L’esame della evoluzione del profilo del vortice polare della media troposfera continua a fornire l’indicazione di una transizione verso una graduale affermazione di correnti mediamente occidentali.
Gli osservati speciali degli ultimi giorni, costituiti dal rialzo barico in sede groenlandese e dal travaso del lobo asiatico del VP verso ovest e sud-ovest sul continente secondo una fisionomia da VP split, sono tuttora in azione e non mancano di rifornire le aree centro-settentrionali europee di aria molto fredda a tutte le quote.
Una azione combinata, questa, che non mancherà di continuare ad agire in tal senso anche nei prossimi giorni, persino con una ulteriore discesa in latitudine dello stesso freddo a rendersi marcato ancora sul nord-europeo ma anche sui settori continentali centrali e, soprattutto, centro-orientali.
La grande sacca, con asse orientato più lungo i paralleli che lungo i meridiani, non riuscirà, però, ad interessare il mediterraneo, limitandosi e lambirne la parte estrema settentrionale con l’azione di un asse di saccatura secondario in transito da ovest ad est nel breve-medio termine.
In questo modo la naturale conseguenza di un tale transito, costituita da un certo richiamo freddo da est e da nord-est al suolo, è da intendersi come una irruzione ed una breve fase più fredda ma, certamente, non come un affondo di freddo a carattere dinamico e duraturo.
Come detto, infatti, la segnalata grande azione fredda dinamica sul continente del VP non solo presenta le caratteristiche delle saccature che guardano poco alle basse latitudini, ma si inquadra anche in un contesto evolutivo che, lo stesso VP, tende a ricomporlo o, quanto meno, a ridargli un profilo atlantico ovest-est.
In questo modo il nostro mediterraneo, guardando al medio-lungo termine ed in base a quanto, al momento, segnalano i principali modelli, dovrebbe, almeno fino ad inizio seconda metà del mese, rimanere sostanzialmente estraneo ad ogni azione fredda degna di tale nome e dovrebbe, semmai, risultare influenzato da quanto propone il grande flusso occidentale.
Il disegno con le frecce blu, riferito alla situazione generale prevista a metà mese circa, fornisce l’idea di un VP relativamente compatto o il quadro di un grande flusso atlantico riorientato mediamente lungo i paralleli, secondo un profilo ben diverso da quello attuale simboleggiato dalle frecce viola ed espressione di un VP assai disturbato e che si distribuisce in un marcato lobo asiatico sull’europa settentrionale…