Nelle due carte l’anomalia delle temperature per sabato 20 novembre e la media degli scenari del modello americano gfs a sette giorni.
Per il momento novembre ha portato diverse precipitazioni al centro sud, meno al nord (forti negli ultimi giorni solo sul Piemonte) e temperature nelle medie o spesso anche sopra.
A Firenze dopo molti giorni con richiami miti, cieli nuvolosi e ventilazione, abbiamo ad esempio registrato una minima a una cifra che non si vedeva da tempo.
Tra domani e sabato un campo anticiclonico “metterà le radici” tra Regno Unito, Francia e nord Italia portando una forte anomalia delle temperature in quota (anche 8° sopra la norma) specie sulle Alpi e meno avvertibile al suolo per fenomeni di inversione termica.
L’anomalia sarà però di breve durata, in quanto già dalla giornata di domenica la figura di alta pressione perderà forza iniziando a sgonfiarsi e favorendo le prime deboli infiltrazioni di aria umida da ovest (probabili pioviggini tra Liguria e alta Toscana da quantificare nella seconda parte di domenica).
Le temperature torneranno quindi nelle medie di riferimento ma senza apprezzabili fenomeni collegati, in quanto un primo impulso proveniente da nord ovest sarà attirato da una lacuna barica in est Atlantico, scappando verso sud ovest.
Questo primo impulso avrà però il compito di far calare la pressione in area mediterranea e attirare probabilmente un più corposo affondo del vortice polare indicativamente tra 6/7 giorni (distanza ancora alta e quindi tutto da verificare).
La media degli scenari proposti dal modello supporta l’ipotesi e darebbe anche il via a un reversal pattern; sostanziale cambio della disposizione delle figure bariche, con l’alta delle azzorre salda in Atlantico e non più ingombrante tra Francia e Spagna, a permettere discese del VP verso il nostro Paese.
E’ probabile che queste discese siano abbastanza occidentali (almeno in una prima fase) e quindi foriere di piogge e nevicate sui monti a quote medie.
Si capisce bene che annunci di freddo sono al momento totalmente infondati e fuori luogo almeno in un range previsionale semi-attendibile: infatti la direttrice degli affondi richiamerebbe umide (ma certo non fredde) correnti sud occidentali o addirittura meridionali a costruire precipitazioni sul ramo ciclonico della componente a getto.
In un secondo momento con la traslazione dell’asse di saccatura potrebbe entrare anche un po’ di freddo moderato.Ma capite bene come per adesso, con addirittura da verificare la fattibilità della prima manovra, non abbia senso parlare di sviluppi ancora successivi.
A cura di Simone Scarpelli