Analizzo appunto questo modello, perchè a differenza dell’europeo da qualche uscita (per la verità a fasi alterne) vedrebbe un progressivo ritorno delle correnti umide e perturbate sul nord Italia (regioni in siccità specie sul settore occidentale) e Toscana (già in parziale deficit).
Andiamo però con ordine:
Entro domani un nucleo freddo con isoterme fino a -7°/-8° sui versanti esposti tornerà ad interessare il nostro Paese anche se parzialmente (il core gelido rimarrà più a est), rinnovando debole/a tratti moderata instabilità sui versanti adriatici centro meridionali con neve a quote molto basse.
La pressione sarà poi in parziale aumento e da qui si apre un bivio: le carte gfs ipotizzano altri possibili tentativi di retrogressione, che stavolta potrebbero passare più alti aggirando la catena alpina e quindi sfociando sulla Francia; si attiverebbero correnti sud occidentali cariche di aria umida per lo scorrimento sul Tirreno settentrionale e quindi finalmente il ritorno di precipitazioni nelle zone più a secco, oltre a nevicate a quote interessanti per il periodo.
Un bivio appunto, visto che l’europeo ecmwf e altri modelli non vedono la realizzazione totale di questo schema circolatorio, lasciando il nostro Paese in una sorta di “palude barica”, ricucita poi da ovest da una nuova rimonta dell’anticiclone e quindi con continuazione della siccità sulle già citate zone.
Saremo più precisi tra qualche giorno
A cura di Simone Scarpelli