🌊🌊LE ACQUE MARINE🌊🌊 (parte1)

A cura di Lorenzo Colangelo, Alessio Macerola.

 🌊🌊LE ACQUE MARINE🌊🌊 (parte1)

Quando parliamo di temperatura del mare intendiamo la temperatura registrata nei primi 200 metri dalla superficie.
Essa varia a seconda del periodo, della profondità delle acque ed è molto influenzata dalla presenza di correnti marittime, che possono essere calde o fredde.
Le temperature più alte si registrano ovviamente all’equatore, dove può arrivare addirittura a 40 gradi, come nelle zone lagunari, e tocca il minimo invece nelle zone polari dove scende anche sotto i 0 gradi.
Ovviamente più si scende in profondità più la temperatura diminuisce, infatti i raggi del sole arrivano solo fino ai primi 200 metri dove la temperatura rimane stabile, sotto invece si trova il TERMOCLINO dove la temperatura scende molto rapidamente e separa le acque superficiali da quelle profonde dove invece la temperatura non cambia mai.
Proprio per questo motivo accade che in estate per via della diversa densità tra le acque calde superficiali (meno dense) e quelle fredde profonde (più dense) non avviene il ricircolo delle acque e addirittura anche per la fauna ittica è difficile superare questa “barriera”. In inverno invece la situazione si ribalta completamente quindi le acque di superficie possono sprofondare e portare ossigeno in profondità.
L’acqua del mare impiega più tempo per scaldarsi rispetto alla terraferma, per fare un esempio se le temperature più alte nell’entroterra si raggiungono tra luglio/agosto, la temperatura superficiale massima del mare si raggiunge sempre a settembre. Analogamente durante il giorno l’orario in cui l’acqua è più calda è al tramonto a fronte di quella di terra che raggiunge il suo valore massimo il primo pomeriggio.
La misurazione di queste temperature oggi giorno avviene tramite satellite, mentre in passato si usavano delle boe situate in mare aperto. Ovviamente la misurazione satellitare è migliore visto che copre superfici maggiori rispetto a quelle delle boe.
La temperatura del mare in meteorologia è importantissima, infatti se ad esempio in autunno avviene il passaggio di aria fredda sul mare che è ancora caldo, possono formarsi forti temporali che poi andranno ad interessare l’entroterra.
Un’altra cosa fondamentale sono le brezze, infatti queste si formano proprio per la differenza di temperatura tra il mare e la terraferma. Proprio in questo periodo le brezze iniziano a venir meno perché l’acqua del mare scaldandosi riduce il divario termico con la terra ferma diminuendo la distanza di pressione.
Come detto in precedenza, il periodo in cui le acque sono più calde è settembre, da settembre la temperatura inizia a scendere fino ad arrivare al minimo che si tocca tra febbraio/marzo. Nel nostro mediterraneo le massime possono arrivare anche a 30 gradi mentre le minime scendono intorno i 10 gradi.

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