DISEGNI AUTUNNALI


Dopo una fase interlocutoria, mediamente occidentale/nord-occidentale e relativamente stabile, che ci porta ai primi di ottobre, la fisionomia euro-atlantica proporrĂ  un cambio ed una evoluzione assimilabile ad una delle evoluzioni piĂ¹ classiche in generale e piĂ¹ classiche in relazione agli affondi della stagione autunnale. Detta esemplare tipicitĂ  ce la racconta il disegno della situazione prevista in quota intorno ai giorni 4/5. In essa si puĂ² facilmente identificare la successione di relativamente ampie onde di segno opposto, con l’affondo sull’europa occidentale e con le rimonte anticicloniche che la circoscrivono.

Nella stessa fisionomia si puĂ² anche cogliere uno degli aspetti classici della dinamica delle stesse onde, costituito, tanto piĂ¹ sono ampie, dalla loro tendenza ad inclinare l’asse in senso orario. Si nota come la rimonta sull’europa orientale orienti, infatti, il suo asse da sud-ovest a nord-est e come, corrispondentemente, la sacca a sud-est tenda a disporsi lungo i paralleli assumendo tendenziali connotazioni di retrogressione. Le ragioni di tutta questa affascinante dinamica vanno ascritte alle differenze termiche che coinvolgono le differenti latitudini nonchĂ© alla contemporanea rotazione terrestre. Un tutto che, con modi straordinariamente perfetti, corre nella direzione che stabiliscono le leggi della termodinamica e che punta a ridurre le stesse differenze termiche partendo, idealmente, dal modello di una cella termica inevitabilmente poi condizionata dalla forte influenza della rotazione terrestre.

E se tale dinamica non inganna va da sĂ© che, viste le relative ampiezze delle onde di segno opposto che vanno proponendosi da ovest, è assai probabile che il profilo del promontorio oceanico e dell’affondo sull’europa occidentale e poi in mediterraneo tenda a presentare anch’esso la suddetta inclinazione degli assi, ad adagiare la rimonta sull’europa settentrionale e a fare della sacca una circolazione prima con asse est-ovest e poi con la fisionomia delle circolazioni semi-chiuse.

Una tale evoluzione, che nel disegno è rappresentata dalla simbologia, è quella che, nell’arco delle 48/72 ore successive, puĂ² trasformare l’affondo destinato prima al mediterraneo nord-occidentale e poi a quello centrale, in un vero e proprio vortice, certamente tutto da scoprire, sia dal punto di vista della sua collocazione precisa e sia dal punto di vista dei suoi spostamenti e della sua persistenza. Non possiamo certamente ancora una volta non affermare che stiamo trattando una situazione di medio-lungo termine e, pertanto, assai da verificare nei prossimi giorni. E’ anche altrettanto vero, poi, che i vari modelli inquadrano sviluppi del vortice non così identici. Ma non possiamo di certo nascondere che, in ogni caso, la fase descritta e che tende a caratterizzare quei giorni, sappia di autunno….

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