Comandano le correnti settentrionali

Tutta la prossima settimana sarà governata da questo tipo di circolazione segnando quindi una prima metà di ottobre in netta controtendenza rispetto agli 10 del 2000 dominati frequentemente da anticicloni sub tropicali e tepori tardo estivi.
L’anticiclone atlantico saldo a ovest del continente, farà scorrere aria artica (fredda per la stagione) sul suo bordo orientale. Alla quota indicativa di 850hPa (1500m circa) si potrebbe toccare tra nord est e centro Italia l’isoterma 0°. Domani una parziale rimonta dell’alta pressione metterà fine a questa prima fase di correnti orientali, poi da nord giungerà il secondo impulso con aria fresca al suolo e fredda sui rilievi in rapporto alla prima metà di ottobre.

Si parlerà quindi di autunno dal lato termico, ma molto meno dal punto di vista configurativo: spesso infatti ottobre presenta un segnale prevalente da ovest, con le prime vere classiche perturbazioni autunnali. Quella dei prossimi giorni è una disposizione delle figure bariche più frequente nei mesi invernali e comunque tipica delle fasi di freddo che interessano la nostra penisola. Facile il quadro meteorologico che ci aspetta: sereno o poco nuvoloso su tutto il nord e Toscana, comprese le alpi, dove potranno vedersi alcuni fiocchi solo sui versanti esteri. Nuovo rinforzo del vento e minime molto basse là dove mollerà la presa unito ai cieli sereni. Pomeriggi freschi con valori in pianura compresi tra 15° e 20°.Piogge frequenti e anche significative all’estremo sud e parte del versante Adriatico, con possibile nuova variabilità a tratta perturbata anche su Romagna e Marche nella giornata di mercoledì.

Potranno asciugare i terreni e “leccarsi le ferite” i territori alluvionati, ma prima o poi sarà bene che torni a piovere in modo uniforme e significativo su molte zone che rimarranno all’asciutto indicativamente per i prossimi 10 giorni e specialmente qua in Toscana, dove l’ultima perturbazione (4/6 ottobre) ha risolto solo parzialmente o per niente (nei settori centro meridionali) la lunga fase secca ormai prevalente dalla primavera.
Un cambio di passo e il ritorno a condizioni più temperate con prevalenza del segnale perturbato Atlantico? Difficile per il momento ipotizzare una data; forse dopo il 20 del mese il riassetto delle figure bariche aprirà la strada alle correnti occidentali/nord occidentali, tenendo presente che prima di questa variazione potremmo anche passare per un periodo più o meno significativo di alta pressione.

A cura di Simone Scarpelli

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