Dopo la fase stabilizzante di questi ultimi giorni il tempo andrà assumendo sempre di più la connotazione del tempo variabile e a tratti instabile.
Il cambiamento generale di configurazione meteo su scala euro-atlantica, già indicato in precedenza, è quello che piloterà il tempo di seconda decade, offrendo il profilo di un corso nord-occidentale fatto di successivi affondi.
Il disegno della situazione generale prevista intorno ai giorni 11/12 è assai chiaro nel definire una presenza anticiclonica solida e spostata ad ovest sull’atlantico nonché una porta del nord-atlantico aperta a spifferi che sembrano avere come obbiettivi il mediterraneo centrale e la penisola balcanica.
Quanto sembra palesarsi è il contesto di una situazione fatta di possibili impulsi successivi destinati a mantenere il tempo ben variabile, con punte e momenti di generale instabilità se non di tempo perturbato.
Il che non significa chissà quale tempo perturbato, ma significa, certamente, la persistenza di una configurazione dominata da una corrente islandese/groenlandese, se non foriera di piogge estese e persistenti quanto meno foriera di un tempo frequentemente instabile…
Tra oggi e domani tempo instabile su molte regioni Italiane specie zone interne ed orientali con rovesci di pioggia, brevi temporali e calo della temperatura. ⛈️🌧️☔
A fine mese avremo una parentesi seppur breve di tempo stabile e con temperature tardo primaverili a causa di una effimera espansione dell’alta pressione sub-tropicale dalla Penisola Iberica verso il mediterraneo centrale.🌡️☀️
Dal Primo Maggio tempo fresco ed instabile su gran parte dell’Italia. ⛈️🌧️
La conferma di una evoluzione che, nel corso dei giorni di fine mese, privilegia l’affermazione di un promontorio iberico-mediterraneo, sostiene anche la persistenza di un disegno che continua ad essere sfavorevole all’atlantico.
Detto promontorio non mancherà di produrre una certa stabilizzazione nel segno anche di rialzi termici. Nulla a che vedere con una classica espansione azzorriana ovest-est; tutto piuttosto assimilabile, invece, alla intraprendenza del sub-tropicale, ramo africano, già in grado di produrre, sull’iberia, prime ondate di caldo estivo .
Forse, e meglio così, lo stesso promontorio non si configurerà, tuttavia, come una decisa e duratura affermazione in mediterraneo centrale, ma tenderà, ad inizio mese, a cedere sul fianco orientale per aprire ad infiltrazioni settentrionali.
Non cederà, però e probabilmente, più ad ovest ed alla longitudine dell’iberia, dove, ahimé, sembra intenzionato a mantenere, se non addirittura a consolidare, la barriera che obbliga il flusso umido atlantico a deviare verso nord o nord-est o a frenare in vorticità, continuando a favorire, pertanto e dalle nostre parti, condizioni di precipitazioni scarse ed occasionali.
Fino a quando questa ridistribuzione del promontorio più ad occidente sia destinata a condizionare il tempo della nostra penisola e sia destinata a mantenere la situazione di un flusso settentrionale più o meno a componente anticiclonica o più o meno associato ad infiltrazioni settentrionali od orientali, difficile dirlo.
In linea generale non sembra, comunque, che, quanto meno fino a tutti i primi giorni di maggio, possa esserci una apprezzabile modifica di tale configurazione. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota tra fine mese ed inizio maggio, mentre la simbologia serve a rappresentare la ridistribuzione barica descritta, a partire dai giorni 28/29…
Il disegno della situazione prevista in quota intorno ai giorni 22/23 ci racconta di un contesto in cui il flusso oceanico ovest-est continua ad incepparsi e non riesce ad imporsi.
L’attuale situazione che vede un profilo ad omega e che procede nella direzione di un energico cut-off anticiclonico scandinavo può, secondo la logica di un antizonale alle alte latitudini, far intravedere riaperture ad occidente con l’instaurarsi di correnti occidentali alle latitudini nostre.
Ma un profilo generale e tendenziale che vede un disporsi di ampie oscillazioni tra l’oceano delle coste orientali USA ed il nostro continente, con rimonta anticiclonica verso la groenlandia ed affondo in pieno atlantico, non depone certo a favore dello zonale.
In questo modo le promesse oceaniche e zonali di fine decade possono finire per tradursi in un inizio di terza decade, non solo nel segno di un certo flusso atlantico privo di strappi ciclonici degni di tale nome e di breve durata, ma anche nel segno di una successiva progressione nella direzione di rimonte sub-tropicali tra iberia e mediterraneo.
Le frecce grandi del disegno intendono proprio rappresentare detta possibilità e la possibilità, per come si può dedurre, che il grande flusso del nord-atlantico finisca per scindersi in due grandi tronconi, ed ovvero quello destinato a caratterizzare una sorta di fuga verso est sull’europa centro-orientale e capace di regalarci, al massimo, deboli infiltrazioni settentrionali, e quello destinato a caratterizzare l’affondo meridiano in pieno atlantico suddetto e sinonimo del costituirsi di un ampio cut-off ciclonico in quella sede.
Una evoluzione ed una configurazione queste che, di certo, non pongono il mediterraneo lungo la traiettoria del flusso perturbato atlantico e che, anzi, lo pongono esattamente o quasi, nell’area che guarda a detta scissione od opposizione di fase e che, nella sostanza, tende ad accogliere la struttura anticiclonica di un promontorio iberico-mediterraneo, magari inizialmente foriero ancora di infiltrazioni settentrionali instabili lungo l’adriatico, ma poi, soprattutto a partire da metà decade, foriero e sinonimo di possibili esplosioni primaverili…
Una configurazione barica del genere in inverno avrebbe causato gelo sull’Italia e su buona parte del continente europeo e nevicate a quote molto basse sul centro sud Italia.
Almeno fino al 25 aprile avremo un tempo molto instabile su buona parte dell’Italia e le temperature nel complesso dovrebbero risultare alquanto contenute.
Questa giornata di Pasqua è risultata molto meno piovosa del previsto sulle regioni centrali e meridionali.
Domani dovremmo avere dell’ instabilità sull’Abruzzo meridionale, Lazio meridionale e regioni meridionali con dei rovesci di pioggia sparsi e neve mediamente sopra i 1000 metri di quota. Comunque la caratteristica principale del tempo di domani sarà il vento forte e freddo di tramontana.🌬️🌬️🌬️ al centro sud.
Tempo più stabile e mite sulle regioni settentrionali e sull’alto tirreno. Da martedì e per alcuni giorni avremo bel tempo e temperature gradevoli da piena primavera. 🌡️☀️
Da venerdì prossimo aria fresca ed instabile nuovamente in arrivo sull’Italia .🌩️🌬️🌦️
Piuttosto che l’arrivo delle tipiche piogge primaverili la stagione progetta ritorni di freddo e regressi stagionali.
Si acuisce ulteriormente, tra la fine del mese e l’inizio di aprile, il dinamismo meridiano già ampiamente descritto in precedenza e destinato a determinare, non solo l’instaurarsi di una fase più vivace e variabile, ma addirittura anche contesti di irruzione da pieno inverno.
La prossima onda negativa, infatti, con, in un primo tempo, l’atteggiamento della precedente e dell’ingresso da nord-ovest, andrà poi rapidamente maturando come sacca alimentata da aria artica e sostenuta da un significativo rialzo barico a monte, disposto tra l’oceano e l’europa occidentale.
In una evoluzione come questa non potranno certo mancare gli elementi di una destabilizzazione generale, ma più che le abbondanti e necessarie precipitazioni saranno le diminuzioni termiche le vere protagoniste.
La speranza che, insieme all’irruzione artico-continentale, finiscano per maturare anche delle precipitazioni di un certo valore è legata ai modi precisi con cui le sbuffate fredde del nord europa e dell’europa nord-orientale si muoveranno sul mediterraneo.
In linea generale profili di tipo rex-blocking come questo le precipitazioni le offrono maggiormente al centro-sud lasciando il nord all’asciutto, ma occorre anche dire che nel corso della fase fredda considerata il flusso settentrionale potrebbe allargarsi verso ovest in maniera tale da coinvolgere, con gli elementi ciclonici integrati e seppur molto temporaneamente, anche un pò il settentrione ed i suoi settori nord-occidentali, quali settori generalmente più penalizzati dalla siccità.
Troppo presto, comunque, per definire i modi con cui dette precipitazioni eventuali si distribuiranno.
Maggiormente definibile, in linea generale ed invece, è la configurazione barica e dei flussi che, a partire dal prossimo fine settimana e, soprattutto, dall’inizio della settimana prossima, andrà disegnandosi nelle perfette vesti delle irruzioni artiche più classiche, tra l’artico-marittimo e l’artico-continentale, e destinate a creare una fase di qualche giorno nel segno di una primavera assai anemica o tracciata di elementi semi-invernali.
Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 2/3 ed inquadra in modo chiaro la rimonta anticiclonica verso nord e nord-est lungo l’europa occidentale e l’azione fredda che, ad impulsi, muove fino nel cuore del mediterraneo dall’europa nord-orientale…
La discesa di una struttura depressionaria dall’Europa orientale verso il Mediterraneo occidentale, fungerà da richiamo per masse d’aria fredda che, dai Balcani, investiranno la nostra Penisola, determinando nevicate fino a quote basse su meridione e regioni del medio adriatico. Nel contempo un ciclone in formazione sulle coste nord-africane, in risalita verso la Sicilia, causerà un deciso aumento della ventilazione orientale sulle estreme regioni meridionali.
Dalla tarda mattinata di oggi, si prevedono nevicate fino al livello del mare su Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise con apporti al suolo generalmente deboli, moderati al di sopra dei 200-400 metri; al di sopra dei 200-400 metri su Puglia settentrionale e Basilicata, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 500-700 metri su Calabria e Sicilia, con apporti al suolo da deboli a moderati.
Più anticiclone che irruzioni fredde… L’equilibrio tra anticiclone ed irruzioni artiche, indicato in precedenza, tende a spostarsi a favore del primo.
Le ultime emissioni confermano la fisionomia generale di un profilo rossby con promontorio anticiclonico tra oceano ed europa occidentale e con onde secondarie relative in moto da nord a sud sull’europa orientale.
Le corrispondenti irruzioni, in veste di sacche successive, continuano a rappresentare possibili elementi di disturbo per il mediterraneo orientale e, in via estrema, per adriatico e centro-sud, ma, tendenzialmente e per la nostra penisola, con un grado che appare assai sfumato o di margine.
Di fatto i vari modelli danno l’indicazione di un blocco anticiclonico invadente che tende a mantenere piuttosto a levante il flusso settentrionale e le stesse irruzioni, ed ovvero all’altezza di penisola balcanica ed egeo.
Nulla vieta che, da qui a fine prima decade di febbraio, si possano determinare le condizioni di una maggiore influenza dello stesso flusso verso ovest e di relative retrogressioni, ma sempre nell’ambito di una situazione di margine o di confine ed in cui l’anticiclone mostra solidità e scarsa tendenza a cedimenti significativi.
Ecco che l’irruzione dei giorni 3/4, segnalata nei giorni scorsi come possibile causa di un episodio freddo per sud ed adriatico, perde di consistenza; ed ecco che perdono di consistenza, in tal senso, anche le irruzioni successive.
E, come detto, per quanto eventuali sbuffate fredde in grado di coinvolgerci, continuino a risultare possibili, è assai probabile che, al netto di una qualche irruzione in grado di rodere l’anticiclone, la configurazione generale tende ad escludere episodi freddi consistenti o degni di tale nome.
E semmai tende a considerare la possibilità di un periodo abbastanza stabile e non così freddo. Il disegno mostra la situazione prevista in quota intorno ai giorni 4/5, segnala il blocco anticiclonico invadente e segnala le onde secondarie che muovono circoscrivendolo e scivolando rapide all’altezza di balcani, mar nero e mar egeo…
Tutto il contesto meteo che ci conduce a metà mese e forse anche oltre è ben sintetizzato dal disegno della situazione generale a livello emisferico e a livello artico/euro/atlantico, riferita ad inizio seconda decade. Gli elementi che la contraddistinguono sono sostanzialmente due, e sono quelli già ampiamente menzionati in precedenza. Il primo elemento da considerare è il travaso del lobo asiatico del vortice polare verso sud-ovest e verso ovest, in senso retrogrado; il secondo è quello di uno zonale perturbato o semi-perturbato alle nostre latitudini, quale effetto dinamico complementare del flusso freddo alle alte latitudini. Le speranze dei freddisti di vedere il grande freddo scivolare sino al mediterraneo non sono proprio ingiustificate, ma contrastano con un trend che, al momento, non appare in sintonia con una tale possibilità. E questo in relazione, soprattutto, all’andamento dei flussi in quota, a livello di media ed alta troposfera. Il freddo, peraltro, può arrivare anche senza un’azione dinamica particolare, ma occorre allora l’intervento energico di un russo-siberiano termico, e meglio se ibrido, capace di estendersi verso sud-ovest adeguatamente. Al di fuori di un tale intervento diventano necessarie le azioni dinamiche che bloccano l’occidente ed aprono la porta dell’artico, soprattutto quella continentale. Nessuna delle due tipologie di azioni risulta, nelle prospettive di medio-lungo termine, al momento in campo, anche se il mai dire mai va sempre considerato. In tal senso il disegno della situazione generale di inizio seconda decade, con le frecce grandi indicative dei relativi flussi in quota ed osservabile aprendo una finestra sulla parte emisferica che guarda al settore atlantico, ci racconta benissimo del flusso freddo artico est-ovest alle alte latitudini che muove molto verso ovest sull’alto oceano, e ci racconta, nel contempo, del flusso occidentale opposto che, ondulato e dallo stesso oceano, muove alle latitudini basse e del mediterraneo. Osservando tutta la distribuzione delle basse pressioni che, da oriente ad occidente, abbraccia tutta l’area euro-atlantica, possiamo anche immaginare un corrispondente grande asse di saccatura orientato perfettamente da est ad ovest che, evidentemente, non favorisce discese del freddo da nord a sud. Le favorirebbe se lo stesso asse ruotasse in senso antiorario disponendosi lungo i meridiani sulla base di rialzi barici atlantici volti a bloccare lo zonale. Nello stesso tempo, tuttavia, al netto di una situazione mediterranea che, in quota, privilegia l’occidente e le perturbazioni che arrivano dall’atlantico, non possiamo non considerare, in virtù della dinamica delle saccature in transito da ovest e di quella delle depressioni al suolo associate, la possibilità di temporanei travasi freddi (vedi frecce blu piccole) al passaggio delle stesse perturbazioni, e non tanto per marcate azioni fredde dinamiche o vere chiusure, quanto per effetto di richiami freddi al suolo legati agli intervalli (vedi linee tratteggiate) ed alle corrispondenti temporanee chiusure mobili, sempre al suolo, da legame fra intervallo ed eventuali aree anticicloniche termiche presenti sull’europa orientale o nord-orientale. Potrebbe essere questo il caso, ad es., della depressione in transito tra giovedì ed il fine settimana, e che poi è quella che, nel disegno dei giorni 11/12, è individuabile sull’europa balcanica e centro-orientale…
Si parte con una scaldata che interesserà soprattutto il centro sud durante il ponte dell’Immacolata 🌡️🌡️
Tra domenica 11 e lunedì 12 dicembre rapida diminuzione della temperatura su tutta l’Italia. Seconda immagine 🥶
Da mercoledì 14 dicembre possibile nuovo incremento della temperatura da confermare. Terza immagine🌡️
Da evidenziare che in questo arco di tempo preso in considerazione non mancheranno le piogge specie lungo il versante tirrenico e sulle regioni settentrionali. Neve sulle Alpi.
Mi piace molto esaminare ed analizzare la modellistica sino al medio ed al lungo termine ma considerando che più si va oltre nel tempo e più le relative proiezioni scemano di sostanza probabilistica.
Tuttavia in alcuni casi, seppur, come detto, guardare a distanza di 7-8 giorni fornisce ipotesi dalle possibilità limitate, i modelli ci offrono il disegno di evoluzioni particolarmente interessanti e, quanto meno, sia meritevoli di un approfondimento che dal valore didattico.
E’ questo il caso delle mappe che alcuni importanti istituti ci indicano per il medio-lungo di fine prima decade di dicembre e di cui prendiamo atto per il modo con cui offrono la possibilità di valutare certe linee evolutive, alcune delle quali particolarmente stimolanti per i freddisti.
Da qui a circa una settimana il trend sarà, più o meno, quello già visto ed ovvero di un quadro di valori barici, prima favorevole ad un certo moderato richiamo freddo continentale, e poi destinato ad uno spostamento verso occidente con riapertura a flussi di opposto segno.
Quindi ecco subentrare, tra le ipotesi in campo, quella di un ulteriore consolidamento del disturbo del vortice polare già in atto da qualche tempo, con la maturazione di un marcato split in pattern wave2 e di una perturbazione del VP sino a sua deformazione nella classica forma a ferro di cavallo associata alla distribuzione lungo i meridiani di due suoi lobi.
Sappiamo che le evoluzioni di questo tipo, non infrequenti in inverno e, il più spesso delle volte, non destinate ad evolvere sino a propagazioni verso le basse latitudini, sono, però, anche quelle che possono produrre gli eventi freddi di maggiore consistenza. Se osserviamo, nel disegno, quanto ci propone il modello europeo per i giorni 7/8 a livello di media troposfera risultano chiari lo split legato all’azione anticiclonica in atlantico e sino alla groenlandia e la minacciosa ampia diramazione del vortice polare in estensione sul nord-est del continente. Da qui a dire che tutto questo si tradurrà in un deciso afflusso freddo, tuttavia, ce ne corre, e per vari motivi.
Per il fatto che stiamo trattando proiezioni di medio-lungo termine meritevoli di ampie verifiche future, per il fatto che non tutti i modelli concordano con questa proiezione e per il fatto che, al netto dell’eventuale concretizzarsi di una figura del genere, l’ipotesi dinamicamente e statisticamente più probabile non è quella di movimenti nel senso dei meridiani ma piuttosto quella di movimenti nel senso dei paralleli. Nella maggioranza dei casi, ovvero, si impone la legge dei forcing legati alle westerlies, che riguardano la basse latitudini, e delle eventuali associate easterlies, che riguardano le alte latitudini.
La figura, in ogni caso, risulta, freddisticamente, particolarmente attraente, perché, comunque sia, non esclude affatto la diversa e meno probabile possibilità che lo sbarramento anticiclonico permanga ed agisca sino, quanto meno, a latitudini relativamente basse, e che, di conseguenza, i movimenti sul continente si orientino, più o meno, lungo i meridiani.
Nel disegno la simbologia serve a differenziare le due ipotesi considerate, con la prima, enfatizzata da frecce e linea tratteggiate, in cui la grande sacca fredda muove più verso ovest disinteressandosi di scendere ed agganciare la depressione sul golfo di biscaglia, e con la seconda, enfatizzata da frecce e linee continue, in base alla quale un deciso muro in atlantico ben esteso in latitudine costringe il ramo suddetto del vortice polare a scendere verso sud o sud-ovest. Sia beninteso il fatto che tra le proiezioni relative a quel periodo quella dello split del vortice polare descritta non è la sola in campo e la sola da considerare…
Precipitazioni: sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con fenomeni in generale esaurimento nella seconda parte della giornata, su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, settori orientali e meridionali della Campania, settori ionici e meridionali della Calabria e settori centro-settentrionali della Sicilia, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati, specie su Abruzzo meridionale, Molise, Puglia settentrionale, settori orientali di Campania e Basilicata e su Calabria meridionale e Sicilia settentrionale.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in locale sensibile calo nei valori minimi al Nord ed al Sud, in locale sensibile aumento sui settori alpini e sulla Sicilia.
Venti: forti, con raffiche di burrasca, dai quadranti settentrionali su bassa Toscana, settori settentrionali e tirrenici del Lazio, settori adriatici di Abruzzo e Molise e sulle regioni meridionali, in generale attenuazione pomeridiana e serale.
Mari: molto mossi tutti i bacini centro-meridionali, fino ad agitati l’Adriatico centrale, il Tirreno centro-meridionale, lo Stretto di Sicilia, con tendenza ad attenuazione del moto ondoso a partire dai bacini centrali, specie in serata.
Non è tanto il quadro evolutivo del tempo in corso e dei prossimi giorni a fornire particolari elementi di riflessione o interesse quanto quello che può determinarsi nel lungo termine.
I modelli confermano, infatti, a distanza di circa una settimana, una nuova espansione del sub-tropicale ramo africano, in rapido sviluppo meridiano sul continente, tutto da verificare nei dettagli della relativa sua evoluzione. Il rapido guasto in corso, frutto del transito di una saccatura e di una perturbazione atlantica, nonché il ripristino da moderata onda anticiclonica successivo rientrano nel contesto di un normale andamento stagionale.
Ma non sembrano destinati ad aprire a qualcosa di sa di un fisiologico e duraturo autunno atlantico. Tutt’altro. Lo stesso flusso atlantico, come detto, potrebbe, infatti e ad inizio di seconda decade, subire l’ennesimo blocco o sbarramento nell’ambito di una configurazione relativamente anomala, disegnata da una possente figura anticiclonica sul continente.
C’è da dire, tuttavia, che, al netto del grande promontorio che si profila in estensione sino alle latitudini centrali o centro-settentrionali dell’europa, stavolta il medesimo potrebbe assumere profili così meridiani e potrebbe disporsi in aree così settentrionali, da determinare, sull’italia, risposte dinamiche di tipo retrogrado e situazioni climatiche da correnti orientali, certamente non così calde.
Una tale ipotesi rientra in un range di possibilità, condizionate dal come lo stesso anticiclone troverà il modo di estendersi e collocarsi, ma, in ogni caso, una sua significativa affermazione sull’europa centro-settentrionale, ed un pò meno solida in mediterraneo, sembra abbastanza scontata e tale da creare le condizioni, sul nostro territorio, di una qualche infiltrazione da est.
Il lunghissimo termine dei giorni che ci portano a metà mese è, comunque, tutto ancora da definire, e se per quei giorni non è da escludere che il disegno barico, appunto, finisca per favorire la progressione retrograda di correnti più fredde da levante o nord-est, altre possibilità come una netta affermazione anticiclonica anche in mediterraneo o una disposizione che sbarra a est ed apre, al contrario, ad affondi iberici e a correnti meridionali, sono tutt’altro che prive di fondamento.
Il disegno illustra la situazione generale prevista ad inizio seconda decade e fornisce l’idea del grande promontorio anticiclonico descritto, della sua forte affermazione sull’europa centrale e di un profilo che, pertanto, da delle possibilità a richiami retrogradi e ad infiltrazioni da est, mentre la simbologia serve ad indicare le varie successive ed alternative possibilità di forcing e di evoluzione…
– diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Lombardia centro-orientale, Trentino e fascia centrale del Veneto, con quantitativi cumulati da moderati a elevati, fino a molto elevati sulla pianura orientale lombarda;
– sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori di Lombardia e Veneto e su Valle d’Aosta, Piemonte, Alto Adige, pianura dell’Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
– da isolate a sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sul resto dell’Emilia-Romagna e su Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Sardegna centro-settentrionale, con quantitativi cumulati puntualmente moderati sui citati settori emiliano-romagnoli e su Toscana orientale, Umbria, Lazio centro-meridionale e nord-orientale, versante adriatico marchigiano e abruzzese e Sardegna nord-occidentale, generalmente deboli sulle restanti zone;
– isolate, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania settentrionale, rilievi della Puglia centrale e garganica, Basilicata orientale e rilievi di Sicilia nord-orientale e Calabria meridionale, con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: massime in generale e sensibile diminuzione su regioni centrali, settori tirrenici del Sud, Emilia-Romagna e Nord-Est, con valori ancora elevati su Puglia, settori ionici di Basilicata e Calabria e sulla Sicilia centro-meridionale.
Venti: forti nord-occidentali su Sardegna, Sicilia e Calabria, con rinforzi di burrasca sui settori occidentali e meridionali e sui rilievi delle due isole maggiori e sui rilievi e settori ionici della Calabria; inizialmente forti sud-occidentali sulle creste dell’Appennino abruzzese, molisano, campano, molisano e lucano, in attenuazione.
Mari: agitato il Mar di Sardegna; molto mosso, tendente ad agitato, il Canale di Sardegna; molto mossi il Tirreno centro-meridionale, lo Stretto di Sicilia e dalla serata lo Ionio.
Purtroppo giungono sempre più conferme sull’ondata di caldo in arrivo dalla prossima settimana e queste conferme non sono buone per niente.
Nelle immagini sono esposte le mappe delle temperature secondo il modello americano GFS: da lunedì per tutta la settimana circa addirittura verranno superati i 40 gradi nelle regioni del centro e sud Italia; valori veramente esagerati per il periodo pensando che già da settimane stiamo avendo temperature alte e l’estate è appena iniziata.
Va aggiunto anche che la siccità si sta aggravando sempre di più soprattutto al nord Italia (con il fiume po completamente in secca) e al centro Italia; basti pensare che il lago Trasimeno in Umbria, con 6 metri di profondità, si é abbassato di oltre 1 metro e mezzo. E non si intravedono piogge degne di nota !
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia, con quantitativi cumulati moderati;
– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sardegna, Calabria e Campania meridionale, con quantitativi cumulati da deboli a moderati;
– da isolate a sparse, a prevalente carattere di rovescio o breve temporale, sul resto del Meridione, su Molise, settori meridionali ed interni dell’Abruzzo, Lazio, Umbria meridionale, Appennino settentrionale, Liguria, Piemonte meridionale e sui settori alpini di Triveneto e Lombardia orientale, con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: massime in locale sensibile aumento sulle regioni peninsulari.
Un minimo depressionario centrato sulla Sicilia, nella giornata di domani, continuerà a determinare condizioni di tempo perturbato sulle regioni meridionali italiane, con fenomeni a carattere sparso in prevalenza temporaleschi.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende il precedente. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale,nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.
L’avviso prevede dal primo mattino di domani, domenica 8 maggio, il persistere di precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Calabria e Basilicata. Previste inoltre precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulla Puglia. I fenomeni potranno essere accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 8 maggio, allerta arancione per rischio idrogeologico e rischio temporali sulla Sicilia meridionale, allerta gialla sull’intero territorio di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, sul versante tirrenico della Sardegna e sui restanti settori della Sicilia.
– da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sardegna, Piemonte centro-meridionale, Emilia Romagna centro-occidentale e Toscana, con quantitativi cumulati moderati, puntualmente elevati su Piemonte meridionale e Sardegna orientale;
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle restanti zone del Paese, con quantitativi cumulati deboli, puntualmente moderati su Sicilia, Calabria centro-meridionale, Lazio settentrionale e settori interni di Abruzzo e Molise.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: massime in locale sensibile calo al Nord-Est, sulle zone adriatiche ed al Meridione.
Venti: forti settentrionali su Sardegna e Liguria; localmente forti dai quadranti orientali su tutte le regioni centro-meridionali, con rinforzi da sud-est su Sicilia, Calabria e coste tirreniche; venti in rotazione da ovest nel pomeriggio sulla Sicilia.
Mari: agitato il Canale di Sardegna; molto mossi i restanti bacini occidentali e meridionali, temporaneamente agitati il Mar di Saregna, il Tirreno e lo Stretto di Sicilia.
Maltempo: da domani temporali al Centro Nord e venti forti al Sud e sulle isole
Dalla giornata di domani si prevede un peggioramento delle condizioni meteorologiche, specialmente sui settori occidentali del nostro Paese, per l’approssimarsi di un’ampia area di bassa pressione da Ovest che, entro fine giornata, apporterà piogge a tutte le regioni centro-settentrionali.
Alle precipitazioni sarà associato anche un deciso rinforzo della ventilazione da sud-est che interesserà in particolare le due isole maggiori e, successivamente, anche la Calabria.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.
I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.
L’avviso prevede dal mattino di domani, giovedì 5 maggio, venti da forti a burrasca sud-orientali sulla Sicilia, in estensione pomeridiana alla Calabria, specie sui settori centro-meridionali e tirrenici con possibili mareggiate lungo le coste esposte.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 5 maggio, allerta gialla per rischio temporali sui settori occidentali e meridionali della Lombardia.
– sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulle zone interne e appenniniche di Abruzzo, Lazio meridionale e Molise e su Campania, Basilicata, Puglia centro-meridionale, Calabria, settori settentrionali della Sicilia e versanti occidentali della Sardegna, con quantitativi cumulati moderati sui settori tirrenici di Sicilia centro-orientale e Calabria centro-meridionale, da deboli a puntualmente moderati sulle restanti zone;
– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui restanti settori di Lazio, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna e su Toscana, Umbria, settori occidentali e meridionali delle Marche, Appennino emiliano-romagnolo, settori di pianura dell’Emilia Romagna orientale e del Veneto, Liguria, settori prealpini della Lombardia orientale e settori alpini e prealpini di Veneto e Friuli Venezia Giulia, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: al di sopra dei 1300-1500 m sull’Appennino centro-meridionale, con apporti al suolo generalmente deboli, fino a moderati sull’Abruzzo.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni significative.
Venti: localmente forti nord-occidentali su Sardegna, Sicilia e Calabria.
Mari: molto mossi il Mare e il Canale di Sardegna, il Tirreno meridionale, lo Ionio e lo Stretto di Sicilia…
Previsioni per oggi, Lunedì 22 Marzo 2021. La nuova settimana si apre come si è chiusa quella appena passata. Prosegue infatti il clima freddo invernale, con ancora precipitazioni piovose e nevose a quote anche piuttosto basse, sopratutto tra Sicilia e Calabria, ma anche nella altre regioni centro meridionali, saranno possibili fenomeni piovosi e nevosi sparsi.
Cieli sereni o poco nuvolosi invece al nord e versante tirrenico, con solo delle nevicate possibili sulle Alpi di confine. Venti moderati a tratti forti da nord nordest, ad acuire la sensazione di freddo. Freddo e precipitazioni anche tra Balcani, Grecia, Turchia, mar nero, Algeria e Tunisia; fenomeni possibili sparsi altrove, ma di poco conto. Alta pressione delle Azzorre sull’Europa occidentale. Temperature pienamente invernali. Con questo vi saluto e vi auguro una buona giornata e a risentirci 😊 Mappe: meteociel.fr, moloch.it.
– da sparse a diffuse specie nelle prime ore della giornata, con fenomeni anche a carattere di rovescio o temporale, sui settori settentrionali della Sicilia centro-orientale e sulla Calabria meridionale, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
– da isolate a sparse, anche a carettere di rovescio, sui restanti settori della Sicilia, sulla Calabria centrale e su Marche meridionali, Abruzzo, Molise, Puglia e settori orientali di Campania e Basilicata, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: al di sopra dei 400-700 m su Marche meridionali, Abruzzo, Molise, Puglia e settori orientali di Campania e Basilicata, con apporti al suolo fino a moderati sull’Abruzzo, deboli altrove; al di sopra dei 700-1000 m sui rilievi di Calabria centro-meridionale e Sicilia, con apporti al suolo moderati su Calabria meridionale e Sicilia settentrionale, deboli altrove.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime ancora basse al Nord e nelle zone interne del Centro-Sud; massime in aumento anche sensibile su Pianura Padana e alta Toscana.
Venti: forti da nord o nord-est su regioni centrali, Campania, Puglia, Sicilia e Appennino emiliano-romagnolo, con raffiche di burrasca su bassa Toscana, alto Lazio, settori costieri di Abruzzo e Molise, Puglia e coste orientali della Sardegna, e rinforzi fino a burrasca forte sui crinali dell’Appennino centrale, romagnolo, campano e lucano.
Mari: da molto mossi ad agitati i settori ovest del Tirreno centro-meridionale, l’Adriatico centrale, lo Ionio e lo Stretto di Sicilia; molto mossi i restanti bacini centro-meridionali.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana e Lorenzo Savorani 🥶AGGIORNAMENTO FLASH🥶 Alla base dei dati attuali l’Italia vivrà ancora una fase con temperature sottomedia fino all’inizio della prossima settimana, soprattutto alle medie-alte quote, mentre in pianura il freddo si sentirà in maniera più consistente durante le fasi di instabilità atmosferica. Le carte (sinottica e termica) del modello europeo e americano, mostrano un’avvezione di aria continentale sull’Italia dalla giornata di domenica, per poi perdurare anche nei primi giorni della settimana soprattutto al nord e regioni adriatiche.
Per i dettagli, precipitazioni e quantità di freddo in entrata, ci aggiorneremo prossimamente. Qui nel link il tempo fino a venerdi…https://www.facebook.com/1481289052196917/posts/2974721372853670/
Il colore blu indica l’isoterma negativa alla quota di 1500mt circa. Notare l’Italia intera con valori negativi tra 0 e -6 gradi
Previsioni per oggi, Mercoledì 03 Febbraio 2021. Autunno e primavera si confrontano sulla nostra penisola e sull’Europa. Di inverno nessuna traccia, tranne sul nord Europa. Allora partiamo con ordine. Una perturbazione con perno vicino l’Irlanda, regala clima autunnale e piovoso sulle nazioni occidentali e con la sua parte più meridionale, inizia a scivolare sulle Azzorre e così facendo richiamerà un promontorio di alta pressione africana diretta sul mediterraneo e Europa orientale. Come sappiamo però, essendo ancora a inizio Febbraio, gli effetti al suolo della scaldata possono essere limitarti in alcune zone o addirittura assenti, causa nebbie e nubi basse che si instaurano, a causa dei terreni freddi e umidi e mari ancora freschi: è quello che sta accadendo specialmente al nord e versante tirrenico, dove non mancheranno anche delle deboli piogge tra Liguria, alta Toscana, Lombardia, Friuli e qualcosa di più moderato forte solo tra Slovenia e Croazia. Temperature come dicevo autunnali o primaverili, tranne sul nord Europa e Scozia. Bene, con questo vi saluto e vi auguro una buona giornata e a risentirci 😊
Previsioni per oggi, Lunedì 01 Febbraio 2021, focus Italia. Siamo arrivati a Febbraio, l’ultimo mese invernale e quest’anno inizia con i primi due giorni accompagnati da aria instabile e rovesci di pioggia in transito, soprattutto al centro sud, versante tirrenico, Corsica, Sardegna e Sicilia, causa correnti da sudovest sospinte da un minimo di bassa pressione sul mar ligure, come ci mostra la mappa meteociel. Altrove, a parte nevicate sulle Alpi, non mancheranno spazi soleggiati alternati a nuvolosità. Le temperature sono tutto sommato in linea con le medie del periodo. Con questo ho concluso e vi auguro una buona giornata e a risentirci.
– da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania meridionale e settori tirrenici di Basilicata e Calabria, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Molise, Sardegna, settori costieri della Toscana centro-meridionale e resto del Sud, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati su Sardegna occidentale, Sicilia settentrionale e centro-meridionale e sulla Calabria ionica.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime in locale sensibile diminuzione al Centro-Sud e sui settori dell’Alto Adriatico; massime in locale sensibile diminuzione su Piemonte e Lombardia.
Venti: forti dai quadranti occidentali su Sardegna, Sicilia e settori appenninici della Calabria, con rinforzi di burrasca sulla Sardegna.
Mari: molto mossi i bacini occidentali e meridionali, localmente agitati Mare e Canale di Sardegna, Stretto di Sicilia e Tirreno meridionale.
Una profonda area di bassa pressione, in transito sul nostro Paese, porterà nei prossimi giorni precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere temporalesco, in particolare sulle regioni peninsulari centro-meridionali, accompagnate da un deciso rinforzo della ventilazione, dai quadranti occidentali, specie sui settori tirrenici.
Precipitazioni:
da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Friuli Venezia Giulia meridionale, Lazio sud-orientale, settori interni dell’Abruzzo meridionale, Molise centro-occidentale, Campania, Basilicata occidentale e settori tirrenici della Calabria centro-settentrionale, con quantitativi cumulati moderati, fino a puntualmente elevati su Campania, Basilicata tirrenica e settori tirrenici della Calabria settentrionale;
da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lombardia sud-orientale, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria di Levante, Toscana, settori montuosi delle Marche, Umbria, Puglia nord-occidentale e meridionale, Sicilia occidentale e settentrionale e nord-orientale, Sardegna centro-settentrionale e resto di Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati.
Nevicate: nella prima parte della giornata oltre 1200 m su settori alpini di Veneto e Friuli Venezia Giulia e Appennino settentrionale, con apporti al suolo da deboli a moderati.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime in locale sensibile aumento sul Nord-Est e regioni centrali peninsulari; massime in sensibile diminuzione al Centro-Sud e sull’Emilia-Romagna.
Venti: inizialmente forti settentrionali su Liguria e Appennino centro-settentrionale, in attenuazione; forti, con raffiche di burrasca, dai quadranti occidentali su Sardegna, Sicilia, settori tirrenici centro-meridionali e Appennino molisano e meridionale; forti meridionali sulla Puglia meridionale, in attenuazione.
Mari: agitati il Mare ed il Canale di Sardegna, il Tirreno e lo Stretto di Sicilia; molto mossi i restanti bacini.
– dal pomeriggio sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria ed alta Toscana, con quantitativi cumulati moderati;
– dal pomeriggio/sera, da isolate a sparse, sulle restanti zone del Nord e della Toscana, e su Umbria, Marche, Sardegna occidentale, Lazio, Campania, settori occidentali di Abruzzo e Molise, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: dal pomeriggio oltre i 1000-1400 m sulle regioni settentrionali, in discesa in serata fin verso i 600-800 m, con apporti al suolo moderati, abbondanti su settori alpini della Valle d’Aosta.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni di rilievo.
Venti: inizialmente forti dai quadranti occidentali su Sardegna, Sicilia e Calabria, in temporanea attenuazione; dal pomeriggio tendenti a localmente forti meridionali sulle regioni del Centro-Sud e sull’Appennino emiliano-romagnolo.
Mari: localmente agitati il Tirreno centro-meridionale e lo Ionio meridionale, in temporanea attenuazione; molto mossi i restanti bacini occidentali, tendenti nuovamente ad agitati in serata.
Precipitazioni: isolate nella prima parte delle giornata, localmente anche a carattere di rovescio, sui versanti occidentali della Sardegna, su quelli settentrionali ed occidentali della Sicilia e, dal pomeriggio/sera, su alta Toscana, settori costieri di Lazio meridionale e Campania e sui settori costieri tirrenici di Basilicata e Calabria, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: al di sopra dei 1200-1400 m in rialzo fino a 1600-1800 m sulla Valle d’Aosta e sui settori alpini di Piemonte e Lombardia e Alto Adige, con apporti al suolo da deboli a moderati, fino ad abbondanti sulle zone di confine della Valle d’Aosta..
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime in sensibile rialzo sui settori alpini e su Toscana e Liguria; valori ancora generalmente bassi o molto bassi su tutte le regioni peninsulari del Centro-Nord e sul Campania e Basilicata.
Venti: forti occidentali sulla Sardegna, con raffiche di burrasca sui settori settentrionali e rinforzi di burrasca forte sui rilievi; tendenti a localmente forti nord-occidentali sui settori occidentali e meridionali della Sicilia; forti nord-occidentali sul Piemonte e settori alpini centro-occidentali.
Mari: molto mossi il Mare e il Canale di Sardegna, lo Stretto di Sicilia; tendenti a molto mossi dal pomeriggio-sera il Tirreno centrale, fino ad agitato nel settore prospiciente le Bocche di Bonifacio, il Tirreno meridionale.
Previsioni per oggi, Mercoledì 27 Gennaio 2021, focus Italia. Aria artica che sta producendo ancora effetti al sud in termini di neve, vento e piogge; la neve ha fatto la sua comparsa tra Molise, subappennino dauno e Gargano, con accumuli nevosi di una certa importanza, anche sui 20 cm, mentre altrove le piogge, la gragnola e il vento la fanno da padrone.
Nel pomeriggio poi precipitazioni tra Sardegna e Sicilia e nevicate sulle Alpi di confine, con interessamento delle Alpi piemontesi e valle d’Aosta. Temperature pienamente invernali. Con questo vi saluto e vi auguro una buona giornata e a risentirci 😉 Mappa: moloch.it.
– isolate, anche a carattere di breve rovescio, sui settori costieri adriatici della Puglia, con quantitativi cumulati deboli;
– sparse, localmente anche a carattere di rovescio, sui versanti occidentali della Sardegna, in estensione dal pomeriggio-sera alla Sicilia e alla Calabria meridionale, con quantitativi cumulati puntualmente moderati sulla Sicilia occidentale, generalmente deboli altrove.
Nevicate: al di sopra dei 300-600 m nella prima parte della giornata sui rilievi della Puglia centro-settentrionale, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 700-900 m nella seconda parte della giornata sui rilievi della Sicilia nord-orientale e della Calabria meridionale, con apporti al suolo deboli; sulla Valle d’Aosta, sui settori alpini di Piemonte centro-settentrionale e Lombardia e sull’Alto Adige, specie nella seconda parte della giornata, con apporti al suolo moderati, fino ad abbondanti sulle zone di confine della Valle d’Aosta.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime in generale calo al Centro-Sud, anche sensibile su Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, con valori bassi su tutte le regioni peninsulari del Centro-Nord, sulla Campania e nelle zone interne delle restanti regioni meridionali.
Venti: inizialmente forti nord-occidentali su Puglia centro-meridionale, settori ionici della Calabria centro-settentrionale e settori occidentali e meridionali della Sicilia, con raffiche di burrasca sulla Puglia meridionale, tendenti ad attenuazione; localmente forti dai quadranti occidentali sulla Sardegna, con rinforzi di burrasca da nord-ovest sui rilievi; da forti a burrasca nord-occidentali sui settori alpini, con raffiche di Foehn nelle valli.
Mari: molto mosso, fino ad agitato al largo, lo Ionio; molto mossi il Mare e il Canale di Sardegna, lo Stretto di Sicilia, l’Adriatico meridionale e il Tirreno meridionale.
– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sui settori tirrenici di Sicilia centro-orientale e Calabria centro-meridionale, con quantitativi cumulati puntualmente moderati;
– da isolate a sparse, anche a carattere di breve rovescio, sul resto di Calabria e Sicilia e su versanti orientali dell’Abruzzo, Molise centro-orientale, Basilicata e Puglia, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: al di sopra dei 300-500 m su versanti orientali dell’Abruzzo, Molise centro-orientale, Campania nord-orientale e settori settentrionali di Basilicata e Puglia, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 600-800 m sul resto della Puglia e su Basilicata centrale e Campania meridionale, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 1200-1400 m, tendente a calare fino ai 700-1000 m in fase di esaurimento dei fenomeni, sulla Basilicata meridionale e su Calabria e Sicilia, con apporti al suolo deboli, fino a moderati alle quote superiori del versante tirrenico siciliano e calabrese.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: minime in sensibile calo sulle regioni centrali, e nei valori serali anche al meridione, con valori bassi al Nord e sulle regioni centrali della penisola.
Venti: forti nord-occidentali su Lazio, Abruzzo, Sardegna, Molise e regioni meridionali, con raffiche di burrasca sui relativi settori appenninici e su coste molisane, Puglia, coste e rilievi della Sicilia, settori ionici della Calabria e rilievi della Sardegna, fino a burrasca forte su Puglia centro-meridionale e settori ionici della Calabria centro-settentrionale; forti di Foehn sui settori alpini, tendenti ad attenuazione.
Mari: agitati il Mare e il Canale di Sardegna, lo Stretto di Sicilia, l’Adriatico meridionale e lo Ionio, molto mossi il Tirreno meridionale, il Tirreno centrale al largo e l’Adriatico meridionale.
Previsioni per oggi, Giovedì 21 Gennaio 2021, focus Italia. Perturbazioni atlantiche da ovest e come accade in questi casi, le aree maggiormente interessate dai fenomeni nevosi e piovosi, sono la Liguria, Sardegna, Corsica, Lombardia, Emilia occidentale, alto Piemonte, alta Lombardia, Trentino, alto Veneto, alto Friuli; il resto delle regioni rimarrà a secco, causa correnti di libeccio da sudovest, che in discesa dalle Alpi e Appennini, seccano l’aria, anche se le nuvole non mancheranno e il vento sarà in rinforzo, con raffiche di 45-50 km/hr entro la giornata di Sabato.
Le temperature come è normale in queste situazioni, sono in aumento, ma sembra un aumento effimero, che entro la giornata di Domenica, ritorneranno nelle medie del periodo. Con questo vi saluto e vi auguro una buona giornata e a risentirci 😊 Mappe: moloch.it
da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria centro-orientale, Toscana settentrionale ed Appennino emiliano, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
da isolate a sparse, localmente anche a carattere di rovescio o breve temporale, su pianura emiliana, Triveneto, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Sardegna, resto di Toscana, su Umbria occidentale e meridionale, Lazio, Campania e settori occidentali di Abruzzo e Molise, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati, in particolare su Sardegna occidentale, zone alpine di Piemonte e Lombardia, su Trentino, Toscana centrale e settori tra Lazio meridionale, Campania settentrionale, Abruzzo sud-occidentale e Molise occidentale.
Nevicate: nelle prime ore della giornata al di sopra dei 300-600 m su Piemonte meridionale e versante padano dell’entroterra ligure con apporti da daboli e moderati e quota neve in progressivo rialzo già dalla mattinata; mediamente al di sopra degli 800-1000 m su tutti i settori alpini e prealpini con apporti al suolo da moderati a puntualmente abbondanti e quota neve in rialzo dal pomeriggio.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in generale aumento localmente anche sensibile al Centro-Sud e sui settori alpini.
Venti: forti dai quadranti meridionali su Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia, su tutti i restanti settori costieri del Centro-Sud e localmente sulle aree appenniniche.
Mari: molto mossi i bacini occidentali e meridionali.
Previsioni per oggi, Mercoledì 20 Gennaio 2021, focus Italia. Aria più mite oceanica inizia a interessare anche la nostra penisola, con il gelo che resiste solo sulla pianura padana e nelle aree interne del centro sud, interessate da gelate anche intense. Per oggi si prevedono delle piogge su Liguria, versante tirrenico ed Emilia occidentale, con la possibilità di nevicate deboli in serata sulle pianure settentrionali. Cieli sereni o al più solcati da nubi, interesseranno il versante adriatico e il sud, causa correnti secche di libeccio.
Temperature in aumento ma semplicemente nelle medie del periodo; domani e venerdì dovrebbero essere le due sole giornate con temperature un po’ sopra le medie, sopratutto in quota. Con questo vi saluto e vi auguro una buona giornata e a risentirci presto 😊 Mappe: moloch.it
– sparse, anche a carattere di rovescio, su Liguria di Levante e alta Toscana, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati;
– da isolate a sparse, localmente a carattere di rovescio, sul resto della Liguria e su Piemonte sud-orientale, Appennino emiliano, Lazio meridionale, settori occidentali di Abruzzo meridionale e Molise e sui settori tirrenici di Campania, Basilicata e Calabria settentrionale, con quantitativi cumulati deboli.
Nevicate: al di sopra dei 1000-1200 m, in rialzo al di sopra dei 1300-1400 m, sull’Appennino settentrionale, con apporti al suolo moderati sul versante ligure e toscano, deboli altrove; sui settori appenninici di Lazio meridionale, Abruzzo meridionale, Molise e Campania settentrionale al di sopra dei 1300-1500 m, con apporti al suolo deboli; dalla serata al di sopra dei 300-600 m sui settori alpini di Piemonte settentrionale e Lombardia e sul Trentino, con apporti al suolo deboli.
Visibilità: al mattino e dopo il tramonto nebbie diffuse sulla Pianura Padana.
Temperature: minime in generale sensibile aumento; massime in rialzo anche sensibile sul settore orientale dell’Emilia Romagna e sul versante adriatico marchigiano.
Venti: localmente forti dai quadranti meridionali sulla Sicilia e sui settori ionici della Calabria centro-meridionale; forti sud-occidentali lungo i crinali appenninici, con raffiche di caduta sul versante adriatico romagnolo e marchigiano.
Mari: temporaneamente molto mosso il Mar Ligure; molto mossi lo Stretto di Sicilia e il Tirreno meridionale settore ovest; tendenti a molto mossi lo Ionio e il Tirreno centrale.
Precipitazioni: isolate, anche a carattere di breve rovescio, in rapido esaurimento al mattino sui settori adriatici della Puglia centro-settentrionale e, dal pomeriggio, su Liguria di Levante, Toscana nord-occidentale e settori costieri della Campania settentrionale, con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: valori minimi bassi o molto bassi su tutte le regioni peninsulari; minime in ulteriore locale sensibile diminuzione sulle regioni del Medio Adriatico ed al Sud; massime in locale sensibile aumento su tutte le regioni.
Venti: nessun fenomeno significativo.
Mari: localmente molto mossi il Mare di Sardegna e lo Ionio al largo, in rapida attenuazione.
Precipitazioni: da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio, su Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria ionica e meridionale e Sicilia settentrionale e orientale, con quantitativi cumulati generalmente deboli, puntualmente moderati su Calabria ionica centro-settentrionale e Sicilia settentrionale.
Nevicate: al di sopra dei 400-600 m in calo fino a 200-400 sulle regioni adriatiche, con apporti al suolo deboli; al di sopra dei 600-800 m su Sicilia e Calabria, con apporti al suolo deboli, localmente moderati sui rilievi calabresi.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: valori minimi bassi o molto bassi su tutto il Paese; minime in locale sensibile aumento al Sud; massime in locale sensibile aumento al Centro; valori serali/notturni in locale sensibile diminuzione sulle regioni del medio Adriatico ed al Sud.
Venti: localmente forti settentrionali al Centro-Sud, con residue raffiche di burrasca al Meridione, in attenuazione a partire dalle regioni più settentrionali.
Mari: agitati Mare e Canale di Sardegna, Stretto di Sicilia e lo Ionio meridionale, fino a molto agitati lo Stretto di Sicilia e lo Ionio meridionale, ma con moto ondoso in attenuazione; molto mossi i restanti bacini centro-meridionali, temporaneamente agitato il Tirreno meridionale al mattino, ma tutti con moto ondoso in attenuazione.
Buongiorno. Previsioni per oggi, Sabato 16 Gennaio 2021, focus Italia. Siamo nel vivo dell’ondata di freddo artico. Come possiamo vedere dall’immagine satellitare, oggi si è attivato il cosidetto fenomeno ASES sul mar adriatico. Di cosa si tratta? In queste occasioni di irruzioni fredde da nordest, l’aria fredda passante sul mar adriatico più tiepido, produce una nuvolosità stretta, come se fossero dei treni; questa nuvolosità poi, riesce a scaricare al suolo, in particolari condizioni, ingenti quantità di neve (ma non è questo il caso), o pioggia a seconda dei casi.
Dal satellite notiamo questa nuvolosità, interessare il medio adriatico e il sud, ma per ora con pochi fenomeni, se non deboli fioccate e gragnolate. Temperature in ulteriore diminuzione e venti abbastanza tesi di tramontana. Per adesso mi fermo qui. A dopo per le previsioni per l’Europa 😊 Mappe: sat24.com.