🌬ARIA ATLANTICA, CALANO LE TEMPERATURE🌬, TEMPORALI AL NORD E POI SUL CENTRO.⛈

A cura di Lorenzo Colangelo, Andra Thana Alessio Macerola.

Buongiorno😊, dopo la parentesi anticiclonica subtropicale🔥 già da questa sera una saccatura depressionaria di origine atlantica🌬 scivolerà lungo l’Italia, causando un sensibile anche se momentaneo calo dei valori termici e un peggioramento delle condizioni atmosferiche ad iniziare dalle regioni settentrionali per concludersi nella giornata di martedi su quelle meridionali.

Data l’energia presente nei bassi strati, già dalla mattina di oggi, sulle Alpi, si formeranno temporali anche di forte intensità⛈ accompagnati da fenomeni grandigeni e forti colpi di vento🌬. Dal pomeriggio/sera i fenomeni interesseranno anche le pianure di Lombardia, Veneto e Emilia, tutto verrà accompagnato anche da un ridimensionamento delle temperature su gran parte del nord mentre al centro sud, esclusi alcuni addensamenti sugli appennini, il tempo rimarrà caldo e soleggiato sotto l’influenza
dell’anticiclone.🌞.

Nella giornata di domani (LUNEDÌ) rovesci e temporali sparsi si formeranno durante le ore pomeridiane lungo l’appennino centrale, in successiva estensione alle zone adiacenti e occasionalmente lungo le coste adriatiche, molto meno probabili sul versante tirrenico. Anche qui i fenomeni potranno essere di forte intensità⛈, accompagnati da raffiche di vento e locali grandinate. Martedi sarà la volta del sud con precipitazioni più blande relegate sui monti, ma con un calo delle temperature🌬 su tutto il centro sud e isole maggiori.

L’influenza dell’uomo sta cambiando il clima

L’ attività umana provoca cambiamenti nel mondo. Il nostro ecosistema è sempre più alterato dalla nostra presenza e le alterazioni nel paesaggio sono evidenti.
Il clima non sfugge alla nostra influenza, per molti ricercatori è di fatto un riscaldamento globale antropogenico e per altri i cambiamenti sono più sottili , alterando alcuni parametri bioclimatici .
Prova di ciò è che lo studio di ricerca ha riscontrato un impatto dell’attività umana sul ciclo delle stagioni dell’anno usando una tecnica chiamata impronta digitale . Questo è un termine per spiegare la separazione delle influenze umane e naturali sul clima e basa sul cambiamento climatico avvenuto nel corso degli anni.
questo studio è stato fatto da un gruppo di scienziati del Livermore National Laboratory che ha focalizzato questa analisi sulla troposfera , lo strato dell’atmosfera dove avvengono tutti i processi meteorologici .
Gli scienziati hanno preso in considerazione i cambiamenti nelle dimensioni del ciclo stagionale della temperatura troposferica in diversi punti della superficie terrestre, dando loro informazioni sui contrasti di temperatura tra i mesi più caldi e quelli più freddi dell’anno.
Grazie a quest’analisi, i ricercatori hanno scoperto che nelle regioni delle latitudini medio continentali dell’emisfero settentrionale c’è un ampio ciclo stagionale di temperatura atmosferica costituito da inverni freddi ed estati calde.
Inoltre, hanno anche rilevato che i dati di temperatura provenienti da satelliti sono coerenti con ciò che i modelli di sorteggio e che questo ritmo di stagione sta diventando sempre più forte a causa di aver aumentato le emissioni umane di anidride carbonica.
Una peculiarità di queste simulazioni effettuate in questo studio è che in metà latitudini,la dimensione degli stagionali aumenta la temperatura del ciclo e questo aumento è il risultato di unaun maggiore riscaldamento nella stagione estiva in ogni emisfero.
Sembra che il riscaldamento estivo a medie latitudini maggiori sia dovuto in parte all’essiccamento estivo della superficie terrestre.
I dati sulla temperatura della troposfera satellitare mostrano un riscaldamento medio annuo medio globale di circa 1,25 gradi Fahrenheit dal 1979 al 2016.
I ricercatori hanno anche rilevato piccoli cambiamenti nel ciclo della temperatura stagionale tropicale e una diminuzione delle dimensioni del ciclo stagionale nella regione antartica .
Ma non tutto è dovuto ad un’influenza umana in quanto ci sono altri esempi di influenze esterne come i cambiamenti naturali nella produzione di energia del sole o la variabilità dei cicli naturali come El Niño.

A cura di Sara Turco

GIGANTESCHI INCENDI IN SIBERIA

In questo periodo primaverile, sottoposto a rapidi cambiamenti climatici, proprio la Russia viene colpita da grandi incendi.
La Russia quest’anno ha conquistato un record per il suo inverno più caldo di sempre e per Mosca la stagione è saltata del tutto, nonché il caldo è continuato fino a primavera ed ora la campagna della Siberia è in fiamme.
Thomas Smith, geografo della London School Economics, ha annunciato che ci sono 50 milioni di acri di foreste e spazi erbosi in fiamme. Le città colpite da incendi presentano strutture spazzate via ed il fumo rende difficile la respirazione.
Molte fiamme sembrano essere state causate dall’uomo ed il caldo estremo contribuisce ad incrementare le fiamme. Difatti, negli ultimi giorni le temperature sono aumentate fino a 36 gradi e ciò è sopra la norma. Si prevede che questo caldo rimarrà per almeno la prossima settimana.
Tutto ciò è sbalorditivo in quanto la foresta boreale sta bruciando con un andamento mai visto in 10.000 anni. Le temperature in aumento hanno asciugato foreste, rendendole più sensibili ad incendi. Questo rilascia anidride carbonica che, garantendo incendi sempre più grandi, riscalda ulteriormente il pianeta.
Il COVID-19 potrebbe peggiorare le cose perché il blocco sta aiutando a provocare incendi. In Russia tutto è cominciato a fine marzo a Mosca e si è diffuso nel resto del paese fino all’11 maggio. Molti residenti del paese, violando le regole di sicurezza antincendio, sono partiti per la campagna per avere più spazio. Inoltre, il calo economico sta rendendo difficile trovare le risorse per osteggiare le fiamme.
Ma, questo che sta accadendo in Siberia è un’anteprima di quello che sta per accadere nel resto del mondo. Sta per cominciare la stagione secca dell’Amazzonia e potrebbe essere più pericolosa della stagione degli incendi dell’anno scorso.
Anche nel Nord America occidentale sta per cominciare ciò. Soprattutto in California, a causa della metà delle sue normali precipitazioni invernali, ci potrebbero essere eventi drastici. Lì infatti i cambiamenti climatici e il coronavirus stanno complicando la stagione degli incendi.

A cura di Sara Turco

CORONAVIRUS! ECCO QUALI SONO LE DISTANZE DI SICUREZZA DA MANTENERE

Presumibilmente dal 4 maggio avremo degli allentamenti delle restrizioni che abbiamo avuto fino ad ora in tema al contenimento sulla diffusione del Covid-19.
Molte persone si daranno alle passeggiate oppure a degli hobby, come correre o andare in bicicletta.
Lo sport, come risaputo, fa bene alla salute e allevia lo stress causato in periodi di tensione come questo.
Uno studio recente suggerisce anche che l’ esercizio fisico potrebbe aiutare a impedire alle persone di contrarre il Covid-19.
C’è solo una cosa che non va in questa equazione: la matematica intorno al distanziamento sociale e all’esercizio fisico all’aperto.
Per restringerne la propagazione sono state indotte delle misure di distanziamento. Qual’è la distanza di sicurezza da mantenere quando le persone camminano, corrono o vanno in bicicletta fuori? Secondo uno studio effettuato da ricercatori americani, quando si è fermi bisogna mantenere una distanza di quasi 2 metri, impedendo così che le goccioline del respiro di una persona non arrivino ad un’altra.
Bisogna però mettere appunto una cosa: gli aerosol, ossia le goccioline d’acqua più grandi, cadono a terra molto prima delle goccioline piccole che, essendo in turbolenza, sono in grado di rimanere nell’aria per diversi minuti, fino a quando la forza di gravità non li abbatte. Quindi, più si va veloci e tanto più bisogna mantenere una distanza maggiore.
Ad esempio se si va in bicicletta ad una velocità di circa 24 km orari bisogna mantenere una distanza di sicurezza di tra i 9 e i 12 metri.

Fonte AccuWeather

A cura di Sara Turco

Il fiume Po vanta acque limpide e trasparenti mai viste prima

Dopo un mese di blocco, causa Coronavirus, uno dei pochi benefici è stato quello della riduzione dell’inquinamento. Ciò ha portato quindi ad un miglioramento delle condizioni ambientali.
In particolare, si può constatare come le acque del fiume abbiano avuto una notevole variazione di colore. Da anni non si vedeva un fondale così limpido e trasparente che va dal blu al verde, dato che il fiume si presentava torbido e fangoso.

A cura di Sara Turco