
Vista la complessità del territorio, difficilmente tutte le regioni/zone geografiche potranno essere interessate da precipitazioni abbondanti o dai massimi effetti della massa fredda in arrivo.
Si comincia tra domenica sera e lunedì: una prima perturbazione con direttrice ovest est che porterà essenzialmente fenomeni su alta Toscana, nord est (più pianeggiante che alpino visto lo scarso contributo delle correnti meridionali a favore di quelle occidentali).
Poi un’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico veicolerà aria artico marittima su grossa parte d’Europa e anche da noi. Sarebbero da attendersi più fenomeni al centro sud piuttosto che al nord nel caso che gli impulsi (probabilmente 2/3 in successione) scendano con direttrice meridiana contro il baluardo alpino; più diffusi e con nevicate su le zone centro orientali alpine del nord dovessero formarsi minimi sull’alto Tirreno.
Abbondantemente preso l’Appennino con quota neve difficilmente sotto gli 800/1000m, ma entrassero rovesci concomitanti con l’aria fredda, in Toscana si potrebbe occasionalmente scendere sotto tali quote con anche manifestazioni di graupel.
Quote ancora più basse in alcune zone del settentrione ad oggi poco chiare
Ancora una volta potrebbe rimanere quasi del tutto fuori dai giochi quella parte del nord ovest compresa tra le pianure piemontesi e la Liguria di ponente.
Seguiranno aggiornamenti via via che impulsi e traiettorie degli stessi saranno meglio compresi dai modelli
A cura di Simone Scarpelli