⛰🗻LE MONTAGNE MARSICANE🗻⛰
Nella Marsica sono presenti 3 grandi gruppi montuosi, il Sirente velino, i monti marsicani e i monti simbruini. Iniziamo con il più importante, il Sirente velino. Questa catena montuosa è formata, nel settore marsicano, da 4 sottogruppi (velino-cafornia, Magnola, serra di Celano e Sirente.
È delimitato a nord dalla conca aquilana, a ovest dalla valle del salto, ad est dalla valle dell’aterno e a sud dal Fucino.
Dal 1989 su questa catena montuosa è presente il parco regionale del Sirente velino
Le zone più interessati del Sirente velino sono: le grandi valli glaciali di teve e majelama, le pareti rocciose del murolungo, del cafornia e del Sirente, i circhi glaciali della Magnola dove si trovano anche gli impianti da sci di Ovindoli, i Piani di pezza, dove nel 2012 si registrarono -37 gradi, la valle d’arano e le vicine gole di celano. Una montagna che colpisce per la differenza tra i due versanti è sicuramente il Sirente, presenta un versante nord completamente roccioso con guglie di roccia, valli glaciali ed anche un nevaio perenne, ed invece un versante sud che digrada più dolcemente verso il Fucino. Le cime più alte sono : velino 2487m, pizzo cafornia 2424m, sevice 2355m, Sirente 2347.
La seconda catena montuosa per altezza sono i Monti Marsicani, è divisa in diversi sottogruppi, di cui i più importanti sono: serralunga-marcolano, terratta-marsicano, monti della meta, greco-genzana. Sono delimitati a nord dall’altopiano del Fucino, a ovest dalla valle roveto, a sud dalla val di Comino e del Volturno mentre ad est dalla conca peligna e dagli altipiani maggiori.
Su questi monti è presente il parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, uno dei più importanti in Italia ed io secondo per fondazione (1923). La cima più alta è il monte greco 2283m, seguito dal petroso 2249m.
Tra le moltissime attrazioni naturalistiche presenti le più importanti sono: le 5 faggete vetuste più antiche d’Europa, che dal 2018 sono patrimonio UNESCO, i grandi boschi che ricoprono la maggior parte del territorio, gli altipiani della terraegna, della macchiarvana, del ferroio di Scanno e dell’aremogna, i prati d’angro, i laghi di Scanno, barrea, della montagna spaccata, vivo e pantaniello, le pareti rocciose della camosciara, dei monti della meta, del calagna e della serra di rocca chiarano, le valli fredda e fondillo. La zona più conosciuta è la camosciara, dove abbiamo due particolarità: la presenza del raro pino nero di Villetta barrea e le pareti rocciose di dolomia, che danno a questi monti un aspetto dolomitico.
L’ultima catena montuosa è quella dei simbruini. Anch’essa è divisa in sottogruppi (carseolani, cantari, ernici). È racchiusa a nord dalla valle del salto, a ovest dalla valle del sacco, a sud e ad est dalla valle roveto. Sul versante laziale è presente il parco regionale dei Monti simbruini, mentre sul marsicano quello di zompo lo schioppo. È caratterizzato da vasti boschi di faggio e castagno e da altipiani, quest’ultimi soprattutto nelle zone più a nord. La cima più alta è il monte viglio 2156m e il monte del passeggio 2064m. seguito da Tra i punti di interesse ci sono: i circhi glaciali del monte viglio e dei monti ernici, la cascata di zompo lo schioppo, tra le più alte dell’Appennino, la valle di nerfa, gli altipiani della renga e di Camporotondo, il pizzo deta.
A cura Lorenzo Colangelo, AndriThana
Alessio Macerola, Davide Casotti.