🌺 PRIMAVERA E SPERANZA 🌺

A cura di VALERIO PANE

      🌺 PRIMAVERA E SPERANZA 🌺

La sveglia suona e rompe quel favoloso silenzio nella mia camera, ma oggi sento anche degli uccellini cinguettare festosi. Per quale motivo saranno così felici? Mi alzo dal letto con un po’ di fatica e, dopo essermi messo le ciabatte, vado alla finestra e aprendo la persiana i raggi di sole risplendono sul mio viso. Ed ecco che mi viene in mette: oggi è l’equinozio di primavera!!! Dalla finestra vedo i balconi pieni di fiori di mille colori e un profumo di freschezza trasportato in tutta la città da un leggero venticello che accarezza le abitazioni. Il grande risveglio è iniziato e certamente non voglio perdermelo, quindi scendo di sotto e vado in strada: la Città Eterna ha un aspetto incantevole. Comincio a passeggiare lungo tutte quelle vie che fino a due mesi prima erano ricoperte di addobbi natalizi e il paesaggio che si presenta è totalmente cambiato… da Piazza Venezia percorro Via del Corso e si percepisce un’aria di festa e di rinascita. Le persone passeggiano allegre portando a spasso i cagnolini che con le loro zampette calpestano l’asfalto ancora bagnato dalle piogge dei giorni precedenti che avevano tra l’altro portato tanti disagi. Continuo a passeggiare, ma senza fretta, voglio godermi tutto quello che questa primavera può darmi. Arrivato a Piazza del Popolo vedo così tanti bambini giocare all’aria aperta che mi torna in mente quando anch’io andavo alla scuola dell’infanzia e scorazzavo al parco come un diavolo della Tasmania. Salgo gli scalini per raggiungere il Pincio e poi Villa Borghese e qui percepisco il trionfo della primavera in tutto il suo splendore. Le rondini fanno avanti e indietro dai tetti delle vecchi case, i passeri, i pettirossi e tutti gli altri uccellini sembrano impazziti perchè non si fermano nemmeno per un minuto di riposo per quanto sono concentrati nel realizzare i propri nidi. Quello che mi colpisce sempre è vedere i pappagalli che ormai da qualche anno fanno parte della fauna di Roma; sono così colorati e vivaci che mi ricordano i colori del Carnevale. Mentre cammino l’aria si fa sempre più calda e le aiuole sono già fiorite, gli alti alberi fanno ombra e diventano la casa di tanti animali tra cui le formiche che laboriose cominciano a preparare il cibo per l’inverno. Nel frattempo qualche farfalla vola qua e là per colorare le vie alberate. L’orologio ad acqua di Villa Borghese è diventato il punto di ritrovo per tanti ragazzi come me che son pronti a riuscire per visitare i tanti bei posti di Roma dopo le lunghe piogge. Lungo le vie si trovano i vari musicisti di strada che cantano e suonano festosi, ma uno in particolare riesce a suscitare la mia attenzione: sta suonando la primavera del grande Antonio Vivaldi. Questa melodia allegra risuona nelle orecchie di tutti i presenti avvolgendo grandi e piccini in un’atmosfera di quiete, spensieratezza e soprattutto speranza.

Pubblicato da Lorenzo Colangelo

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