. Il disegno segna la situazione generale prevista tra fine giugno ed inizio luglio e mostra, con il supporto della simbologia, la scarsa invadenza del sub-tropicale, permissivo, quanto meno sino al limite del centro-nord, nei confronti del flusso oceanico…

Autore Pierangelo Perelli

Altalena della temperatura nei prossimi 10 giorni sull’Italia.

La goccia fredda che è presente sull’Italia persisterà ancora per altre 24-36 ore, causando ancora condizioni di instabilità qua e là su molte delle nostre regioni.

Da venerdì avremo, seppur temporaneamente, una nuova avvezione di aria calda sahariana verso il mediterraneo centrale e sui Balcani.

Anche questa volta il nord Italia resterà ai margini del caldo intenso che invece riguarderà nuovamente il centro e il sud.

Nella giornata di venerdì le temperature più elevate prossime ai +40 gradi si registreranno in Sardegna e sul medio e basso versante tirrenico, poi nel fine settimana l’aria più calda sahariana si sposterà verso est ed interesserà il medio versante adriatico, le regioni meridionali e la Sicilia, con punte locali superiori ai +40 gradi.

Ad inizio luglio una nuova ondulazione dal nord atlantico dovrebbe interessare il nord, il centro e in parte anche il sud, determinando una nuova diminuzione della temperatura e un tempo instabile.

Autore Dott. Centra Massimo

⛈Piogge e temporali al Centro e al Nord. 🟠🔔Allerta ARANCIONE, martedì 25 giugno, in Emilia-Romagna e 🔔🟡 allerta GIALLA in 10 regioni.

Maltempo: allerta arancione su Emilia-Romagna

Piogge e temporali al Centro e al Nord, allerta gialla in dieci regioni. Avviso meteo del 24 giugno

Un’area di bassa pressione, alimentata da aria più fredda, interessa la nostra penisola e determina condizioni di tempo perturbato su gran parte del Nord e localmente sul Centro, con precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale.

Sulla base delle previsioni disponibili, il dipartimento della protezione civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, lunedì 24 giugno, precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Sardegna, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 25 giugno, allerta arancione per rischio idraulico sull’Emilia-Romagna, allerta gialla sui restanti settori della regione, su parte di Veneto, Lombardia, Piemonte e Toscana, sugli interi territori di Umbria e Marche, su alcune aree di Puglia, Basilicata e Sicilia.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Un’analisi della situazione meteo in atto…


La situazione meteo in atto è una di quelle che ispirano riflessioni riguardo ai concetti di evoluzione in quota e contemporanea conseguente evoluzione al suolo. Quanto sta avvenendo è, fondamentalmente, il risultato di una goccia fredda in quota, ovvero di una circolazione ciclonica in quota associata ad una massa di aria fredda dinamicamente attiva. Le termiche e la dinamica associata a tale contesto non possono che favorire lo sviluppo di sistemi nuvolosi, in gergo detti linee di instabilità, quali fronti in quota o aree in cui la troposfera si presenta instabile (è naturale che con aria fredda in quota ed aria calda nei bassi strati sussista instabilità). Fino a questo punto non si parla, però, di vere perturbazioni e, sostanzialmente, neanche di bassa pressione. Di fatto ad un vortice in quota può non corrispondere, almeno inizialmente, una vera e propria depressione nei bassi strati. Il tempo è, però, qualcosa di assai fluido e dinamico, non ancorato a schemi rigidi, e poiché la dinamica di certi flussi in quota (divergenza in alta troposfera, contrasti termici, trasferimento delle condizioni dalla quota ai bassi strati, ecc.) influenza quella dei bassi strati può accadere che la goccia fredda stimoli lo sviluppo di una vera e propria depressione anche nei bassi strati, con il risultato dello sviluppo di veri e propri fronti o di una vera perturbazione e con una ovvia incentivazione ed estensione della fenomenologia. E questo, al netto di tutte le incertezze relative, potrebbe essere proprio il caso di quanto sta avvenendo sul centro-nord. Ed allora mi sono divertito a disegnare ed a mettere a confronto le relative mappe: quella in alto, rappresentativa della situazione attuale in quota (colori), con il vortice praticamente centrato sul ligure-tirrenico e con le varie linee di instabilità; e quella che rappresenta la possibile evoluzione secondo la quale si genera anche nei bassi strati una ben definita circolazione depressionaria (vedi le linee isobariche) (in genere tendenzialmente decentrata verso est rispetto a quella in quota) con tanto di perturbazione…

Autore Pierangelo Perelli

Infiltrazioni di disturbo in azione nella fascia del sub-tropicale…


La situazione meteo prevista di metà decade fornisce, in maniera netta, l’idea di un contesto evolutivo in cui il grande flusso atlantico scorre da ovest ad est o da sud-ovest a nord-est alle alte latitudini, ostacolato nelle sue vere progressioni o nei suoi veri ed estesi affondi a più basse latitudini dalla fascia delle alte pressioni; ma, nel contempo, fornisce anche l’idea, altrettanto netta, di un ostacolo che non riesce ad evitare lo sgancio di gocce fredde o vortici capaci di infiltrarsi nella stessa fascia anticiclonica, a creare falle di un certo rilievo, seppur più o meno isolate e limitate in estensione. Una di queste falle, in discesa lungo l’europa centrale o centro-occidentale, è quella che viene ad interessarci nelle prossime ore e che non mancherà, per qualche tempo, attardandosi intorno al centro-nord, di regalare, a tali aree, una fase instabile, occasionalmente capace di produrre fenomeni di una certa intensità. Un’altra goccia fredda, in tutto simile a quella menzionata anche nel tipo di evoluzione, andrà profilandosi, più ad ovest ed in discesa sull’iberia, nel medio termine dei giorni 26/27, con destini, però e stavolta, ancora tutti da verificare, giacché la medesima potrebbe si muovere verso la penisola e magari finire per essere agganciata e rinvigorita da ulteriori infiltrazioni a monte, ma potrebbe anche essere affogata o frenata dalle alte pressioni sino risultare poco influente. C’è da dire, infatti e nel contempo, che la prevista ripresa barica, susseguente all’allontanamento del vortice delle prossime ore e dei prossimi giorni, non mostra ancora intenzioni precise ed oscilla tra l’ipotesi di una sua certa resistenza e l’ipotesi di una sua maggiore vulnerabilità. In ogni caso, ed alla luce delle ultime emissioni, rimane il fatto che, almeno sino ai primi giorni di luglio ed al netto di un clima comunque relativamente estivo, certe affermazioni nette di inquietanti onde africane sembrano parzialmente o totalmente scongiurate, mentre risultano possibili, quanto meno sul centro-nord, disturbi ed azioni infiltrative atlantiche in quota, non così franche ed estese ma comunque foriere di una certa instabilità sparsa ed anche di un certo contenimento delle temperature. Il disegno, che si riferisce alla situazione prevista intorno ai giorni 25/26, mostra il vortice sopra descritto, seppur in indebolimento ed in trasferimento verso levante, ancora in azione sulle regioni di nord-est, e mostra il secondo vortice, ancora dai destini incerti, in discesa verso l’iberia…

Autore Pierangelo Perelli

Caldo e sabbia dal deserto sahariano in graduale ritirata su tutta l’Italia.

L’aria calda subtropicale desertica sta tutt’ora causando temperature molto elevate su tutta l’Italia, ed in particolare al centro sud dove su alcune località sono stati toccati i +40 gradi.

Questa incursione calda dal nord Africa ha trasportato sui nostri cieli una grandissima quantità di polvere del deserto.

Ma la circolazione atmosferica sta per cambiare, le ultime uscite dei modelli di previsione ci indicano una bassa pressione in formazione sul mar Tirreno tra domenica e lunedì. Questa situazione determinerà una forte instabilità su quasi tutta l’Italia ed un marcato calo termico anche superiori ai 10 gradi.

Autore Dott. Centra Massimo

Le prospettive di una destabilizzazione dopo l’onda africana…


La conferma di quanto già identificato come la probabile evoluzione dei giorni intorno a metà terza decade ci racconta di un quadro nel quale, in qualche modo, il residuo della falla iberica, in moto verso nord-est sotto forma di modesta ondulazione lungo il profilo occidentale della rimonta sub-tropicale, rivede poi i suoi passi e, giunta sull’europa centrale, diventa una goccia fredda destinata al nostro centro-nord. Tutto questo avviene non senza il supporto di ulteriori infiltrazioni settentrionali promossi da una decisa ridistribuzione dei valori barici a favore del sub-tropicale ramo oceanico. Tali valori barici delineano la classica rimonta da sud-ovest a nord-est, sino sull’europa settentrionale, che, per la concomitante azione ciclonica dinamica complementare nord/sud o semi-retrograda, è sempre tutt’altro che foriera di stabilizzazioni in mediterraneo. In questo caso c’è, però, da ammettere quella concomitanza di relative resistenze sub-tropicali di segno estivo, che non così facilmente aprono alle infiltrazioni e che, se aprono, aprono il più spesso delle volte, a moderate e temporanee falle in quota. Tuttavia, e proprio perché siamo in estate, vale altrettanto il fatto che per scatenare fenomeni da instabilità non è che servano, sempre in quota, chissà quali raffreddamenti. Non solo. Il vortice, pur modesto, che si profila e che sembra scivolare, intorno ai giorni 23/24, dalla francia meridionale lungo il mar ligure, la corsica e la sardegna, poiché libero da grandi forcing e dai forcing dominanti occidentali, potrebbe anche acquisire le caratteristiche di una modesta o debole falla capace di una certa stagnazione; e questo, forse, sino all’avvento di una ripresa della spinta da ovest, prima in chiave di aggancio da parte di una altrettanto modesta infiltrazione atlantica, e poi, sempre con il forse, in chiave di una ripresa dei valori barici. Ma qui siamo già oltre metà terza decade, ovvero in giorni che sono ancora, meteorologicamente parlando, tutti da definire. Il disegno corrisponde alla situazione generale prevista proprio intorno ai giorni 23/24, e mostra la ben definita goccia fredda in lenta discesa, tra la corsica e il sud della francia, capace, evidentemente, di produrre una certa destabilizzazione del tempo sul centro-nord. Le frecce blu più sottili intendono, a loro volta, indicare la possibile evoluzione dei giorni immediatamente successivi a metà decade, ancorati ad una azione mobilizzante occidentale, più o meno ostacolata…

Autore Pierangelo Perelli

Le possibili incertezze intorno a metà terza decade…


L’evoluzione prevista tra inizio e metà terza decade conferma quanto visto in precedenza, indicando un processo nel quale l’affondo iberico sfuma scivolando verso nord-est a coinvolgere il nord-italia, marginalmente e con il residuo corrispondente ad una moderata ondulazione negativa. Un tale indirizzo è orientato da un sub-tropicale afro-mediterraneo in rialzo e destinato a fornirci la prima vera ondata di caldo stagionale di tale matrice. L’allarmismo dei freddisti, in tal senso, è ragionevole ma occorre anche dire che lo stesso rialzo potrebbe avere vita breve, in qualche modo indebolito, già nel corso del prossimo fine settimana, da un uguale rialzo, sempre sub-tropicale, ma, questa volta, maggiormente di matrice oceanica o, comunque, più spostato ad occidente e con affermazione verso nord-est sull’europa centrale. C’è da dire che la fisionomia di detta rimonta non è ancora ben decifrabile perché la medesima potrebbe si favorire una certa meridianizzazione con discesa della ondulazione negativa sopra menzionata lungo la penisola o lungo l’adriatico sotto l’aspetto di una ritornante, ma potrebbe avere una estensione anche nel senso dei paralleli e tale da sfavorire ogni eventualità di apprezzabili irruzioni. In ogni caso, sul piano strettamente tecnico ed indipendentemente dallo sviluppo di tali differenti possibilità, rimane il quadro di un certo cambio circolatorio, sfavorevole ad una vera persistenza del sub-tropicale ramo africano e favorevole ad una certa diminuzione, più o meno significativa, dei valori barici in quota in mediterraneo centrale o centro-orientale. E’ naturale che, riguardo al tipo di tempo dei giorni compresi tra il 22 ed il 25, nel range delle possibilità debbano sussistere quella di una certa continuazione della stabilità con modesto successo da parte della infiltrazione indicata ma anche quella di una destabilizzazione da nord a sud, segnatamente e più probabilmente lungo l’adriatico…

Autore Pierangelo Perelli

Tra potenziali minacce iberiche e una maggiore influenza del sub-tropicale🌡️


Da inizio prossima settimana a circa metà terza decade la configurazione meteo euro-atlantica offrirà la classica evoluzione di un deciso affondo meridiano atlantico-iberico, destinato a successiva mobilizzazione lungo una direttrice sud-ovest/nord-est indirizzata dal sub-tropicale. Il che significa che, per gli effetti di un anticiclone che comincia a mostrare chiari segni di matrice estiva, lo stesso affondo, inizialmente in veste di marcata goccia fredda sull’iberia, sarà costretto a sfilare lungo la francia e l’europa centrale ridelineandosi come modesta ondulazione negativa. Un tale riassorbimento o indebolimento del sistema rientra nel quadro di un contesto che non segna eventuali ristagni, che, a dispetto del medesimo affondo nord/sud, rimane nell’influenza di un certo moderato forcing zonale, e che vede il sub-tropicale risultare protagonista nelle vesti di ostacolo rispetto ad affondi mediterranei degni di nota. Una tale evoluzione continua, comunque, a non escludere la possibilità che tale ondulazione negativa risulti più incisiva e possa coinvolgere aree più estese del solo estremo nord-italia, ma, nel complesso ed al momento, la medesima ondulazione non sembra avere la capacità di produrre un guasto particolarmente esteso. Per tutto ciò che riguarda le sue possibilità di influenzare il settentrione è anche, poi, da considerare la eventualità che, una volta raggiunta l’europa centro-orientale, sotto gli effetti di una spinta anticiclonica ovest/est o sud-ovest/nord-est, possa perdere mobilità zonale e produrre una temporanea retrogressione da nord-est fino a presentarsi come modesta e temporanea goccia fredda sull’alto adriatico. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 19/20, identifica l’affondo iberico e la conseguente complementare rimonta sub-tropicale mediterranea, inevitabilmente foriera di rialzi termici, ma, per fortuna, anche temporanea; certamente di netto ostacolo al sistema depressionario iberico ma, nel complesso, anche destinata a rientrare nei ranghi di un disegno anticiclonico disposto lungo i paralleli e governato, almeno in buona parte, dalle azzorre. Nel contempo la simbologia intende mostrare il movimento della stessa depressione, indirizzato dall’ostacolo anticiclonico lungo la direttrice sopra indicata e che la vede sfilare a coinvolgere solo marginalmente il nord-italia. La possibilità, poi e per come segnalato sempre dalla stessa simbologia, che la successiva evoluzione, ovvero quella dei giorni intorno a metà terza decade, delinei una certa retrogressione con ritornante sull’alto adriatico e regioni nord-orientali, è solo un’ipotesi, ancora tutta da verificare, e che solo alcuni modelli contemplano…

Autore Pierangelo Perelli

Temperature più gradevoli su tutta l’Italia nei prossimi giorni,poi ad inizio della prossima settimana nuova forte scaldata al centro sud.

Aria più fresca oceanica causerà un calo della temperatura nei prossimi giorni su tutta l’Italia.
Questa aria fresca avrà anche il merito di ripulire i cieli Italiani dal pulviscolo sahariano.


Polvere sahariana che ahimé ritornerà da domenica su tutta l’Italia.

C’è da dire che oramai ci siamo abituati da diversi mesi nel vedere le auto e i balconi sporchi di sabbia del deserto.

Ad inizio della prossima settimana sarà possibile una forte ondata di calore sull’Italia ed in particolare al centro-sud.

Autore Dott. Centra Massimo

NotizieMeteoItalia

L’evoluzione possibile della seconda decade del mese…


Una fisionomia mediamente occidentale o sud-occidentale, per il mediterraneo settentrionale di confine tra la fascia del sub-tropicale e quella depressionaria che coinvolge l’europa centro-settentrionale, rappresenta il tema dominante di questi giorni. La medesima fisionomia corrisponde anche ad un quadro di tempo relativamente stabile ed estivo per il centro-sud e variabile o maggiormente disturbato per il settentrione, dove è da considerare anche il transito di una moderata curvatura ciclonica nel corso della settimana. Un certo evento da tenere in considerazione è quello di un disturbo del flusso occidentale in sede oceanica, contestualizzabile nell’immediato inizio della seconda metà del mese, e corrispondente ad una meridianizzazione con affondo a ridosso dell’iberia. La cosa è da tenere in considerazione per il cambio di circolazione euro-atlantica che sottintende, e lo è anche per il fatto che delinea una possibile ragione di influenza, in una certa direzione piuttosto che in un’altra, a livello del mediterraneo. Va da sé, infatti, che un affondo iberico può evolvere nella direzione di una saccatura o di una circolazione negativa quale minaccia per la penisola e di una complementare rimonta afro-mediterranea quale onda più o meno di freno e blocco oppure temporanea. C’è da dire che, al momento, rispetto a tali destini sussistono ancora parecchi dubbi, tra chi avvalora la possibilità di una avanzata della depressione e di un guasto e chi vede la medesima, maggiormente ostacolata, scivolare verso nord-est a coinvolgere solo l’estremo settentrione o, addirittura, frenare in un cut-off a largo. In ogni caso l’evoluzione relativa resta quanto di più interessante nelle prospettive dei prossimi giorni sia da considerare, e, naturalmente, vedremo. Il disegno vuole illustrare la situazione generale prevista, un pò da tutti i vari modelli, intorno ai giorni 16/17, quando andrà cominciando a maturare un profilo con affondo in direzione dell’atlantico iberico. La simbologia intende, a sua volta, indicare, l’evoluzione probabile dello stesso affondo, in senso meridiano e a caratterizzare la falla iberica dai destini tutti ancora da decifrare…

Autore Pierangelo Perelli

In settimana impulsi freschi ed instabili oceanici interesseranno gran parte dell’Italia.

Un impulso fresco ed instabile oceanico si dirigerà verso l’Italia tra giovedì e venerdì apportando fenomeni piovosi essenzialmente al centro-nord.

Le temperature si porteranno sotto la media sulle regioni centrali e settentrionali, ma questa volta il calo della temperatura riguarderà anche il sud dove il caldo persisterà seppur attenuato solo sulle zone ioniche.

Autore Dott. Centra Massimo

Nelle prossime 24 ore previsti temporali molto forti sul nord Italia con grandinate. Continuerà invece il caldo intenso al sud.

Lo scontro sul nord Italia di due masse d’aria con caratteristiche molto diverse, una fresca oceanica l’altra molto calda di origine sahariana, causerà in queste prossime 24 ore fenomeni atmosferici molto intensi su diverse località delle regioni settentrionali.

Sono alte le probabilità per dei forti temporali con delle grandinate e per dei forti colpi di vento.

Situazione molto diversa al sud dove l’aria molto calda sahariana sta determinando temperature molto elevate con punte superiori ai +35 gradi.

Caldo anche al centro con punte più alte sul medio versante adriatico.

Una attenuazione temporanea della calura al sud si dovrebbe verificare tra mercoledì e venerdì.

C’è da evidenziare che sui cieli Italiani è presente una imponente nube di pulviscolo sahariano.

Dove pioverà cadrà anche molta sabbia.

Autore Dott. Centra Massimo

Accenni di estate stabile prima di un certo ritorno dell’atlantico..


Nel complesso si conferma quanto già indicato ed ovvero una evoluzione, da qui alla metà del mese, contestualizzabile in due fasi: la prima fase, già in corso, che è quella di un primo accenno d’estate supportato da una moderata rimonta dinamica afro-mediterranea; la seconda, che è quella di un forcing occidentale o sud-occidentale non estraneo ad affondi capaci di coinvolgere, in tutto o in parte, il nostro centro-nord. Il disegno, assai poco simpatico ai freddisti e caratterizzante la prima fase suddetta, incentrato sul classico dualismo promontorio mediterraneo/cut-off atlantico iberico, sarà associato, non solo a massimi barici in quota non così alti, ma anche ad una linea temporale contenuta e di non più di 2-3 giorni. Dopodiché il promontorio medesimo andrà sfumando sotto i colpi di un flusso atlantico in grado di mobilizzare il cut-off iberico e di convogliarlo lungo una componente occidentale, e più precisamente sud-ovest/nord-est, nell’ambito di un generale affermarsi, almeno sino alla metà del mese, di un quadro mediamente occidentale e di confine, per il nostro centro-nord, tra il campo depressionario dell’europa centro-settentrionale e quello anticiclonico del mediterraneo meridionale. Da qui i presupposti di un corso, a partire dall’ inizio della prossima settimana e fino alla metà del mese almeno, di un tempo, per la nostra penisola ed oltre una certa latitudine, non così stabile. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 09/10 e fornisce l’idea, con il supporto della linea/freccia blu rappresentativa di una isoipsa di riferimento, del flusso sud-occidentale moderatamente instabile suddetto. La linea/freccia rossa, espressione della medesima isoipsa associata alla situazione precedente e relativa ai giorni 7/8, intende, a sua volta, meglio chiarire, il passaggio dalla prima alla seconda fase sopra descritte…

Autore Pierangelo Perelli