Secondo i dati NOAA in Europa la prima metà del 2020 (gennaio-giugno) è risultata il periodo più caldo (almeno dal 1910), con una anomalia di + 2,2 ° C dalla media trentennale di riferimento (1910-2000).
Al secondo posto ora si trova il 2007 con + 2,1 ° C e al terzo il 2014 con una anomalia rispetto alla media di + 2,0 ° C.
Secondo l’Amministrazione nazionale oceanica ed atmosferica (NOAA) che è una agenzia federale statunitense che si occupa di oceanografia, meteorologia e climatologia, questo mese di giugno sull’Europa meridionale, quindi compresa anche la nostra Italia si potrebbe verificare un andamento termico inferiore alla media.
Le precipitazioni sempre in questo mese si dovrebbero attestare su valori superiori alla norma, anche in modo significativo sulle regioni settentrionali e sulla Toscana.
Il mese di luglio si potrebbe presentare tutto sommato con un caldo accettabile visto che secondo l’agenzia statunitense la temperatura dovrebbe restare intorno ai valori medi.
Le precipitazioni potrebbero risultare ancora più frequenti rispetto alla norma su alcune aree dell’Italia, mentre sul nord est le piogge potrebbero essere più scarse.
L’ultimo mese estivo cioè agosto, dovrebbe risultare nel complesso con temperature nella norma.
Le precipitazioni in agosto potrebbero essere più frequenti su alcune aree del territorio nazionale.
Secondo il NOAA questa estate sarà contraddistinta da un clima molto caldo sull’Europa settentrionale e su parte di quella centrale, mentre in Italia, sulla Francia mediterranea e sulla Spagna il clima potrebbe risultare meno caldo rispetto alla media trentennale di riferimento.
Va evidenziato che sono solo delle linee di tendenza, quindi potrebbero cambiare con i nuovi aggiornamenti.