NUOVA FIAMMATA CALDA A RIDOSSO DEL FERRAGOSTO? ROTURA ESTIVA RIMANDATA ALL’ULTIMA DECADE…

A cura di Francesco Cazzolla

Buona Domenica ai nostri amici lettori che ci seguono in tanti e cresciamo insieme giorno dopo giorno.

La goccia fredda lascia spazio ormai all’Anticiclone che da Ovest spinge con forza, allontanandola dalla nostra Penisola ormai indebolita. Dopo svariati gironi con temperature in media o leggermente sotto media per quanto riguarda il Sud Italia, la colonnina di mercurio è ritornata a salire verso su, complice un maggiore soleggiamento, anche se non sono mancati nella giornata odierna locali temporali lungo le catene montuose.

Ci attende un inizio settimana stabile e soleggiato, grazie al rinforzo dell’Alta pressione, che garantirà un aumento termico, specialmente al Nord-Ovest e sulle zone Tirreniche con valori prossimi anche ai 33°C o poco oltre. Comunque nulla di eccezionale con caldo sopportabile e secco.
Attenzione da metà settimana, quando è visto riaffacciassi sull’Italia nuovamente l’Anticiclone Africano, al Sud e sulle Isole Maggiori, propagandosi fino a raggiungere i Balcani. Le temperature potrebbero raggiungere valori vicini ai 35-37°C nelle zone interne, con apice del caldo atteso proprio nel weekend di Ferragosto, per poi subire una piccola battuta d’arresto. Meglio al Nord con la colonnina di mercurio che si manterebbe di qualche grado in meno.

Temperature a 1500 m s.l.m.
http://www.meteociel.fr/

Si parla di un duro colpo all’Estate subito dopo il 15 Agosto, ad opera delle perturbazioni Nord-Atlantiche che si getterebbero nel cuore del Mediterraneo e sull’Italia. Possiamo ipotizzare, vista l’ultima corsa dei modelli matematici, che la rottura della bella stagione possa spostarsi all’ultima decade del mese, concedendo all’Anticiclone ancora 7 giorni di vita, se pur in un contesto non troppo caldo e afoso, ma la tipica Estate italiana.

Situazione che monitoreremo costantemente, ai prossimi appuntamenti.


Anticiclone africano :presenza sempre più frequente più nel mediterraneo centrale

Buongiorno. Stamattina mi sono svegliato con un tarlo in testa: a breve inizia la stagione del dominio dell’anticiclone africano, perché tra alti e bassi, più alti a dire la verità, la tarda primavera e l’estate spesso nel mediterraneo, così come in Europa oramai, sono dominate da questa figura barica. Ma di cosa si tratta esattamente? E perché arriva con più frequenza a invadere le nostre latitudini?
Premessa: bisogna dire che in qualunque epoca storica l’anticiclone africano, come tutti gli anticicloni che ci sono sulla fascia tropicale, sovente si spingono oltre la loro sede naturale. Ma come mai ora ci sembra che sia un’anomalia? Diciamo che ci sono degli incastri particolari che ci inducono a pensare ciò.


1) il famigerato GW;
2) Monsone di Guinea che ogni anno è sempre più attivo che mai;
3) ITCZ (fronte di convergenza tropicale degli alisei) che spesso raggiunge latitudini insolitamente alte durante la primavera, estate e autunno boreale;
4) Cella di Hadely spostata più a nord;
5) lacune bariche inglesi e soprattutto iberico marocchine.
Tutti questi fattori e altri provocano questo scenario che, soprattutto in estate, può essere un incubo, causa città bollenti, asfalto, pochi spazi verdi, mare e specchi d’acqua che accentuano l’umidità.
Ma questo, come altri scenari, sono affascinanti e ti fanno capire la bellezza e potenza della natura, a cui l’uomo nulla può, solo ammirare, e a volte, inchinarsi a cotanta potenza. Buona giornata 😊


A cura di Francesco Loparco