A fronte di una persistente situazione strettamente zonale, che promette di prolungarsi ancora per giorni, ci si comincia ad interrogare sulle possibilità di un qualche cambiamento futuro e, magari, in una direzione un pò più invernale. In tal senso, però, le mappe di medio-lungo termine non offrono ancora riferimenti netti.
Tuttavia, per quanto tutto meriti le dovute ampie verifiche future, tra l’jnizio di seconda decade e la metà del mese, qualcosa sembra che possa muoversi. E dovrà, in ogni caso farlo, giacché la dinamica dei flussi ci insegna che ad un prolungato periodo di forte zonalità subentrano sempre e necessariamente situazioni a più basso indice zonale, indispensabili al contesto della termodinamica atmosferica ed al riequilibrio termico.
Il che non significa affatto che, quando lo farà, lo farà regalandoci i primi segnali invernali, giacché in una dinamica fatta di ampie onde occorre poi, di tali onde, vedere la distribuzione, la disposizione, ed il livello di mobilità o stazionarietà. Ma significherà, in ogni caso, un cambiamento, ed un cambiamento nella direzione di una configurazione più dinamica, fatta di flussi più meridiani e magari fatta delle prime irruzioni degne di tale nome. Qualcosa del genere, ad es., ce lo racconta, al momento ed in primis, l’ente europeo ECMWF, più propenso di altri enti a segnalare, nel medio-lungo termine, un netto cambiamento nella direzione di quanto descritto, ed ancorato ad una ampia e brusca oscillazione del jet stream, capace di affondare una ben marcata saccatura tra iberia e mediterraneo occidentale. A fronte del fatto che altri enti spostano il tiro di un cambiamento del genere più avanti e verso la metà del mese, naturalmente vedremo.
Il disegno vuole rappresentare, insieme al quadro isoipsico attuale, la fisionomia o la mappa del jet stream dei 200 hPa e dove il jet stream è, sul piano della intensità dei venti, più marcato, indicando la sua fisionomia attuale e quella, in sovraimpressione, prevista da ECMWF, intorno al 10 del mese. Da tale confronto si può bene rilevare la significativa differenza tra una situazione a forte componente occidentale, con scarsa ondulazione, ed una situazione in cui i flussi risultano disposti in senso verticale o meridiano con irruzione su iberia e mediterraneo occidentale…
Autore Pierangelo Perelli