A cura di Davide Casotti, Lorenzo Colangelo
e Andri Thana
Dopo il peggioramento generale a carattere freddo che accompagnerà i giorni a cavallo del Natale, i modelli iniziano ad inquadrare la discesa di un nucleo del vortice polare (carico aria polare marittima con contributo artico🌬) verso l’Europa meridionale. Sussistono però alcune sostanziali differenze che andranno limate nel corso dei prossimi giorni.
DIFFERENZE
Il modello americano GFS da questo punto di vista, nelle ultime elaborazioni, vede una corrente a getto abbastanza debole da consentire al ramo perturbato in discesa di virare verso l’europa sud-occidentale.
Un simile scenario comporterebbe una risalita caldo-umida dai quadranti meridionali con precipitazioni che al Nord ovest potrebbero risultare nevose e piovose altrove…🌧
Andando ad analizzare il modello europeo (ECMWF), si evince una traiettoria più orientale, consentita dal leggero AMPLIAMENTO del promontorio anticlonico posto in Atlantico.
Con questa sinottica le dinamiche sarebbero simili ma allo stesso tempo dissimili rispetto a quelle del centro americano GFS. La risalita caldo-umida risulterebbe infatti meno prorompente e di conseguenza anche il Nord-est potrebbe vedere inizialmente qualche nevicata a bassa quota o addirittura in pianura.
Per quanto riguarda le regioni centro meridionali, il rialzo termico causato dai venti meridionali sarà sicuramente più sensibile e le annesse precipitazioni, al momento, sono viste interessare più i versanti occidentali. (Tirreno).
I dettagli nei prossimi aggiornamenti.🧐
Sotto le carte sinottiche del modello europeo e americano rispettivamente per i giorni del 28 e 29 dicembre. APRIRE.