Ci aspettiamo a vivere nei prossimi giorni, una nuova ondata calda di origine sahariana, che raggiungerà l’apice del prossimo weekend.
Attualmente i termometri sono schizzati oltre le medie stagionali, soprattutto sulle regioni del centro-nord, con la colonnina di mercurio ormai prossima ai 40°C. Un pò meglio al sud, dove si risente ( almeno sulle zone adriatiche) di spifferi di aria fresca balcanica, dovuta da una lacuna barrica, posizionata tra il Mediterraneo e le zone balcaniche. Ma anche qui, nei prossimi giorni, la canicola calda africana si farà sentire. In quota a 1500 m( dove effettivamente si misurano le temperature poiché non sono influenzate da fattori esterni), si raggiungeranno punte di 24°C/26°C, che tradotti al suolo, si potranno toccare punte di 38/40°C o andare leggermente oltre.
Situazione che rimarrà pressoché invariata fino a domenica, quando ad iniziare dalle regioni settentrionali, è previsto l’arrivo di masse d’aria molto più fresche di origine atlantica, che dall’oceano si getteranno nel cuore del Mediterraneo spezzando la canicola africana e riportando i termometri verso valori più consoni e vivibili.

Non tutto ciò che brilla è oro, infatti visto la differenza di origine delle masse che si scontreranno, tra appunto quella di origine atlantica e quella presente sullo scacchiere italico, potrebbe generare fenomeni intensi e molto pericolosi, forti temporali con grandine, forti raffiche di vento e piogge abbattente ( no bombe d’acqua termine che non esiste in meteorologia). Per l’intensità dei fenomeni e per la loro distribuzione vi rimando ai prossimi aggiornamenti, vista la grande distanza temporale.
L’instabilità connessa alla discesa di questa massa d’aria, potrebbe veramente determinare la fine dell’Estate? Secondo alcune tendenze l’Estate potrebbe subire un duro colpo, in quanto l’arrivo di questa saccatura, getterebbe le basi per l’arrivo di nuove perturbazioni atlantiche, aprendo ufficialmente “la porta Atlantica”. A nostro avviso però la bella stagione dovrebbe risentire del colpo atteso proprio durante l’ultima settimana di Agosto, ma questo non giustificherebbe dichiarare un addio, ma soltanto un arrivederci.
E’ vero che il tempo avanza, ma ci aspettiamo nuove risalite calde di origine sahariana, dopo l’affando di questa saccatura, anche sottoforma di prefrontali, seguiti da nuove fase instabili. Vi invito a seguire i prossimi aggiornamenti.
A cura di Francesco Cazzolla.