L’ONU avverte è in arrivo El Niño, con possibilità di un’estate con temperature roventi 🥵

L’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), che fa parte delle agenzie delle Nazioni Unite, ha emesso mercoledì un avviso sulle maggiori possibilità che il fenomeno El Niño aumenti le temperature e le ondate di calore nei prossimi mesi.

Si giunge alla fine di un triennio segnato da La Niña, che “ha esercitato un effetto di raffreddamento che ha temporaneamente rallentato l’aumento della temperatura globale”, secondo i meteorologi delle Nazioni Unite.

Sebbene La Niña abbia temperato il riscaldamento globale, gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati nella storia del pianeta. Più probabilmente ora, El Nino alimenterà il riscaldamento globale “e aumenterà le possibilità di battere i record di temperatura”. Questi cambiamenti, avverte l’Organizzazione meteorologica mondiale, saranno più palpabili nel 2024.

I bambini di oggi sperimenteranno condizioni meteorologiche fino a sette volte più estreme rispetto ai loro nonni.

Il cambiamento climatico è reale, sta accadendo e ci colpisce ed in effetti stiamo avendo più inondazioni, più incendi boschivi ma soprattutto un clima molto più caldo rispetto al passato.

Degli scienziati hanno pubblicato uno studio sulla rivista “Science” con il seguente cupo messaggio: un bambino nato nel 2021 sperimenterà circa sette volte più ondate di calore rispetto ai suoi nonni.

Secondo questi ricercatori, i bambini che nascono ora devono sopportare il doppio degli incendi boschivi e il triplo delle inondazioni.

Il calcolo si basa sugli attuali piani di riduzione della CO2 dei governi.

Gli scienziati ci indicano che gioca un ruolo importante se la terra si riscalda di 1,5 gradi o di 2 gradi.

Ad esempio una persona nata nel 1960 sperimentava in media da due a sei ondate di calore nel corso della sua vita. 

Un bambino nato nel 2020 avrà da 10 a 26 ondate di calore se l’aumento della temperatura globale sarà limitato a 1,5 gradi. Se l’aumento sarà invece di 2 gradi, potrebbe assistere da 15 a 29 ondate di caldo .


C’è da evidenziare che le ondate di calore causano il decesso di molte persone. 

Il nostro organismo non sopporta molto bene il caldo, e il caldo è un vero pericolo, soprattutto per le persone anziane.

A cura del dott. Centra Massimo




I tropici si stanno espandendo a nord e a sud della Terra.

Da uno studio di ricerca si è accertato che questo movimento di espansione dei tropici sia il risultato del riscaldamento globale  che sta interessando la terra in questi ultimi decenni. L’ESPANSIONE sembra essere più evidente nell’emisfero Sud rispetto a quello boreale.

Questa ricerca ci indica che negli ultimi 15 anni le aree più aride del pianeta si stanno espandendo verso i poli in regioni come il Mediterraneo , l’ Australia meridionale e la California meridionale .

Nonostante la comunità scientifica non conosca esattamente questa differenza di comportamento tra i due emisferi, sembra chiaro che l’espansione tropicale sia principalmente guidata dal riscaldamento degli oceani a seguito del riscaldamento globale del pianeta.

Siccome la superficie degli oceani è maggiore nell’emisfero australe, ecco perché in quella zona della terra questo spostamento viene amplificato .

Queste alterazioni avrebbero conseguenze sul clima e sull’habitat delle aree colpite, modificando il corso e l’intensità di tempeste , sistemi tropicali , siccità , ecc…

Con la conseguente alterazione degli habitat e degli ecosistemi .

Fonte:https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1029/2020JD033158

A cura di Centra Massimo

La neve rosa su un ghiacciaio alpino preoccupa gli scienziati.

Gli scienziati stanno studiando perché la neve su alcuni ghiacciai alpini italiani, tra cui il Presena, sia misteriosamente diventata rosa – e credono che sia probabilmente causata da un tipo di alghe che accelera gli effetti dei cambiamenti climatici.

La tonalità rosa è dovuta alla diffusione di un’alga, la cui presenza non era mai stata documentata sulle vette alpine.

È probabile che la neve rosa sia stata causata dalla pianta Ancylonema nordenskioeldii che si trova anche in Groenlandia.

Si discute da dove provengano le alghe, ma Biagio Di Mauro del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha dichiarato che la neve rosa osservata su parti del ghiacciaio Presena è probabilmente causata dalla stessa pianta trovata in Groenlandia.

“L’alga non è pericolosa, è un fenomeno naturale che si verifica durante i periodi primaverili ed estivi alle medie latitudini ma anche ai poli”, ha detto Di Mauro, che aveva precedentemente studiato le alghe sul ghiacciaio del Morteratsch in Svizzera.

La pianta, nota come Ancylonema nordenskioeldii, è presente nella cosiddetta Dark Zone della Groenlandia, dove si sta sciogliendo anche il ghiaccio.

Normalmente il ghiaccio riflette nell’atmosfera più di 80% della radiazione solare, ma col comparire delle alghe il ghiaccio scurito assorbe più calore sciogliendosi più rapidamente. E si alimenta il ciclo: il ghiaccio disciolto fornisce alle alghe acqua e aria vitali per le piante e il bianco si arricchisce di una venatura di colore rosso.

In Siberia e in gran parte dell’Artico , i profondi cambiamenti si stanno evolvendo più rapidamente di quanto gli scienziati si aspettassero solo pochi anni fa.

Nell’artico gli incendi infuriano tra temperature da record. Il permafrost si sta sciogliendo, le infrastrutture si stanno sgretolando e il ghiaccio marino sta inerosabilmente svanendo.

Gli incendi devastanti in Siberia

In Siberia e in gran parte dell’Artico, si stanno verificando profondi cambiamenti più rapidamente di quanto gli scienziati avessero previsto solo pochi anni fa.

Verkhoyansk in Siberia ha visto 11 giorni di fila con una temperatura elevata di 30 gradi Celsius o superiore.

La temperatura media di giugno per quella zona è di 20 gradi Celsius.

Una settimana fa Ust’-Olenek, in Russia, a circa 450 miglia a nord del circolo polare artico, ha registrato una temperatura record di +34,3 gradi.

Anomalia termica da gennaio a giugno.
Ben evidente il marcato sopra media termico sule zone artiche.

Gran parte della Siberia ha vissuto un inverno eccezionalmente mite, seguito da una primavera più calda della media, ed è stata tra le regioni più insolitamente calde del mondo durante questa prima parte del 2020.

Durante il mese di maggio, alcune parti della Siberia hanno visto una temperatura mensile media di ben 10 gradi Celsius sopra la media del mese, secondo il servizio Copernicus sul cambiamento climatico dell’Unione europea.

Il calore persistente ha contribuito ad alimentare gli incendi, allo scioglimento del ghiaccio marino e del permafrost.

A cura di Centra Massimo

Come mostra l’attuale ondata di caldo artico, il cambiamento è alle porte – Greta Thunberg: i cambiamenti climatici “urgenti” come il Coronavirus.

La pandemia di COVID-19 dimostra che il mondo può “agire con la forza necessaria” di fronte a un’emergenza globale, dice l’attivista per il clima Greta Thunberg.

“Tutte le parti della società si uniscono e i politici mettono da parte le loro opinioni diverse e cooperano per il bene più grande di tutti”, ha detto.

Ma quanti milioni di morti a causa dell’inquinamento atmosferico, ha detto, a cui non possiamo mettere un prezzo alle loro vite.

Ogni anno muoiono almeno 7 milioni di persone a causa di malattie legate all’inquinamento atmosferico”, ha dichiarato Thunberg, citando l’Organizzazione mondiale della sanità.

Fonte web.

I cambiamenti climatici

Le estati europee sono diventate come quelle americane: trombe d’aria, caldo asfissiante, grandinate devastanti, alluvioni lampo. Anche questo è il cambiamento climatico e la cosiddetta amplificazione mediterranea. Nonostante le temperature fresche di questo inizio Giugno, i fenomeni sono sempre più violenti, perché ormai l’atmosfera è piena di gas che l’hanno resa ancora più calda e instabile. Secondo vari studi, da 23 milioni di anni che l’atmosfera non era così intrisa di gas serra, in particolare CO2; senza dimenticare il metano prossimo gas a far parte del novero dei gas serra, metano che è 25 volte più potente e pericoloso della CO2.

Presagi funesti e sinistri si aggirano sulle nostre teste.

A cura di Francesco Loparco