A cura di Francesco Cazzolla
In questi ultimi giorni, i maggiori centri di calcolo sono (come giusto che sia) molto indecisi ad inquadrare la posizione esatta di tutte le configurazioni bariche al livello europeo. Tra un aggiornamento e l’altro si può passare da una fiammata calda africana, all’introduzione di gocce fredde sul Mediterraneo, fino all’ipotesi fredda da est. Ci avviciniamo all’Autunno e in questo periodo le configurazioni bariche subiscono dei spostamenti e/o mutamenti radicali.
La situazione sul Mediterraneo attualmente è influenzata da una goccia fredda in quota che genera la formazione di temporali anche localmente molto intesi dapprima in Sardegna, dove si registrano allagamenti, ma con il suo spostamento della struttura verso Est, verso la Sicilia, non sono mancati i primi temporali, che diverranno intesti proprio nel weekend, fino a quando il vortice non perderà energia. Altrove i cieli si manterranno per lo più soleggiati, con locali disturbi solo sulle coste tirreniche del Centro-Sud dove non potranno mancare rovesci anche a carattere temporalesco. Il tutto si concluderà con l’inizio di settimana, quando l’anticiclone ritornerà ad rafforzarsi su tutto il bacino e su quasi mezza Europa, con il contributo d’aria di origine sub-sahariana. Ci attendiamo, ma ormai confermiamo, che potremo raggiungere temperature estive con punte prossime vicine ai 30-33°C sulle zone interne del Centro-Nord. La configurazione barrica appena descritta sarà veramente dura da scalfire visto che assumerà la posizione ad omega.
Il meteo per i prossimi 15 giorni è senza dubbio molto incerto. Come detto ad inizio articolo, tra la fine della seconda e l’inizio della terza decade possiamo aspettarci di tutto. Ricordiamo che l’Italia si troverà sotto il dominio anticiclonico, difficile da spodestarlo, se non con qualche perturbazione ben strutturata. A questo potrebbe pensarci l’Atlantico, infatti i modelli matematici vedono un ampio vortice raggiungere l’Europa occidentale e che potrebbe diventare una vera spina nel fianco dell’alta pressione africana marciando verso est, e questa rappresenterebbe l’ipotesi meno negativa. Al contrario il vortice atlantico potrebbe stazionare tra Francia e Spagna e richiamare a sé verso la nostra penisola masse di aria molto calde sahariane, con rischio di subire ancora una volta l’influenza dell’africano con le temperature che inevitabilmente aumenterebbero vertiginosamente riportandoci in piena Estate.
Che dire per concludere, si potrebbe passare da un periodo piovoso, ad opera delle perturbazioni atlantiche, ad uno più freddo dettato dalle correnti ad est per poi passare all’ipotesi calda africana con un semplice schiocco di dita. Nei prossimi giorni la situazione ci apparirà più chiara.