L’atlantico ci prova…


Nel dopo ferragosto, tra il possibile guasto ed una situazione opposta di rimonta sub-tropicale frenante, potrebbe manifestarsi qualcosa che sta a metà tra le due situazioni.

I modelli continuano a rivedere, ad ogni calcolo, la relativa evoluzione proponendo contesti anche ben diversi tra loro e rivelando un significativo grado di incertezza.

Ma ora sembra sempre più probabile che la medesima azione atlantica, da giorni sotto osservazione, possa trovare ostacolo, possa anche affondare in meridiana sull’iberia, ma sia destinata, alla fine e per quanto indebolita e tenuta a latitudini relativamente settentrionali, a muovere verso levante.

Il disegno, riferito alla situazione prevista in quota proprio a metà mese, mostra ancora la circolazione ciclonica che è in azione in queste ore tra i balcani e l’adriatico, e mostra l’incipiente azione atlantica che tende a sfondare da ovest con due assi di saccatura successivi.

E’ previsto che la prima modesta saccatura non riesca ad affondare più di tanto ma riesca comunque ad influenzare il nord-italia muovendo verso levante, mentre è da considerare che la seconda sacca appare destinata, in una prima fase, a perdere in spinta zonale e a scivolare in meridiana sulla spagna occidentale, favorendo una certa rimonta mediterranea sub-tropicale.

Da cui la possibilità, intorno ai giorni 16/17, di un vero e proprio ripristino del ramo africano. Ma, come detto e per fortuna, detta rimonta sembra anche presentare l’aspetto delle rimonte temporanee, evidentemente in relazione ad un non proprio trascurabile forcing zonale, non così arrendevole e intenzionato, seppur con una certa difficoltà, a produrre un graduale sfondamento.

Da cui il conseguente possibile transito della saccatura sul centro-nord intorno ai giorni 18/19 che, a sua volta, potrebbe aprire la strada a configurazioni più occidentali e da estate matura piuttosto che a poco augurabili stabilizzazioni estranee all’atlantico…

L’atlantico ci prova🌧️

09 settembre 2021
L’atlantico ci prova…
Il guasto di metà mese, magari limitato al centro-nord, rimane nelle possibilità. Il suo cammino non appare, però e per come già detto in precedenza, così semplice e privo di ostacoli. L’attuale situazione, che vede un certo allentamento del campo barico con l’influenza di una modesta goccia fredda disposta tra penisola balcanica, adriatico e ionio, è figlia, infatti, di un contesto non proprio fatto di franche aperture della porta occidentale ed anche piuttosto ostinato. L’atlantico, a dispetto di tutto, però, ci proverà. E ci proverà sulla base di un disegno assai semplice e lineare, probabilmente, infatti, non più associato a complicate fusioni tra affondi nord-europei e cut-off iberici ma, piuttosto, ad un corso nel quale il dominante flusso oceanico-continentale sud-ovest/nord-est farà da traino alla medesima sacca iberica. Un generale disegno che vede, nella sostanza, una disposizione a saccatura che dal vicino oceano iberico muove verso oriente o, più propriamente, verso nord-est, può certamente far pensare alla possibilità di un peggioramento di matrice atlantica ed occidentale.

Ma occorre tener conto, per come indicato, di un sub-tropicale che, a dispetto di temporanee flessioni, tiene banco e cerca di resistere rinnovando in modo relativamente persistente rialzi barici in mediterraneo e sull’europa occidentali e mantenendo, pertanto, distante il flusso oceanico delle perturbazioni. Ragione per la quale appare assai difficile che la stessa saccatura affondi più di tanto così da coinvolgere in modo netto e marcato tutta la penisola.

Appare invece ben più realistico che la medesima, nel suo movimento verso nord-est, riesca a dare un minimo senso di onda pre-frontale al promontorio anticiclonico, limitandosi, tuttavia, ad interessare maggiormente il centro-nord. Tutto questo porta a ritenere, in ogni caso, che da metà mese e per alcuni giorni il tempo possa risultare ben più instabile ed influenzato da infiltrazioni atlantiche. A seguire, poi, l’anticiclone potrebbe, in modo più o meno graduale, riprendere possesso del mediterraneo e ricondurci alla classica e piena estate settembrina, ma occorre tener presente che, al momento, per quel tempo si intravedono più dubbi che certezze e possibilità alternative tutt’altro che paragonabili. Il disegno, riferito alla situazione prevista in quota a metà mese, mostra la indicata saccatura che tenta di progredire verso est o nord-est…