In linea di massima si conferma quanto già identificato in precedenza, con la possibilità di una terza decade, dal punto di vista del super caldo, meno insidiosa. Come già altrettanto indicato, però, c’è da fare i conti con una bella prossima fiammata e, forse, con la fiammata più intensa di questo primo scorcio di stagione.
Quanto la medesima, per come è auspicabile e per come attualmente sembra, possa essere il grande finale di questa lunga fase nel segno del sub-tropicale ramo africano, lo vedremo meglio nei prossimi giorni.
Di certo l’ulteriore consolidamento del medesimo sub-tropicale appare di quelli che fanno un pò di storia, quanto meno sul piano dei valori barici in quota. Urlare di eventi storici, di record e di temperature da forno come fanno certe pagine e certi siti internet, espressione di questo mondo di dietrologia, di eccesso e di informazione drogata quando non falsa, non è cosa che mi appartiene. Quanto le temperature che ci attendono nel corso dei prossimi 3-4 giorni saranno da record lo vedremo.
Limitiamoci ad ammettere che avremo una fase molto calda sostenuta da valori barici in quota davvero elevati. Poi, da metà settimana, è ipotizzabile un certo ritiro del sub-tropicale e, speriamo, il graduale affermarsi, anche se sempre con la minaccia di nuove temporanee riprese anticicloniche sul centro-sud, di un corso più occidentale, meno estremo ed anche con la possibilità di infiltrazioni o passaggi perturbati su nord-italia o su centro-nord. Stiamo, naturalmente, ipotizzando, e lo facciamo sulla base di quanto le carte dei modelli ci raccontano al momento.
Il che non esclude affatto revisioni future se non relative modifiche anche di rilievo. Se osserviamo il disegno rappresentativo della situazione generale prevista nell’immediato inizio di terza decade possiamo dedurre il profilo di un contesto nel quale il promontorio, per come supportato dalla simbologia, ha subito, rispetto ai suoi rappresentati notevoli massimi di isoipse 596 e 600, previsti intorno ai giorni 17/18, un certo benaugurante ritiro.
Non che questo debba illuderci senza condizioni anche perché la isoipsa 596 è lì sempre pronta a ricomparire ed a risalire di latitudine. Ma è altrettanto vero che, al netto di dette molto probabili successive risalite destinate essenzialmente al centro-sud, nel proseguimento di terza decade un generale graduale affermarsi di spinte occidentali se non nord-occidentali ed una minore interferenza della dinamica africana li si intravede…
Autore
Pierangelo Perelli