Progressiva rimonta anticiclonica

Da venerdì l’isolamento di una goccia fredda atlantica a ovest della Penisola iberica favorirà la risalita e avanzata di un promontorio stabilizzante da ovest, con parziale componente sub tropicale.

Una seconda area depressionaria interesserà Grecia e zone limitrofe, dando così luogo alla formazione di una classica figura detta “a Omega” (risalita dell’alta pressione tra due zone di bassa).I massimi di questa figura stabilizzante sembrano ad oggi collocarsi tra Francia, nord ovest italiano e zona alpina centro occidentale.

Le isoterme più alte dovrebbero in un primo tempo prendere queste zone con termometri ovunque diffusamente intorno ai 30°.

In particolari zone soggette a picchi più alti si potrebbero raggiungere anche punte di 32° (vedi ad esempio Toscana interna con particolare riferimento al fiorentino), questo anche per eventuali brezze di caduta dall’Appennino con condizioni di colonna d’aria piuttosto secca.

Una forte risalita dei termomentri interesserà anche le Alpi, con zero termico diffusamente sopra i 3500m e locali punte di 4000m.

In un primo tempo infatti il sud Italia vedrà valori non certo eclatanti specie sul settore adriatico, in parte “rinfrescato” da venti da nord est, al confine tra l’aria di alta e quella di bassa pressione.

L’area instabile sull’est potrebbe interferire minando la stabilità e la strutturazione della figura stabilizzante.

Se però la goccia fredda portoghese dovesse iniziare a mantenersi statica, tutto ciò non farebbe altro che acuire il pompaggio di aria dal nord Africa verso di noi, con conseguente rinforzo della struttura di blocco e aumento termico generalizzato su quasi tutto Il Paese.

Una terza ipotesi prevede lo spostamento progressivo della lacuna barica occidentale verso est, con diminuzione termica, aumento dell’afa, ma fine dell’onda calda al traslare dell’aria temperata atlantica.

Come sempre accade, nei prossimi giorni i modelli calcoleranno con nuovi dati gli scenari possibili.

Diciamo che questo potrebbe essere il primo step verso un rinforzo del caldo e una virata più netta verso condizioni pienamente estive, ma  la distanza previsionale, la propagazione degli errori di calcolo e quindi i futuri nuovi dati che arriveranno ai modelli, ci diranno tra qualche giorno se sarà solo una parentesi o l’inizio di una fase calda duratura.

A cura di Simone Scarpelli

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