Primavera a singhiozzo altra aria fredda in arrivo sull’Italia dal prossimo fine settimana.


L’onda di ripresa stagionale in atto e dei prossimi giorni, fisiologica e legata al sopravanzare da ovest dell’alta pressione, subirà una nuova moderata e relativa frenata tra giovedi e venerdi quando l’azione di una saccatura mobile, in rapido transito e nelle vesti di un sistema frontale in movimento da nord-ovest, rinnoverà elementi di instabilità e di flessione termica.

Naturalmente, fino a qui, nulla di particolarmente strano per il periodo. C’è da dire, però, che la medesima saccatura, peraltro ancora una volta non con le caratteristiche delle perturbazioni oceaniche ben piovose e che entrano franche da ovest, potrebbe non essere la saccatura di una duratura fase atlantica, ma caratterizzarsi come una saccatura di chiusura oltre la quale si rinnovano, in tutto o in parte, le condizioni di un tempo variabile e fresco, settentrionale o orientale, come quello degli ultimi giorni.

E questo in ragione del fatto che le proiezioni del medio-lungo ci raccontano dell’ennesimo blocco azzorriano e di un’alta pressione che torna ad ergersi solida lungo l’europa occidentale, verso nord e verso la scandinavia, chiudendo ulteriormente e nuovamente la porta dell’atlantico ed aprendo a spinte retrograde continentali all’altezza dell’europa centro-orientale e, almeno in parte, anche del mediterraneo.

In cosa possa tradursi nel dettaglio, nel caso dovesse concretizzarsi, una siffatta evoluzione difficile dirlo e lo vedremo.

Di sicuro, a meno di una presenza anticiclonica piuttosto spostata verso levante e guardinga nei confronti di spinte fresche orientali, si potrebbe assistere, tra il fine settimana e l’inizio della settimana prossima, al quadro di un nuovo certo contenimento della salita delle temperature ed a quello di una certa destabilizzazione, più presente sulle aree interne e quelle orientali.

Il disegno illustra la situazione prevista intorno ai giorni 13/14 nella quale si nota l’affondo sopra menzionato e che si caratterizza, con elementi di maggiore ciclogenesi sulla penisola balcanica, come spinta nord-ovest/sud-est in rapido transito, mentre la simbologia intende rappresentare quanto potrebbe evolvere al seguito, con la rimonta anticiclonica verso la scandinavia, l’ennesimo blocco ad ovest e il richiamo conseguente di spinte depressionarie da oriente…

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