🔔🔴Allerta ROSSA, domenica 21 maggio, su parte di Emilia-Romagna e Sicilia. 🔔🟠Allerta ARANCIONE in tre regioni e 🔔🟡allerta GIALLA in dodici regioni.Previsti ancora venti forti, pioggia e temporali al Sud.

L’ampia area depressionaria che interessa il Paese ha il centro d’azione sul basso ionio dove risulta posizionato il minimo al suolo; questa struttura sarà la causa del perdurare di condizioni d’instabilità sulle estreme regioni meridionali, associata a venti forti dai quadranti orientali in lenta attenuazione.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche che estende il precedente avviso emesso. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede, dalle prime ore di domani, domenica 21 maggio, il persistere di venti forti con raffiche di burrasca su Calabria e Sicilia. Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte.

 Si prevede ancora il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Calabria e Sicilia, specie sui settori orientali dell’isola. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, domenica 2 maggio, allerta rossa su parte dell’Emilia-Romagna e della Sicilia nord-orientale. Allerta arancione su settori di Emilia-Romagna, Piemonte, e parte della Sicilia. Allerta gialla valutata in Sardegna, Calabria, Basilicata e Lazio e su parte di Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Marche, Toscana e Valle d’Aosta.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

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