L’informazione seria…


In tutti i campi esiste l’informazione seria e quella che rappresenta, rispetto a quello che dovrebbe essere, una informazione artefatta, alterata, modificata, demenziale, inutile, sottoculturale, diseducativa, quando non falsa. Questa seconda, che non è marginale, anzi, dovrebbe essere messa al bando. E’, purtroppo, alimentata dall’ignoranza e dalla mancanza di pensiero, in un circolo vizioso legato alla ossessiva-compulsiva e priva di senso ricerca dei mi piace, dell’attenzione, del seguito, e, naturalmente, del denaro a suon di pubblicità. E quando lo scopo non è più quello di mostrare il bello ed il vero ma quello che attira il gregge è inevitabile il declino culturale o della cultura di massa a cui siamo costretti ad assistere. L’esempio più eclatante, visto da appassionato di musica, e che risulta a supporto di detta tesi, è il fatto che media popolari come la TV enfatizzano, come fossero uscite di grandi opere, le uscite di dischi insignificanti, e disconoscono completamente la musica vera. Un esempio che possiamo tranquillamente estendere a vari altri campi dell’arte e della scienza. Appellarsi a quel poco che i media ed internet offrono, in termini di cultura e di vera e seria informazione diventa, allora, un dovere oltre che una necessità; naturalmente se si vuole un progresso di civiltà e non un regresso. Il post in questione è un riferimento, tanto per intenderci, di ciò che dovrebbe essere, per es., l’informazione meteo seria (che, naturalmente, non è quella di chi scrive che domani arriva l’uragano Kirk), contraltare di una diffusa informazione meteo ridicola e ingannevole…

Autore Pierangelo Perelli

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