Lo scorso fine settimana l’Italia è stata investita da una perturbazione con caratteristiche più invernali con aria direttamente dalla Groenlandia, accompagnata da rovesci temporaleschi, grandine, temperature molto basse per il periodo e neve sulle Alpi e Appennini a quote abbastanza basse; insomma una fase invernale in piena regola. È successo però che la stampa nazionale, i siti web sia meteo sia giornalistici, hanno colto ancora una volta nel segno sparando le solite cavolate su argomenti non di loro competenza. Il titolo era il seguente: “Maltempo. Il Settembre più freddo degli ultimi 50 anni”.
Già così, questo titolo fa ridere e vi spiego il perché. Non basta una fase di maltempo, anche se intensa della durata di qualche giorno, a cancellare le settimane precedenti. Il mese di Settembre ha visto il dominio dal primo del mese fino al 24-25 di aria calda subtropicale sia azzorriana sia africana, con una poderosa ondata di caldo che ha portato le anomalie di 15 gradi oltre le medie in gran parte d’Europa, quindi era scontato che il primo affondo degno di nota della stagione doveva provocare uno sbalzo simile; un po’ come sta succedendo ora, ma al contrario con piogge alluvionali, disastri, frane e danni inimmaginabili. In base ai resoconti climatici del mese appena trascorso, possiamo dire che è stato caldo in tutta Europa, con un sopramedia compreso tra 1.5 e 2.5 gradi; un’enormità, altro che mese più freddo degli ultimi 50 anni. Il problema che la mente umana è troppo labile e dimentica facilmente.
Fonti: NOAA (National Oceanic Atmsoferic Agency), prime pagine delle testate online.
A cura di Francesco Loparco