In questo breve articolo cerchiamo di analizzare il tempo a medio termine con uno sguardo alle implicazioni sul medio/lungo termine.
Una perturbazione nord atlantica sarà in discesa e approfondimento entro mercoledì tra Portogallo e Spagna. Il vortice di bassa pressione isolatosi in goccia fredda inizierà poi a muovere verso est e quindi è ipotizzabile che possa iniziare ad influenzare le condizioni meteo sul nostro Paese entro il prossimo weekend. La contemporanea presenza di aria fredda proveniente dal nord est europeo rende al momento molto dubbia la posizione dell’eventuale minimo di pressione sui nostri mari.
Come un freno al flusso atlantico il blocco freddo potrebbe appiattire la naturale evoluzione verso nord est dell’impulso depressionario; secondo il prestigioso modello europeo ecmwf in un primo tempo le correnti pescherebbero dal nord Africa, piegando a Scirocco sui nostri mari e quindi interessando con precipitazioni l’estremo nord ovest (basso Piemonte e ponente ligure in particolare) e le coste tirreniche (resta però da capire se il grosso rimarrebbe in mare o anche in sfondamento nelle immediato entroterra).
Ci sono varie visioni modellistiche,tutte per ora poco propense ad un interessamento del resto del nord, mentre con il modello americano gfs l’evoluzione del minimo più verso il Tirreno meridionale andrebbe ad interessare con precipitazioni i settori meridionali italiani anche orientali le due isole maggiori.
Dicevamo appunto dell’aria fredda retrograda…: Un vero rebus per i modelli matematici
Nella mappa qui allegata (pressione a 850Hpa prevista per sabato 28 novembre alle ore 12UTC) notiamo una delle ipotesi descritte. La goccia fredda arriverebbe fino alle Alpi nord orientali, per poi ritirarsi verso nord e a seguire potrebbe muoversi attenuata verso ovest.
Mota confusione tra le varie elaborazioni matematiche quindi; cosa normale visto il tipo di configurazione e una distanza previsionale superiore alle 120h.
Vedremo gli sviluppi del minimo nelle prossime uscite dei modelli e quanto potrà davvero interferire la circolazione fredda, pilotata dall’anticiclone termico siberiano.
Questa per concludere l’eventuale distribuzione delle precipitazioni ad oggi