
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana, Alessio Macerola.
NUBI STRATOSFERICHE e RIDUZIONE DELLO STRATO DI OZONO SUI POLI. PERCHE?
Buongiorno, in questa primavera 2020, nei rispettivi emisferi e in entrambi i poli, si è avuta una riduzione dello strato di ozono superiore alla norma, a causa delle bassissime temperature raggiunte nella stratosfera artica e antartica.
In maniera semplice e sintetica “cercheremo” di vedere le cause che legano il forte raffreddamento alla riduzione dell’ozono stratosferico nelle sedi polari.
Iniziamo a dire che il VORTICE POLARE è un ciclone semipermanente situato sopra e in corrispondenza dei due poli. Tale ciclone
d’inverno diventa molto potente 🔄 a causa del fortissimo raffreddamento che lo caratterizza durante la stagione più fredda, tanto da isolare
l’aria al suo interno in gran parte della colonna stratosferica.
Proprio dentro il gelido ciclone polare stratosferico, nascono delle nubi e dei vortici isolati dal resto dell’atmosfera, in grado di promuovere la formazione del CLORO MOLECOLARE (gas-agente ossidante) originato dai CLOROFLUOROCARBURI,(sostanza alogena). Il cloro molecolare presente dentro il vortice, al primo vero sole primaverile si dissocia per mezzo della radiazione ultravioletta in CLORO MONOATOMICO, in grado di distruggere l’ozono stratosferico sopra le sedi polari.
Seguendo uno schema ben preciso, possiamo dire che:
1) durante l’inverno la formazione di queste nubi stratosferiche sui poli promuovono la formazione di cloro molecolare.
2)Alla fine della primavera il vortice polare si rompe e permette l’afflusso di ozono dalle latitudini tropicali, dove maggiore è la formazione dello stesso a causa della forte irradiazione e veicolato ai poli dalla circolazione globale dei venti.
3) nello stesso tempo, il sole primaverile più intenso, dissocia il CLORO molecolare per mezzo dei raggi ultravioletti in cloro MONOATOMICO, distruggendo l’ozono stratosferico assottigliando lo strato.
Fortunatamente, alla fine della primavera, queste nubi stratosferiche spariscono e la distruzione dell’ozono stratosferico da parte del CLORO monoatomico cessa, ripristinando lo spessore dello strato grazie anche alla circolazione globale dei venti.
Quindi più le temperature sono basse nella stratosfera polare durante l’inverno e più si generano sostanze “ozono distruttive” in grado di assottigliare momentaneamente lo spessore dello strato di ozono sui rispettivi poli.
*NELL’ IMMAGINE DEL VORTICE POLARE ANTARTICO.