Persistenza di un contesto con scarse precipitazioni


L’esame dell’evoluzione dei prossimi tre giorni ci racconta molto bene di un trend, anche piuttosto persistente, fatto di infiltrazioni atlantiche assai modeste perché ostacolate da una configurazione ad alte pressioni invadenti.

Difficilmente in un tale contesto le perturbazioni riescono a conquistare il mediterraneo ed a creare le condizioni depressionarie delle franche correnti umide instabili sud-occidentali che investono la penisola da ovest.

Accade, invece che, con un mediterraneo occidentale relativamente protetto, lo stesso flusso instabile si trova costretto a rimanere confinato a latitudini relativamente alte ed a correre verso est per poi, eventualmente, piegare verso sud-est lungo l’adriatico e, solo in parte, lungo i bacini immediatamente ad ovest.

In queste condizioni risulta scarsa o difficoltosa anche la ciclogenesi, mentre, sempre per le ragioni anticicloniche suddette, può accadere che una diramazione del flusso menzionato scivoli in meridiana verso sud e verso il nord-africa, perdendosi in una circolazione chiusa, per la penisola relativamente ininfluente.

Da tutto questo i motivi di una variabilità in cui i peggioramenti sono modesti e veloci ed in cui trovano maggiore spazio le condizioni del bel tempo o di una variabilità senza precipitazioni di significato.

Nelle prossime 72 ore ci sarà l’ennesima saccatura oceanica che tenterà di progredire e di interessarci, impattando, però, in un campo barico ostile che la frammenta, traducendola in un asse destinato maggiormente ai nostri settori centro-orientali ed in una infiltrazione derivata destinata a scivolare sul nord-africa ed a maturare in cut-off…

Please follow and like us:
0
Tweet 20
Pin Share20

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *