INSTABILITA’ ATTIVA IN ITALIA.

Breve tendenza per i prossimi giorni.

Un flusso di correnti umide atlantiche continua ad affluire sulla nostra Penisola, avvantaggiate da un anticiclone poco presente sul Mediterraneo. Suddette correnti alimentano continua instabilità termo convettiva, specie nelle ore pomeridiane, nelle quali il calore accumulato fa da carburante alla formazione di moti ascensionali e, di conseguenza, allo sviluppo di nubi verticali con annessi rovesci e temporali.

Vediamo brevemente cosa attenderci nei prossimi giorni:

Modello americano GFS

Continua a mancare una figura garante di bel tempo, un anticiclone poco “stabile” continuerà a soffermarsi sui settori occidentali del Mediterraneo. Come anticipato, sarà poco in forma, di conseguenza è lecito attendersi una certa instabilità anche su Stati come Francia o Spagna. Sul fianco orientale, di contro, scorreranno correnti più fresche continentali, alimentatrici di ulteriore instabilità localizzata.

Modello europeo ECMWF

Tale dinamica è confermata anche dal modello europeo ECMWF.

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In sostanza, dunque, continueranno a mancare giornate pienamente stabili sul contesto italico, ciò non significa che mancherà totalmente il sole. L’instabilità localizzata, come afferma il termine stesso, è concentrata principalmente sui settori dell’entroterra con, molto spesso, anche sconfinamenti sulle zone adiacenti o nel raggio di alcuni km. Non stupitevi dunque se, magari di mattina, noterete cieli sereni e temperature gradevoli e qualche ora dopo si affaccerà un violento temporale con forti raffiche di vento.

E’ la classica instabilità estiva.

A cura di Giacomo De Gregorio

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