
Primo dei due appuntamenti della storia del clima con nuovi studi e aggiornamenti. Partiamo dal periodo più recente.


Un nuovo studio pubblicato da un team di scienziati sulla rivista Geohealt, analizzando una carota di ghiaccio prelevata da un ghiacciaio alpino, hanno scoperto che dal 1914 al 1920 il clima ha influito sia sulla prima guerra mondiale sia sulla pandemia influenzale conosciuta come La Spagnola.
In quegli anni il clima europeo presentava una profonda anomalia virante al freddo e all’umidità; tutta l’Europa centro occidentale e settentrionale era nteressata sistematicamente da piogge, umidità e clima freddo; molti resoconti e foto dell’epoca ci mostrano i fronti delle battaglie sempre pieni zeppi di acqua, fango, cieli grigi, nebbiosi e piovosi.
Il clima freddo, umido e piovoso, dovuto a un’anomalia delle correnti oceaniche, ha provocato un aumento della mortalità durante la guerra e anche una proliferazione ideale che ha portato allo scoppio della pandemia: le anatre e gli altri uccelli migratori, i principali vettori del virus H1N1, causa condizioni atmosferiche pessime, non riuscirono a intraprendere le migrazioni, e così facendo, potevano trasmettere il virus all’uomo, tramite la contaminazione dell’acqua con le loro feci. Il clima influenza sempre la storia umana.

Fonti: scienzenotizie.it, Geohealt, Volume 4 (The impact of a Six-Year Climate Anomaly on the Spanish Flu Pandemic and WWI), AGU (Advancing Earth and Space Science).
A cura di Francesco Loparco