Primo vero test per la tenuta della neve alpina🌡️🔥

Primo vero test per la tenuta della neve alpina

Visto che intorno al weekend e probabilmente anche un po’ oltre si potrebbero toccare valori in quota degni di inizio estate

Il modello con tutti i limiti di risoluzione darebbe punte fino a +15°/+16° a 1500m (valori appunto sopra media anche per la prima decade di giugno).

Mi lego al discorso fatto giorni fa: la tenuta della neve e dei ghiacciai passa sempre inesorabilmente da quello che ormai possiamo chiamare semestre caldo (le ondate africane presenti tutto l’anno (non fanno però danni over 2000/2500m tra novembre e febbraio), possono portare ad isoterme notevoli e ultimamente spesso da record da aprile/maggio fino a parte di ottobre.

Gli ultimi 2 anni avevano visto scarse precipitazioni autunnali/invernali seguite da una primavera fresca, ma che non poteva fare miracoli; quest’anno ad accumuli importanti autunnali ne sono seguiti abbondantissimi tra fine febbraio e tutto marzo (neve comunque primaverile e che quasi mai ha potuto gelare facendo strato in profondità).

Vedremo appunto di che pasta sarà fatta – specie quella più vecchia- e se questi primi caldi daranno già una forte ridimensionata al manto.

Nulla toglie che più avanti magari si torni indietro di un mese come condizioni: sarebbe appunto nulla più che la normalità di una stagione di transizione e aggiungo anche che avrebbe dell’incredibile o quasi partire con condizioni pre estive già adesso senza avere più nuovi break; credo sia accaduto solo nel 2003 e in parte 2022 con l’onda calda di metà maggio tirata dritto fino a fine estate

Vedremo

A cura di Simone Scarpelli

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