Possibili cambiamenti in seconda decade

Ben ritrovati

Per almeno un’altra settimana abbondante il quadro meteo non muterà: anticiclone dominatore con gli ingredienti di sempre caratterizzati da mitezza in quota (ugualmente al suolo nelle ore centrali della giornata dove soleggiato), inversioni termiche, nebbie, inquinamento.

Ci sono possibilità che intorno alla fine della prima decade di febbraio un impulso perturbato nord atlantico provi a far cambiare decisamente il tempo anche sul nostro Paese.
Troppo lontano ancora per darlo come assodato e difficilmente definibile anche nei possibili effetti/zone colpite.

In queste situazioni un affondo più o meno pronunciato o più o meno ad ovest porterebbe ad esempio ad un interessamento anche del nord ovest o un suo totale salto, così come precipitazioni abbondanti o invece assolutamente normali su Alpi, Appennino e resto delle regioni centro meridionali.

La possibilità che questa eventualità prenda corpo andrà quindi via via monitorata nei prossimi giorni e aggiornata nelle evoluzioni che di volta in volta mostreranno i modelli.

Il rischio di un affondo poco pronunciato e/o duraturo sussiste per la solita ingerenza dei campi anticiclonici da ovest.

L’evento sarebbe non certo invernale ma più autunnale nella dinamica e temperature: di sicuro comunque più che apprezzato per tornare a portare una piovuta degna di questo nome in molte zone (qui e al nord l’ultima risale al 6 gennaio), rifornire di preziosa neve le montagne a quote decenti sulle Alpi , forse ancora troppo alte in Appennino.

Vedremo

A cura di Simone Scarpelli

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