NUBI STRATOSFERICHE E RIDUZIONE DELLO STRATO DI OZONO SUI POLI. PERCHE?

A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana.

NUBI STRATOSFERICHE e RIDUZIONE DELLO STRATO DI OZONO SUI POLI. PERCHE?
In primavera, in entrambi gli emisferi e sui rispettivi poli, si ha una riduzione dello strato di ozono stratosferico a causa delle bassissime temperature raggiunte nella stratosfera artica e antartica.
In maniera semplice e sintetica “cercheremo” di spiegare le cause che legano il forte raffreddamento alla riduzione dell’ozono stratosferico nelle sedi polari.

Iniziamo a dire che il VORTICE POLARE è un ciclone semipermanente situato sopra e in corrispondenza dei due poli. Tale ciclone, in rotazione, d’inverno diventa molto potente a causa del fortissimo raffreddamento che lo caratterizza durante la stagione più fredda, tanto da isolare l’aria gelida al suo interno soprattutto nella colonna stratosferica, quella situata alle alte quote. Proprio dentro il gelido ciclone polare stratosferico, nascono delle nubi e dei vortici isolati dal resto dell’atmosfera circostante, in grado di promuovere la formazione del CLORO MOLECOLARE (gas-agente ossidante) originato dai CLOROFLUOROCARBURI,(sostanza alogena).
Il cloro molecolare presente dentro il vortice, al primo vero sole primaverile si dissocia per mezzo della radiazione ultravioletta in CLORO MONOATOMICO, in grado di distruggere l’ozono stratosferico sopra le sedi polari.

Seguendo uno schema ben preciso, possiamo dire che:
1) durante l’inverno la formazione di queste nubi stratosferiche sui poli promuovono la formazione del cloro molecolare.
2)Alla fine della primavera (con i primi caldi) il vortice polare si rompe permettendo l’afflusso di ozono dalle latitudini tropicali (qui maggiore è la formazione di tale sostanza a causa della forte irradiazione solare) verso i poli grazie alla circolazione globale dei venti in quota.
3) Nello stesso tempo, il sole primaverile più intenso, dissocia il CLORO molecolare per mezzo dei raggi ultravioletti in cloro MONOATOMICO. Tale trasformazione causa la distruzione dell’ozono stratosferico con conseguente assottigliamento dello strato.
Fortunatamente, alla fine della primavera, queste nubi stratosferiche spariscono e la distruzione dell’ozono stratosferico da parte del CLORO monoatomico cessa definitivamente. Contemporaneamente lo spessore dello strato d’ozono sarà ripristinato sempre grazie alla circolazione globale dei venti in quota, sud-nord.
In sintesi, più le temperature sono basse nella stratosfera polare durante l’inverno e più si generano sostanze “ozono distruttive” in grado di assottigliare momentaneamente lo spessore dello strato di ozono sui rispettivi poli.
*NELL’ IMMAGINE IL VORTICE POLARE.

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