Sui fenomeni alluvionali toscani del 2 novembre


Nell’immagine radar delle 18:30 circa di ieri risultano evidenti le ragioni dei fenomeni alluvionali che hanno coinvolto aree della toscana, lungo una fascia sud-ovest/nord-est, dal livornese a salire in direzione del pratese e del mugello. Il classico cluster lineare nelle vesti del cosiddetto V-shaped rappresenta una delle cause più frequenti di flash flood o alluvioni lampo giacché coinvolge le medesime zone con una successione, talora senza apprezzabili pause tra l’una e l’altra, di celle temporalesche associate a rovesci o nubifragi. I problemi, in detti casi, sono fondamentalmente due: 1) l’approssimativa stazionarietà del sistema; il sistema, cioè, matura, con le sue celle, lungo una direzione di sviluppo e lungo un determinato flusso, ma non presenta, per un pò di tempo, apprezzabili spostamenti generali di tutto sé stesso o traslatori che lo allontanino dalla stessa fascia lungo la quale matura; 2) la autorigenerazione, quale elemento insito nei cluster temporaleschi e che, nell’ambito di cluster relativamente stazionari, crea continuamente, a monte o nel punto di origine del sistema, nuove celle pronte a maturare lungo il flusso e a rinnovare, sulle medesime aree, le precipitazioni; accade, in altre parole, molto semplificando e ricorrendo grossolanamente ad una metafora, che il serpentone temporalesco, pur scorrendo, aggiunge continuamente nuovi elementi alla sua coda mantenendone la posizione se non, addirittura, estenderne la lunghezza approssimativamente in senso opposto. Lo stesso sistema ha, in realtà, presentato una prima fase in cui è leggermente salito di latitudine, ha interessato quindi e per qualche tempo la stessa area, e, finalmente, si è deciso a traslare verso est o sud-est insieme a tutta la perturbazione, quando, oramai, i fenomeni alluvionali si erano determinati. In questi casi, infatti, nell’arco di 2-3 ore, per le ragioni sopra dette, certe medesime aree possono essere interessate da centinaia di mm di pioggia che, evidentemente, determinano le condizioni delle alluvioni lampo. Il mio disegno vuole rappresentare l’immagine radar relativa delle precipitazioni di ieri sera ed è eloquente nel fornire la fisionomia del cluster lineare che si sviluppa lungo la linea rappresentata dalla freccia marrone grande, che rigenera a monte (freccia marrone piccola), e che fornisce successive celle o aree di temporali e rovesci o nubifragi (aree identificate dai cerchi) lungo la linea di flusso e maturazione del cluster…

Autore Pierangelo Perelli

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Una risposta a “Sui fenomeni alluvionali toscani del 2 novembre”

  1. Quindi non è colpa delle pioggie sul versante montano che hanno gonfiato i fiumi già a monte?

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