
MISURIAMO L’ INSTABILITÀ CON IL NOSTRO INDICE STI🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪🌪
Gli intensi sistemi lineari della notte scorsa e la supercella classica sulla pianura padana fanno parte della categorie delle tempeste pre frontali.
Oggi invece il fronte freddo scavalcherà alpi e per sollevamento andrà a formare ulteriori cumuli torreggianti che come già detto si disporranno principalmente in linee/squall line anche organizzate. Il nostro indice supercellulare sempre superiore a 120 STI ci suggerisce ancora una volta di tenere d’occhio l’Emilia Romagna e almeno inizialmente anche il basso veneto e la Lombardia orientale.
Il fronte durante la notte raggiungerà il centro-sud ed è soprattutto qui che potrebbero formarsi sistemi convettivi di una certa
importanza. Tutte le coste di Marche e Abruzzo, il lato Adriatico degli Appennini, per poi arrivare al nord della Puglia potrebbero sperimentare una severa ondata tempestosa tra la serata e il primo pomeriggio di domani andando pari passo con la discesa del fronte.
🌪TABELLA DI PROBABILITÀ 🌪
-Da 0 a 5: probabilità nulla o quasi nulla di temporali a supercella // assenza di supercelle
-Da 5 a 20: probabilità molto bassa di temporali a supercella // supercelle molto rare
-Da 20 a 50: probabilità bassa di temporali a supercella // supercelle non escluse ma rare
-Da 50 a 80: probabilità discreta di temporali a supercella // supercelle possibili
-Da 80 a 120: probabilità media di temporali a supercella // supercelle relativamente probabili
-Da 120 a 160 probabilità buona di temporali a supercella // supercelle più che probabili
-Da 160 a 200 probabilità elevata di temporali a supercella // supercelle molto probabili
-Da 200/300 (ampio margine) in su temporali a supercella “sicuri” // supercelle quasi certe.
A cura di Lorenzo Colangelo, Andri Thana,
Alessio Macerola e Davide Casotti ideatore della formula insieme al gruppo.