Dopo la frequente instabilità avuta in questi ultimi giorni, tra domani sera e martedì si formerà in poche ore sul basso Tirreno una ciclone Mediterraneo con possibile raggiungimento di valori minimi pressori intorno ai 990HPa.
Questo porterà sicuramente ad un tipo di tempo perturbato su diverse regioni meridionali (probabilmente più sul lato occidentale rispetto a quello orientale) e forti venti.
A seguire la risalita dei fenomeni interesserà grossa parte del versante Adriatico fino al nord est (da valutare se saranno prese dalle precipitazioni anche le relative Alpi).
Per la regione Toscana i modelli non sono tutti concordi: si passa da visioni che prevedono alcune precipitazioni specie sul sud regione e grossa parte del crinale appennino, con le zone interne pianeggianti in “ombra pluviometrica” per il richiamo di correnti da est/nord est a seccare la colonna d’aria ai versanti sottovento, mentre altri (tra cui l’europeo) vedrebbero comunque un cospicuo sfondamento sulle zone centro settentrionali orientali.
Fenomeni forti in quelli esposti e quindi di conseguenza (purtroppo) molto intensi nuovamente su Emilia e Romagna (in particolare quest’ultima) e si spera lontani dagli incredibili quantitativi dello scorso 2 maggio. In realtà alcuni aggiornamenti modellistici propongono nuovamente scenari critici
Prestare in ogni caso la massima attenzione in quelle zona, dove i terreni sono già fortemente saturi
Le temperature caleranno sotto i fenomeni, ma non saranno così fresce/fredde, in quanto si farà sentire (almeno in una prima parte) il richiamo di aria nord Africana.
A cura di Simone Scarpelli