L’inverno meteorologico esordisce domani (secondo convenzione) con aria molto mite richiamata dal ramo caldo di una profonda saccatura atlantica, che sarà responsabile di maltempo soprattutto al nord est, Alpi, centrali tirreniche e parzialmente al sud.
Nevicate che dopo essersi affacciate a quote collinari su parte del nord ovest e sulle principali città della val D’Adige trentina saliranno fino a 2000m metri per alcune ore nella giornata di domani, per poi tornare a calare fin sui 1000m a fine episodio (quantitativi importanti sulle quote medio alte per Lombardia orientale, Dolomiti e Alpi Giulie).
Pioggia su tutte le quote in Appennino settentrionale: se nell’intervallo tra il pre frontale odierno, il fronte caldo e il fronte freddo di sabato si avranno alcune schiarite, non è difficile ipotizzare il raggiungimento di picchi vicini ai 20° dalla Toscana in giù domani pomeriggio.
Il passaggio dell’asse di saccatura atteso per sabato mattina tornerà a far calare il limite dei fiocchi bianchi sotto i 1500m sull’Appennino tosco emiliano e più a sud se ci saranno ancora fenomeni.
L’alternanza termica tornerà in fatti a pendere dalla parte del freddo già domenica per qualche giorno; un freddo comunque normalissimo per il periodo.
Dovendo poi dar credito alle carte analizzabili attualmente, la prima parte del mese di dicembre potrebbe vedere un flusso oceanico prevalente sulle fredde correnti artiche e qualche perturbazione con quota neve media intervallata da campi interciclonici con risalite pressorie.
Ci torneremo
A cura di Simone Scarpelli