Sistema convettivo a mesoscala sul tirreno meridionale


Chiedersi il motivo per il quale in un campo barico in quota tutt’altro che basso, anche se con un profilo che può denunciare una debolissima curvatura negativa sul medio tirreno, possa svilupparsi un’area di piogge e di temporali come il sistema convettivo a mesoscala delle ultime ore sul basso tirreno è certamente lecito. Ma la risposta esiste e sta, sostanzialmente, nelle ragioni di una certa dinamica favorevole. E’ pur vero che il campo barico in quota non presenta falle di rilievo ma presenta un corso mediamente teso occidentale con una certa accelerazione del jet stream proprio in corrispondenza del nostro centro-sud. Una tale dinamica non è così sfavorevole al determinarsi di una certa area depressionaria al suolo, seppur non così significativa.

E se questa si determina accade che il conseguente possibile wind shear positivo con convergenza associato alla risalita di aria caldo-umida ivi ben presente può creare le condizioni per il determinarsi di quella escalation in cui si sviluppa l’autorigenerazione di celle temporalesche all’origine di multicelle e, come in questo caso, di veri e propri sistemi temporaleschi a mesosacala. Nel disegno le linee con le frecce sottili rappresentano le isoipse e la situazione nella media troposfera, le linee contornate di bianco le isobare della depressione al suolo, le frecce rosse il richiamo o la rimonta di aria caldo-umida nella depressione e le frecce viola il punto di accelerata del getto alle alte quote. Sono evidenti l’apporto di energia in forma di umidità e calore nonché le dinamiche di flusso e convergenza (venti al suolo che corrono da sud a nord ed incrociano da destra i venti in quota da ovest ad est), quali elementi a favore della situazione meteo in atto…