Previsioni meteo per domani, Venerdì 10 luglio 2020
Precipitazioni:
sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale pomeridiano, su tutti i settori alpini, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati;
isolate, a prevalente carattere di rovescio o temporale pomeridiano, sui settori appenninici di Lazio, Abruzzo, Molise e sulla Sicilia occidentale e settentrionale, con quantitavi cumulati deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: massime elevate in Val Padana e sulle regioni del Centro.
🌬WEEKEND AL FRESCO SU BUONA PARTE D’ ITALIA🌬 Buongiorno🙂, oggi e domani bel tempo estivo su tutte le regioni con temperature in aumento di qualche grado. I valori termici, in media, si attesteranno intorno ai 30- 31 gradi da nord a sud con qualche punta di 34-35 gradi sul Tirreno, aree interne della Sardegna e limitati settori del nord, mentre sull’ Adriatico, almeno per oggi, le temperature faticheranno a raggiungere i 29-30 gradi.
FINE
SETTIMANA
Le due carte sotto raffigurano la discesa di aria fresca da nord che nel fine settimana interesserà anche parte del nostro paese. Già nella mattinata di sabato (figura1) il fronte fresco si addosserà prima alle Alpi per poi procedere verso nord e interessare quasi tutte le pianure settentrionali con piogge e temporali. I fenomeni (localmente) potranno assumere carattere di forte intensità associati anche a precipitazione grandigena.
Nella giornata di domenica (figura 2) l’aria fresca raggiungerà le regioni del medio Adriatico e successivamente quelle meridionali causando qualche precipitazione soprattutto sulle zone interne appenniniche di queste regioni. Migliora domenica al nord.
TEMPERATURE in aumento oggi e domani, in netta diminuzione sabato al nord e domenica su Adriatico e sud.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana Alessio Macerola.
Gli scienziati stanno studiando perché la neve su alcuni ghiacciai alpini italiani, tra cui il Presena, sia misteriosamente diventata rosa – e credono che sia probabilmente causata da un tipo di alghe che accelera gli effetti dei cambiamenti climatici.
La tonalità rosa è dovuta alla diffusione di un’alga, la cui presenza non era mai stata documentata sulle vette alpine.
È probabile che la neve rosa sia stata causata dalla pianta Ancylonema nordenskioeldii che si trova anche in Groenlandia.
Si discute da dove provengano le alghe, ma Biagio Di Mauro del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha dichiarato che la neve rosa osservata su parti del ghiacciaio Presena è probabilmente causata dalla stessa pianta trovata in Groenlandia.
“L’alga non è pericolosa, è un fenomeno naturale che si verifica durante i periodi primaverili ed estivi alle medie latitudini ma anche ai poli”, ha detto Di Mauro, che aveva precedentemente studiato le alghe sul ghiacciaio del Morteratsch in Svizzera.
La pianta, nota come Ancylonema nordenskioeldii, è presente nella cosiddetta Dark Zone della Groenlandia, dove si sta sciogliendo anche il ghiaccio.
Normalmente il ghiaccio riflette nell’atmosfera più di 80% della radiazione solare, ma col comparire delle alghe il ghiaccio scurito assorbe più calore sciogliendosi più rapidamente. E si alimenta il ciclo: il ghiaccio disciolto fornisce alle alghe acqua e aria vitali per le piante e il bianco si arricchisce di una venatura di colore rosso.
Nei prossimi tre giorni avremo un clima caldo su tutta l’Italia ma non avremo eccessi termici.
Su alcune località si potrebbero localmente superare i 34 gradi, ma già dalla giornata di domenica un afflusso di aria fresca dai quadranti settentrionali determinerà un calo termico a partire dalle nostre regioni settentrionali.
La diminuzione della temperatura sarà più evidente ad inizio della prossima settimana e non si escludono valori termici sotto la media.
Il mese di giugno è stato molto caldo sull’Europa del nord-est ed in particolare in Scandanavia. Una eccezionale e preoccupante fase calda ha interessato la Siberia. Un clima fresco invece ha coinvolto il mediterraneo, compresa l’Italia, e una buona fetta della Russia del sud.
L’Artico nel suo complesso si è riscaldato in modo sostanzialmente più veloce rispetto al resto del mondo. Questo fenomeno – chiamato amplificazione dell’Artico – può essere spiegato in parte dai meccanismi di feedback associati alla copertura di neve e ghiaccio, per cui un riscaldamento iniziale provoca un aumento della velocità di fusione, che a sua volta aumenta ulteriormente il riscaldamento. Inoltre, la Siberia è abituata alle temperature estreme, poiché subisce il più grande sbalzo stagionale di temperatura in qualsiasi parte del pianeta. La variazione massima media della temperatura è di poco superiore ai 60 ° C, da circa -40 ° C a gennaio a circa 20 ° C a luglio, a latitudini vicine a 60 ° N. Questa regione sta quindi vivendo una chiara tendenza al riscaldamento che si estende per diversi decenni ed è anche soggetta a forti variazioni di temperatura.
Va ricordato che nello scorso mese di giugno un calore eccezionale ha interessato la Siberia.
La temperatura media ha raggiunto fino a 10 ° C al di sopra delle norme stagionali di giugno.
Il 20 giugno, una temperatura di 37 ° C nell’arco di un’ora è stata addirittura stimata nella Siberia orientale, un record all’interno del circolo polare artico, secondo Copernicus. Lo stesso giorno, nella stessa regione, la stazione nella città russa di Verkhoyansk aveva registrato un picco a 38 ° C, un possibile record di calore per l’Artico.
SITUAZIONE: negli ultimi giorni,abbiamo assistito ad una sfuriata temporalesca di origine atlantica,dapprima al Nord ed in successiva estensione al Sud Italia. I contrasti termici derivati,hanno acceso la miccia per fenomeni anche piuttosto violenti,caratterizzati da grandine,colpi di vento,moti vorticosi e un drastico calo delle temperature. La raffica di temporali,ci ha portato un periodo piuttosto fresco o comunque con temperature nella norma,regalandoci una prima parte di Luglio piuttosto “anomala” rispetto al trend climatico instauratosi negli ultimi due decenni.
Ma come sarà il tempo nei prossimi giorni?
Un campo di alta pressione di matrice azzorriana,rinforza sul bacino del Mediterraneo,apportando un clima consono alla nostra estate e con temperature che si mantengono nella media stagionale. L’Anticiclone delle Azzorre,a differenza di quello Africano,non comporta alte temperature,afa e calura oppressiva,ragion per cui stiamo vivendo un periodo piuttosto piacevole.
Ma cosa succederà nei prossimi giorni?
La profonda depressione a cuore freddo attualmente presente a ridosso della Scandinavia,muoverà lentamente verso levante con moto antiorario,allungando una vasta saccatura verso sud e sensibilizzando fortemente la struttura anticiclonica presente sul mediterraneo. Il calo dei geopotenziali in sede iberico-italica,stuzzicherà la formazioni di vaste precipitazioni di calore principalmente sulle dorsali interne e,nel suo progressivo avvicinamento sulle Alpi,su gran parte del Settentrione (com’è possibile osservare dall’immagine allegata in seguito).
Ai piani isobarici più bassi,ad 850 hPa precisamente (1500 mt),continuerà l’afflusso di aria via via più calda di matrice afro-azzorriana fino a venerdì,quando l’approssimarsi della saccatura a ridosso della dorsale alpina occidentale,causerà un moderato calo delle temperature,portandosi in alcune zone,anche sotto la media.
L’aria fresca,però,rimarrà confinata oltralpe,ragion per cui la nostra Penisola vivrà un leggero calo delle temperature a causa del vasto blocco africano presente ad ovest.
Ci attende dunque una seconda parte della settimana dominata dall’instabilità pomeridiana e,sul Nord Italia,anche di tipo perturbato.
Buongiorno🙂, passata la fase fresca di ieri nei prossimi due giorni sul nostro paese il tempo si presenterà sereno 🌞su tutte le regioni con un clima moderatamente caldo e tassi di umidità non elevati. Responsabile di questa fase stabile è la rimonta dell’ anticiclone delle Azzorre che in genere non porta temperature molto alte e, soprattutto durante la notte, i valori minimi riescono spesso a scendere per benino. Queste condizioni possono venir meno in tutte quelle aree orograficamente chiuse e lontane dal mare predisposte a calura, in primis nei centri abitati delle grandi città ma qui parliamo di microclima ANTROPICO.
DA VENERDÌ aria instabile⛈ atlantica inizierà a interessare prima le regioni settentrionali e a seguire quelle centrali ma di questo ne parleremo nelle prossime uscite.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana Alessio Macerola .
Le forti piogge nel sud del Giappone hanno causato inondazioni e frane questo sabato, lasciando più di una dozzina di persone presumibilmente morte, più di una dozzina di dispersi e altri bloccati sui tetti in attesa di essere salvati.
Le località più colpite sono state quelle di Kumamoto e Kagoshima.
Negli ultimi giorni ci sono stati avvistamenti di nubi nottilucenti in diverse zone d’Italia, soprattutto al nord, ma cosa sono e da che dipendono queste particolari nubi?
Cominciamo a dire che sono le nubi più alte che esistono, si trovano nella mesosfera a 75.000/85.000m. Appaiono come degli aloni chiari nel cielo scuro e si trovano quasi sempre all’orizzonte, esse sono costituite da cristalli di ghiaccio.
La loro origine è molto dibattuta, all’inizio si pensava che fossero costituite da polvere vulcanica, visto che il primo avvistamento fu in concomitanza con l’eruzione del Krakatoa, però al giorno d’oggi si pensa che sia per alcuni gas e carburanti.
Queste nuvole appaiono solo in estate e sono state anche messe in correlazione con i minimi solari. Si possono osservare con più frequenza tra il 50° e il 70° parallelo sia a nord che a sud dell’ equatore ma, se più raramente, si possono vedere anche alle nostre latitudini. Sono più visibili verso la fine del tramonto perché i raggi del sole dietro l’orizzonte riescono ancora a colpire queste nubi visto che si trovano in alto nella mesosfera.
A cura Lorenzo Colangelo, Andri Thana Alessio Macerola.
Nella giornata odierna una sostenuta ventilazione nord orientale ha interessato gran parte delle regioni adriatiche, determinando una diminuzione sia della temperatura e sia del tasso di umidità.
Sulle regioni di ponente il calo della temperatura è stato abbastanza contenuto, ma grazie alla maggiore ventilazione e al minore tasso di umidità si è verificato un clima gradevole.
Almeno per il momento non si notano dai modelli di previsione ondate di calore interessare la nostra Italia, quindi fino ad almeno la fine della seconda decade di questo mese non dovremmo soffrire di caldo.
A livello globale, le temperature dello scorso mese sono state di 0,53 ° C più calde rispetto alla media di giugno del 1981-2010.
L’ Artico siberiano ha registrato l’anomalia termica più marcata.
In Europa, le temperature sono state molto al di sopra della media nel nord ma al di sotto della media nel sud, legando complessivamente come il secondo giugno europeo più caldo.
Il mese di giugno nel suo insieme è stato:
0,53 ° C più caldo della media di giugno dal 1981-2010;
meno di uno 0,01 ° C più freddo rispetto al giugno 2019, il giugno più caldo in questo record di dati;
più caldo di 0,1 ° C rispetto a giugno 2016, il terzo giugno più caldo.
🌬SITUAZIONE🌬 Come previsto aria fresca in discesa dai quadranti settentrionali, spinta da venti sostenuti, dalla scorsa notte ha iniziato a interessare le nostre regioni nord orientali causando qui un primo calo termico e qualche precipitazione. Durante la notte e le prime ore di questa mattina la massa d’aria fresca si è estesa su gran parte delle regioni del nord raggiungendo nel suo percorso verso sud anche il medio Adriatico. Nelle prossime ore verranno interessate da una diminuzione delle temperature anche le regioni del basso Adriatico.
OGGI
Nella PRIMA FIGURA l’immagine satellitare scattata alle ore 9:30 di questa mattina. Nuvolosità più intensa a nord est e sulla Romagna con qualche rovescio sparso in via di esaurimento. Al centro parzialmente nuvoloso con possibilità di qualche debole locale piovasco sulle zone interne di Marche e Abruzzo, ventilazione orientale sostenuta. Cieli sereni su tutte le altre regioni esclusi alcuni addensamenti sull’ appennino calabrese.
TEMPERATURE
Nella SECONDA FIGURA il quadro termico di questa mattina. Si può notare come buona parte del nord e medio Adriatico raffigurino temperature più basse, diverso il discorso per le regioni Tirreniche e le isole maggiori le quali avvertiranno un calo termico molto più lieve ma con una benefica diminuzione dei tassi di umidità probabilmente anche per i prossimi due giorni.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana, Alessio Macerola, Davide Casotti.
Caldo eccezionale sulla costa del Marocco con un record di tutti i tempi all’aeroporto di Agadir 49.5 ° C. Questo è un nuovo record assoluto per questa località , battendo i +49.1 ° C del 30 luglio 2009.
El Granado in Spagna ha registrato ieri +43,4 ° C, la più alta temperatura europea finora nel 2020. l’Italia si trova a +41,9 ° C, la Grecia a +41,8 ° C.
Nella giornata di ieri valori di calore eccezionali anche nella Russia europea con ben +41.3 ° C a Yusta.
Sono in formazione dei nuclei temporaleschi sulle regioni nord orientali e sulla Lombardia a causa dell’ingresso di aria più fresca da nord.
Nelle ore notturne si andrà intensificando l’instabilità sul triveneto e sull’ Emilia Romagna, con fenomeni temporaleschi localmente intensi e con possibili colpi di vento.
La ventilazione sarà in rinforzo dai quadranti nord orientali sul triveneto e sull’Emilia Romagna.
Una saccatura, proveniente dal nord europa, determinerà un deciso aumento della ventilazione e una diffusa instabilità sulle regioni nord-orientali del nostro Paese.
L’avviso prevede dal tardo pomeriggio di oggi, lunedì 6 luglio, precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Veneto e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento. Dalla notte di oggi si prevedono, inoltre, venti forti o di burrasca settentrionali sulla Liguria ed orientali su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche con mareggiate lungo le coste esposte.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 7 luglio, allerta gialla sul Friuli Venezia Giulia e su alcuni settori della Lombardia e del Veneto.
Previsioni meteo per domani, Martedì 07 luglio 2020
Precipitazioni: isolate residue, anche a carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e settori costieri di Veneto e Friuli Venezia Giulia, con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in generale sensibile diminuzione al Nord, localmente marcata; massime in locale sensibile calo al Centro, in locale sensibile aumento al Sud.
Venti: forti orientali, con raffiche di burrasca, sulle coste adriatiche centro-settentrionali, in attenuazione pomeridiana; forti orientali su Toscana, Emilia-Romagna e settori appenninici centro-settentrionali; forti di maestrale con locali rinforzi fino a burrasca sulla Sardegna, specie sui settori meridionali; forti settentrionali su Puglia e localmente sui settori appenninici della Campania.
Mari: agitato il Mare di Sardegna, in attenuazione dalla tarda sera. Molto mossi, temporaneamente agitati, il Canale di Sardegna, lo Stretto di Sicilia e l’Adriatico centro-settentrionale, quest’ultimo in attenuazione pomeridiana. Tendente a molto mosso l’Adriatico Meridionale.
Attenzione in nottata, possibili raffiche addirittura fino a burrasca sul medio e alto adriatico.
Prestare attenzione.
Intensi venti da nord est interesseranno anche la Liguria e il mare ad ovest della Sardegna.
Oltre al vento tra stanotte e domani mattina sono attesi dei fenomeni temporaleschi localmente intensi e di tipo grandinigeno sulle regioni nord orientali, sulla Lombardia orientale e sull’ Emilia Romagna.
Nell’artico gli incendi infuriano tra temperature da record. Il permafrost si sta sciogliendo, le infrastrutture si stanno sgretolando e il ghiaccio marino sta inerosabilmente svanendo.
In Siberia e in gran parte dell’Artico, si stanno verificando profondi cambiamenti più rapidamente di quanto gli scienziati avessero previsto solo pochi anni fa.
Verkhoyansk in Siberia ha visto 11 giorni di fila con una temperatura elevata di 30 gradi Celsius o superiore.
La temperatura media di giugno per quella zona è di 20 gradi Celsius.
Una settimana fa Ust’-Olenek, in Russia, a circa 450 miglia a nord del circolo polare artico, ha registrato una temperatura record di +34,3 gradi.
Gran parte della Siberia ha vissuto un inverno eccezionalmente mite, seguito da una primavera più calda della media, ed è stata tra le regioni più insolitamente calde del mondo durante questa prima parte del 2020.
Durante il mese di maggio, alcune parti della Siberia hanno visto una temperatura mensile media di ben 10 gradi Celsius sopra la media del mese, secondo il servizio Copernicus sul cambiamento climatico dell’Unione europea.
Il calore persistente ha contribuito ad alimentare gli incendi, allo scioglimento del ghiaccio marino e del permafrost.
ARRIVANO LE TEMPERATURE GRADEVOLI SU GRAN PARTE D’ITALIA.🌬
Sotto in figura le temperature previste dal modello americano rispettivamente per le giornate di domani e mercoledì.
Come già scritto negl’ultimi articoli l’Italia (dalla prossima notte) sarà interessata da un impulso fresco Atlantico proveniente dai quadranti settentrionali in grado di far scendere le temperature su quasi tutte le regioni escluse le isole maggiori. La diminuzione sarà più forte al nord e sull’ Adriatico con valori massimi veramente gradevoli per il mese di luglio, molto più contenuto il calo sul Tirreno ma con TASSI DI UMIDITÀ sicuramente inferiori a quelli di oggi. Le precipitazioni, da questa notte, si limiteranno a interessare soprattutto le regioni di nord est mentre sul medio versante Adriatico nubi e fenomeni, domani, saranno molto più contenuti, in compenso in queste ultime zone la frescura rimarrà fino alla giornata di venerdi accentuata inizialmente anche da una forte ventilazione settentrionale. OGGI NORD: bel tempo con clima moderatamente caldo e afoso, durante il corso del pomeriggio aumento della nuvolosità sulle zone alpine con sviluppo di temporali in estensione alle pianure di nord est durante la sera/notte. Sempre dalla sera/notte temperature in netta diminuzione e venti settentrionali.
CENTRO: giornata soleggiata con valori di temperatura che risulteranno più gradevoli sul versante Adriatico, un po’ più afoso e caldo sul Tirreno ma senza eccessi.
SUD: in mattinata ultimi fenomeni sul Salento e Calabria ionica ma in via di attenuazione, sulle altre regioni sereno o poco nuvoloso. Temperature gradevoli per venti freschi settentrionali.
Domani calo termico su quasi tutta la penisola.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana Alessio Macerola, Davide Casotti.
IL DEVASTANTE TURBINE TEMPORALESCO DEL 6 LUGLIO 1729 A VENEZIA E NEL POLESINE.
Il 6 Luglio 1729 Venezia e l’attuale Provincia di Rovigo furono investiti da un temporale di grande violenza e lunga durata che per ore flagello’ città e campagne provocando morti, feriti e grandissimi danni. Un testimone di quello che successe quel giorno, il Signor Procaccia di Firenze, che si trovava a Venezia, fece una relazione scritta di tre pagine nella quale parla di “cielo oscurissimo , mai più veduto, accompagnato con lampi spaventosissimi, e moltissimi fulmini a secco con un turbine di vento orribilissimo a tutta Venezia “ Il peggioramento fu repentino dopo una mattinata serena, anche se con vento, la nube oscura sembrò come inghiottire Venezia, e dopo poco si scatenò il fortunale. I fulmini cadevano ovunque, mentre il vento batteva la città con una furia devastante, la popolazione, secondo il Procaccia, era molto spaventata a causa “del fiero scuotimento che faceva delle case, e di un istantaneo e grandissimo freddo”. Per ore Venezia e il suo territorio furono in preda alla furia degli elementi, un fulmine cadde sul campanile della Chiesa di San Giorgio, ma i danni non furono gravi, più gravi invece furono i danni alla Chiesa di San Samuele dove alcune case furono danneggiate, a Murano un uomo colpito da un fulmine morì all’istante, mentre alcune case furono scoperchiate, e alberi sradicati, affondarono due navi adibite al trasporto del sale, e molte barche da legname. Il vento imperverso’ per circa tre ore, la gente impaurita e chiusa in casa assisteva attonita alla furia del maltempo, mentre le campane delle varie chiese continuavano a suonare per segnalare il pericolo. Anche l’attuale Provincia di Rovigo fu investita dalla tempesta, ci furono danni alle case e alle chiese, e il grano che era stato segato fu portato via dal vento. A Loreo (Rovigo) crollarono tre case, e una donna anziana e malata costretta a letto, morì sotto le macerie, ci furono anche molti feriti, e il vento portò via tegoli ed embrici, mentre alcune case furono completamente scoperchiate. Dopo tre ore circa il vento si attenuo’ e venne una forte pioggia che continuò quasi tutta la notte, il giorno dopo 7 Luglio fu una giornata autunnale, il cielo grigio e freddo sembrava intonarsi con la mestizia della gente che vedeva la propria città e la proprie case danneggiate dalla violenza degli elementi atmosferici. Dopo qualche giorno il tempo miglioro’, ma il ricordo di quella tempesta rimase a lungo nella mente dei Veneziani e degli abitanti del Polesine.
L’estensione del ghiaccio marino artico è attualmente la più bassa mai registrata, circa 290.000 km² in meno rispetto agli anni 2010, circa 1.090.000 km² in meno rispetto agli anni 2000, circa 1.840.000 km² in meno rispetto agli anni ’90 e circa 2.520.000 km² in meno rispetto agli anni ’80.
Nella giornata di domani ritornerà della instabilità sulla Lombardia orientale e sulle regioni del nord est, dove si potrebbero verificare dei fenomeni temporaleschi anche intensi a carattere grandinigeno con possibili forti raffiche di vento durante i temporali.
Questa nuova fase di instabilità sarà causata da un afflusso di aria molto fresca di provenienza settentrionale.
Venti forti orientali dalla tarda serata di domani sul nord est.
Tempo nel complesso buono sul resto dell’Italia, anche se dei locali fenomeni temporaleschi si potrebbero verificare sulle estreme regioni meridionali.
Le temperature caleranno sulle regioni settentrionali, mentre sulle altre regioni si verificherà un temporaneo rialzo termico.
Pochi giorni fa, la gente sciava in costume da bagno, ma ora è una storia diversa sul Passo Sognefjell in Norvegia, dove la temperatura è scesa a -7,2°C, stabilendo un nuovo record per il mese di luglio.
Dopo un record di giugno caldo, luglio dovrebbe essere inferiore alla media in Scandinavia.
Curiosità meteo le ondate di freddo eccezionali di questi ultimi 100 anni 1929, 1956, 1985, 2012, a livello statistico la cadenza di queste ondate ha una precisione quasi imbarazzante che varia tra i 25 e i 30 anni.
Ovviamente non c’è nessun motivo razionale scientifico che li spieghi questa circostanza ma se ci basiamo soltanto sulla rilevanza statistica possiamo ipotizzare che la prossima ondata di gelo storico potrebbe concretizzarsi tra il 2035 e il 2042 speriamo di no.
Nelle ultime due foto le due grandi nevicate a Frosinone 1956, 2012.
DA LUNEDÌ NOTTE PASSAGGIO FRESCO🥶, VENTI ORIENTALI🌬, CALO DELLE TEMPERATURE AL NORD, SU GRAN PARTE DEL CENTRO SOPRATTUTTO ADRIATICHE.
OGGI alcuni temporali in sviluppo sulle regioni meridionali, sul resto d’ Italia giornata di sole con temperature che saliranno di qualche grado soprattutto al nord e parte del Tirreno ma senza raggiungere valori particolarmente elevati.
La lieta notizia🙂 è l’ arrivo da lunedì notte/martedì di un fronte di aria fresca atlantica (frecce blu nella prima figura) che abbasserà ulteriormente le temperature su gran parte del paese (soprattutto) al nord e sulle regioni Adriatiche.
Nella seconda figura, per i più esperti, il grafico delle temperature per i prossimi giorni sul nord est (Noale). In particolare evidenza la giornata di martedi 7 (cerchio in blu) con termiche a 1500 metri circa previste intorno i 10 gradi 🥶, stessa cosa sul medio Adriatico e seppur con minor entità la diminuzione interesserà anche le altre regioni peninsulari, no le isole.
La terza immagine mette in evidenza la direzione e l’intensità dei venti al suolo per lo stesso giorno, tutti provenienti dai quadranti settentrionali. I DETTAGLI DOMANI.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana Alessio Macerola, Davide Casotti.
🔔 Allerta ARANCIONE oggi, sabato 4 luglio, e domani, domenica 5 luglio, in Calabria. 🔔 Allerta GIALLA domani in 3 regioni. 🌧⛈
L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, sabato 4 luglio, precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia, specie sui relativi settori nord-orientali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per le giornate di oggi, sabato 4 luglio, e domani, domenica 5 luglio, allerta arancione sui versanti ionico e tirrenico meridionali della Calabria. Per la giornata di domani valutata, inoltre, allerta gialla sul restante territorio della Calabria e su settori della Basilicata e della Sicilia.
Previsioni meteo per domani, Domenica 05 luglio 2020
Precipitazioni: sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Campania meridionale, Basilicata tirrenica, Calabria e Sicilia nord-orientale, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in ulteriore diminuzione su Calabria e Sicilia orientale, in sensibile aumento sulle restanti regioni centro-meridionali.
Venti: localmente forti dai quadranti settentrionali sulle regioni centro-meridionali, specie settori costieri ed appenninici.
Mari: molto mossi i bacini meridionali; localmente molto mossi il Mare di Sardegna, il Tirreno centrale e l’Adriatico centrale, con moto ondoso in generale calo.
Il maltempo che ha interessato la Puglia in queste ultime ore con dei forti fenomeni temporaleschi anche di tipo grandinigeno ha causato seri danni all’agricoltura, specie nel Barese.
Ecco alcune immagini dei danni ai vigneti e alle colture di angurie.
FOCUS LAZIO Temporali, vento, precipitazioni ⛈ e forti fulminazioni ⚡da questa mattina stanno interessando la zona meridionale della regione con anche una tromba d’ aria.🌪
🧐SITUAZIONE 🧐 L’ Italia in queste ore è interessata dal passaggio di un nucleo di aria fresca di origine Atlantica che nel corso della giornata di ieri è stato causa di un netto peggioramento del tempo su molte regioni del nord soprattutto quelle della parte centro occidentale. Nelle prossime ore il sistema si estenderà verso buona parte delle regioni centro meridionali favorendo un’imminente aumento dell’ instabilità. PREVISIONE Al NORD tempo in netto miglioramento con nuvolaglia sparsa soprattutto sulle zone alpine. Temperatura tra i 27 e 30 gradi.
CENTRO dalla tarda mattinata e per tutto il pomeriggio/sera di oggi fenomeni in sviluppo a partire dalle zone appenniniche in estensione verso le coste. Le precipitazioni, specialmente dal pomeriggio, saranno possibili sia sull’ Adriatico che sul Tirreno in forma sparsa localmente forti.
SUD. Dal pomeriggio netto peggioramento sugli appennini con forti temporali in estensione verso le zone collinari della Puglia, su tutta la Basilicata e successivamente sulla Calabria. Possibili sconfinamenti dei fenomeni lungo le coste di queste regioni con delle piogge che interesseranno anche la Sicilia orientale.
DOMANI E I PROSSIMI GIORNI
Tempo in miglioramento al centro sud con locali residui fenomeni solo sulle estreme regioni meridionali ma in via di attenuazione durante la mattinata. Sulle altre regioni cieli sereni con temperatura in ripresa al nord e sul versante tirrenico, più fresche sul centro Adriatico e sud a causa di una ventilazione settentrionale. Caldo moderato con tassi di umidità non elevati. Da LUNEDÌ anticiclone azzorriano sulla nostra penisola ma con ancora la possibilità di qualche fase instabile al nord e al sud. ( SOTTO LE CARTE DELLE PRECIPITAZIONI PER LA GIORNATA DI OGGI)
A cura Lorenzo Colangelo, Andri Thana, Alessio Macerola Davide Casotti.
Grandine devastante nell’entroterra cesenate. Colpita la zona di Sarsina.
Grandine devastante nell’entroterra cesenate. Colpita la zona di Sarsina, crollata una quercia secolare
Chicchi di grandine dal diametro tra i 4 ed i 7 centimetri. Locali raffiche di vento. Pioggia battente. Sono le conseguenze di un intenso nucleo temporalesco che nel pomeriggio di venerdì ha attraversato l’entroterra romagnolo, colpendo in particolar modo la zona di Sarsina.
La Protezione Civile dell’Emilia Romagna nel frattempo ha diramato una nuova allerta. Recita il bollettino: “La prima parte della giornata di sabato sarà caratterizzata da residua instabilità con probabilità di rovesci e temporali, in progressivo esaurimento durante la mattinata. I fenomeni tenderanno ad interessare in particolare il settore appenninico centro-orientale e la Romagna, assumendo anche carattere di forte intensità”.
Aria fresca in quota, nella giornata di domani interesserà buona parte dell’Italia causando dei forti fenomeni temporaleschi anche di tipo grandinigeno specie sulle regioni centrali e meridionali peninsulari.
È atteso un significativo calo della temperatura sulle regioni centrali e meridionali.
🌧️⛈️ Maltempo: piogge e temporali in arrivo anche al Centro-Sud. 🔔 Allerta GIALLA, sabato 4 luglio, in 16 regioni.
L’avviso prevede dalla tarda serata di oggi, venerdì 3 luglio, precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, fenomeni che si estenderanno dalle prime ore di domani, sabato 4 luglio, su Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Dalla tarda mattinata di domani si prevedono, inoltre, precipitazioni a carattere temporalesco su Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, in graduale esaurimento a partire dalla Campania. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forte raffiche di vento.
Previsioni meteo per domani, sabato 04 luglio 2020
Precipitazioni:
da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Marche centro-meridionali, Umbria meridionale, zone interne e montuose di Lazio, Abruzzo, Molise e Campania, Basilicata, Calabria settentrionale e Puglia settentrionale e centrale settore ovest, con quantitativi cumulati generalmente moderati;
da isolate a sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Piemonte meridionale, Liguria, Emilia-Romagna, resto del Centro peninsulare, resto di Campania, Calabria e della Puglia centrale, Sardegna centro-settentrionale e Sicilia nord-orientale, con quantitativi cumulati da deboli a localmente moderati, specie sull’Appennino emiliano nelle prime ore della giornata, sulle regioni centro-meridionali peninsulari e sulla Sicilia nord-orientale.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: in diminuzione da sensibile a localmente marcata al Centro-Sud; in sensibile aumento le massime al Nord.
Venti: localmente forti dai quadranti settentrionali su Liguria, Alto Adriatico e su tutte le regioni centro-meridionali, con possibili ulteriori rinforzi e raffiche su Sardegna e Sicilia occidentale e meridionale.
Mari: molto mossi o agitati il Mare e Canale di Sardegna e lo Stretto di Sicilia; localmente molto mossi il Mar Ligure, il Mar Tirreno e l’Adriatico, con moto ondoso in attenuazione sul Mar Ligure e sull’Adriatico settentrionale.
Il maltempo ha causato allagamenti e sono numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco: circa una cinquantina dalle 22 di giovedì fino alle 2 del mattino di venerdì 3 luglio. In particolare si segnala una frana a San Paolo d’Argon con un intervento di pulitura che prosegue anche nella mattinata di venerdì. A causa dello smottamento la carreggiata in direzione Bolzano della strada statale 42 «Del Tonale e della Mendola» è temporaneamente chiusa nel territorio bergamasco. Sul posto l’Anas e la Polizia Stradale per la gestione dell’emergenza e il ripristino della circolazione nel più breve tempo possibile.
Nonostante il gran caldo africano, oggi aumenta l’instabilità in gran parte della penisola; dato il forte caldo preesistente e la forte umidità presente, i fenomeni assumeranno carattere violento.
Dagli ultimi aggiornamenti dei modelli meteo si evince che il peggioramento previsto per la giornata odierna viene visto ridimensionato e sarà meno intenso. In alcune zone molto probabilmente addirittura non ci saranno precipitazioni. Questo è da imputare da un apporto meno intenso di aria fresca che rimarrà isolata al di là delle alpi occidentali mentre quel poco che riuscirà a entrare non sarà sufficiente per provocare fenomeni come si prevedevano fino a ieri. Detto questo la giornata è infatti iniziata con il sole quasi ovunque mentre nel pomeriggio si attiveranno i consueti temporali diurni a ridosso dei rilievi e più sporadicamente si porteranno verso le zone di pianura.
MISURIAMO L’ INSTABILITÀ CON IL NOSTRO INDICE STI🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪
Gli intensi sistemi lineari della notte scorsa e la supercella classica sulla pianura padana fanno parte della categorie delle tempeste pre frontali. Oggi invece il fronte freddo scavalcherà alpi e per sollevamento andrà a formare ulteriori cumuli torreggianti che come già detto si disporranno principalmente in linee/squall line anche organizzate. Il nostro indice supercellulare sempre superiore a 120 STI ci suggerisce ancora una volta di tenere d’occhio l’Emilia Romagna e almeno inizialmente anche il basso veneto e la Lombardia orientale. Il fronte durante la notte raggiungerà il centro-sud ed è soprattutto qui che potrebbero formarsi sistemi convettivi di una certa importanza. Tutte le coste di Marche e Abruzzo, il lato Adriatico degli Appennini, per poi arrivare al nord della Puglia potrebbero sperimentare una severa ondata tempestosa tra la serata e il primo pomeriggio di domani andando pari passo con la discesa del fronte.
🌪TABELLA DI PROBABILITÀ 🌪
-Da 0 a 5: probabilità nulla o quasi nulla di temporali a supercella // assenza di supercelle
-Da 5 a 20: probabilità molto bassa di temporali a supercella // supercelle molto rare
-Da 20 a 50: probabilità bassa di temporali a supercella // supercelle non escluse ma rare
-Da 50 a 80: probabilità discreta di temporali a supercella // supercelle possibili
-Da 80 a 120: probabilità media di temporali a supercella // supercelle relativamente probabili
-Da 120 a 160 probabilità buona di temporali a supercella // supercelle più che probabili
-Da 160 a 200 probabilità elevata di temporali a supercella // supercelle molto probabili
-Da 200/300 (ampio margine) in su temporali a supercella “sicuri” // supercelle quasi certe.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana, Alessio Macerola e Davide Casotti ideatore della formula insieme al gruppo.
Buongiorno🙂, una goccia fredda🥶 in quota da oggi fino a domenica attraverserà tutta l’Italia determinando condizioni di forte/ moderata instabilità su buona parte delle regioni peninsulari del paese. Escluse le isole, e parte delle regioni tirreniche, tutte le altre vedranno temporali anche molto forti⛈️in particolar modo al nord con elevata possibilità di formazione di supercelle soprattutto su bassa Lombardia, Emilia Romagna e basso Veneto🌪. L’ instabilita progressivamente scenderà verso sud passando sulle regioni centrali, qui con maggior interessamento del versante Adriatico e soprattutto zone interne dell’ appennino. Tra la notte di sabato e la mattina di domenica ultime precipitazioni sulle regioni meridionali🌦.
NOTE 🧐
Quando aria molto fredda è presente in quota (goccia fredda) l’ atmosfera è sempre fortemente instabile, è una legge fisica.
Sulle pianure del nord è presente molta aria calda e umida, questa miscela sarà un potente carburante pronto a esplodere al passaggio della citata goccia fredda.
Nella figura 2 la diminuzione delle temperature a 1500 circa che interesserà tutto il territorio italiano, valori che scenderanno anche di 7-8 gradi.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana Alessio Macerola, Davide Casotti.
Su buona parte dell’Italia centro settentrionale e su parte di quella meridionale peninsulare sono attesi nella giornata odierna dei fenomeni temporaleschi localmente intensi e di tipo grandinigeno.
ESTOFEX che è una organizzazione composta da un team di meteorologi e di studiosi di meteorologia, che si occupa di fornire un servizio di previsione dei fenomeni violenti che possono avere luogo in Europa, ha emesso per le prossime 24 ore un livello 1 e un livello 2 per l’Italia centrale e settentrionale, per eccessive precipitazioni convettive, grandine e in misura minore per tornado e raffiche di vento forti.