Il tempo di questa settimana.


Autore Lorenzo Colangelo

Tra oggi e domani sull’Italia avverrà il passaggio di una perturbazione (fronte freddo) in discesa da nord, collegata a una saccatura artica che si estende fino all’Europa centrale
e con un nocciolo gelido in quota in prossimità della Polonia.(in fig1)


Attualmente (ore 10) alcune DEBOLI e locali piogge iniziano a bagnare il Veneto, la Romagna, l’Umbria e le Marche.
Dal pomeriggio/notte il fronte diventerà più attivo sulle regioni del medio basso adriatico, con piogge e possibili temporali.
DOMANI, soprattutto in mattinata, ancora qualche fenomeno sparso su medio adriatico e meridione in genere, ad esclusione delle due isole maggiori. Migliore il tempo altrove e
dalla sera cessano i fenomeni ovunque.
Temperatura in diminuzione sull’adriatico e parte del sud, stazionaria o in lieve aumento altrove.

Tra MERCOLEDÌ e GIOVEDÌ una saccatura atlantica in affondo nei pressi della penisola iberica andrà a isolare un vortice depressionario sul nord africa. Tale situazione, più volte evidenziata dai modelli nei giorni scorsi, non sarà causa di un peggioramento del tempo sulla nostra penisola, ma al contrario determinerà un richiamo di aria mite verso il mediterraneo e l’Italia e anche un relativo rinforzo dell’anticiclone. (In fig.2)
Temperature in aumento ovunque.

Tra GIOVEDÌ SERA e VENERDÌ sulla nostra penisola sussiste la “POSSIBILITA” che si verifichi nuovamente il transito di un debole fronte in discesa dell’Europa centrale.
In caso di conferma i maggiori effetti instabili avverrebbero sulle aree centro meridionali italiane. (previsione ancora incerta)

NEL FINE SETTIMANA (fig.3) è prevista un’elevazione dell’anticiclone in atlantico che avrà come conseguenza l’affondo di una saccatura depressionaria “probabilmente”
sul bacino del mediterraneo e l’Italia.


Ancora da valutare l’esatta dinamica(affondo saccatura) che andrà a realizzarsi.
Tutto dipenderà dalla traiettoria e dal punto
di affondo del sistema depressionario.
Da notare in fig.4 come anche questa settimana sarà caratterizzata da valori di temperatura ancora sopra la media del periodo.


Notizie meteo Italia

Tra domani e martedì 19 transiterà una debole perturbazione atlantica sull’Italia 🌧️

Nella giornata di domani, lunedì 18 marzo, arriverà sull’Italia una debole perturbazione atlantica che causerà delle piogge sul nord est, ed in particolare sul Friuli Venezia Giulia, Veneto e Romagna,per poi scivolare verso il versante adriatico dalle Marche alla Puglia.

Martedì si verificheranno le ultime piogge al sud in rapido esaurimento nella seconda parte della giornata, mentre sul nord e su gran parte del centro ci sarà un tempo soleggiato con temperature prossime ai 20 gradi, specie in val padana, medio versante tirrenico ed isole maggiori.

Nel complesso questa nuova settimana sarà contraddistinta nuovamente da temperature superiori alla media sull’Italia e su gran parte dell’Europa.

Autore Dott. Centra Massimo

I possibili disturbi alla primavera di terza decade…


Si conferma la fase primaverile o semi-primaverile in atto e si conferma anche il cambio meteo, identificato in precedenza, di inizio terza decade. La fase in corso, supportata da un modesto promontorio sub-tropicale, che non esclude infiltrazioni da nord-ovest ed anche momenti piovosi limitati ad alcune aree della penisola, ci accompagnerà sino a fine seconda decade. Tutti i modelli, poi, inquadrano un cambiamento della configurazione generale su scala euro-atlantica che, se inizialmente conduce alla discesa di un affondo defilato e su iberia e gibilterra, successivamente delinea minacciose aperture a nord o a nord-ovest, tutte da verificare nei termini di possibili disturbi alla primavera. E questo per il fatto che al seguito della discesa della depressione iberica destinata praticamente a cut-off, a scivolare sul nord-africa e a non interessarci, la pressione mediterranea non mostra di tenere in modo apprezzabile, sino a sconfessare la possibilità di quel concorso azzorre-promontorio africano, quale ipotesi previsionale tra quelle in ballo per quei giorni. Dunque l’affondo atlantico dell’immediato inizio di terza decade ci trascura e scivola lungo l’iberia andando a chiudersi sul nord-africa, ma a monte i valori barici non crescono mentre crescono piuttosto sull’atlantico e sino a ridosso delle isole britanniche, così da innescare azioni settentrionali di tutto rispetto e che non nascondono, tra gli obiettivi, lo stesso mediterraneo. In questo modo, nel corso dei giorni intorno alla metà di terza decade può accadere che la primavera sia costretta a rifornisci di un guasto, di una probabile fase più fresca e più instabile, se non ancorata ad un relativo regresso stagionale…

Autore Pierangelo Perelli

Le interessanti ipotesi evolutive di inizio terza decade…


La fase relativamente stabile e semi-primaverile o primaverile in corso è sostenuta da un quadro moderatamente anticiclonico che trova il supporto di un modesto promontorio sub-tropicale. I non esclusi altrettanto modesti disturbi da infiltrazioni settentrionali o nord-occidentali non sono tali da alterare più di tanto il medesimo quadro, destinato ad interessarci almeno sino a fine seconda o ad inizio terza decade. Un cambio di configurazione meteo su scala euro-atlantica di un certo interesse è quello che tutte le carte intravedono proprio intorno a quei giorni, e che i relativi modelli interpretano, per l’europa occidentale, non in maniera uniforme, considerandolo come una decisa apertura ad un flusso instabile del nord-atlantico o come una infiltrazione semi-retrograda destinata a cut-off su gibilterra. La differenza per il tempo in mediterraneo legato alle due ipotesi è significativa giacché la prima, sostenuta ad es. dal modello GFS, è quella che corrisponde ad un deciso affondo ciclogenetico seguito da ulteriori impulsi, mentre la seconda, sostenuta ad es. dal modello ECMWF, è quella che indirizza lo stesso affondo su una direttrice spostata ad occidente lungo il vicino atlantico e che rende lo stesso affondo, per il mediterraneo centro-occidentale, assai poco influente. In entrambi i casi il cambio di circolazione è sostenuto da un “reverse” in oceano con rimonta di un promontorio lungo le coste estreme occidentali del continente e con, nell’ambito di una generale meridianizzazione, l’attivazione di un’onda negativa in discesa lungo francia ed iberia o francia e mediterraneo occidentale. La differenza tra le due possibilità è anche quella che intercorre tra una situazione in cui si ha un netto crollo della pressione mediterranea e quella di una persistenza di valori barici apprezzabili ancora supportati da un certo promontorio afro-mediterraneo che fa il paio con quello atlantico e che fa da barriera, più o meno temporanea, alla depressione iberica chiusa e defilata a sud-ovest. Il disegno, che mostra la situazione generale prevista da ECMWF intorno ai giorni 20/21 marzo, fornisce l’idea della evoluzione che vede l’affondo atlantico scivolare lungo una direttrice nord/sud o, addirittura, nord-est/sud-ovest, ben ad occidente, e maturare in un cut-off o in un ristagno ciclonico alle basse latitudini, tra l’estremo sud-ovest del continente e l’africa nord-occidentale. La simbologia vuole, a sua volta, indicare, accanto a detta possibilità evolutiva (colore blu), quella (colore viola) che, invece, vede la stessa azione depressionaria affondare ben più ad est a coinvolgere il mediterraneo con un netto guasto e con il contesto meteo di un possibile deciso disturbo della primavera…

Autore Pierangelo Perelli

Bel tempo fino a venerdì poi sabato transiterà un veloce corpo nuvoloso con piogge al nord est e centro sud.

Una perturbazione transiterà nella giornata di sabato portando piogge sparse e rovesci sulle regioni del nord est e poi su quelle centrali e meridionali. Fenomen assenti sul Nord Ovest, sulla Lombardia, in Calabria e in Sardegna.

Le temperature continueranno ad essere superiori alla media nei prossimi giorni, un modesto e temporaneo calo della temperatura è atteso sabato.

Autore Dott. Centra Massimo

Ritorna l’alta pressione sub-tropicale 🌡️⛅

Dopo queste ultime settimane contraddistinte dal transito di alcune perturbazioni atlantiche tipiche del tardo autunno, nei prossimi giorni avremo l’espansione di una alta pressione sub-tropicale sul bacino del Mediterraneo e su parte dell’Europa centrale.

Il tempo sarà soleggiato su buona parte dell’Italia anche se a tratti si potrebbero verificare dei veloci passaggi nuvolosi, con dei rovesci di pioggia specie lungo il versante adriatico e zone interne.

Le temperature aumenteranno soprattutto sulle regioni settentrionali e sulle zone tirreniche specie nei valori diurni, grazie al maggiore soleggiamento.

Continuerà quindi anche nelle prossime due settimane questo trend molto anomalo sulle temperature sopra la media.

Autore Dott. Centra Massimo

Martedì 12 marzo🔔🟡 allerta GIALLA in 12 regioni.

Precipitazioni: 

– da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Calabria meridionale e centrale tirrenica, con quantitativi cumulati generalmente moderati;

– sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sardegna settentrionale ed occidentale, Sicilia occidentale e settentrionale, Calabria tirrenica settentrionale, Basilicata occidentale, Campania meridionale, Puglia settentrionale e settori adriatici di Abruzzo meridionale e Molise, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati;

– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle restanti zone del Sud e di Molise, Abruzzo e Sardegna e sul Lazio meridionale, con quantitativi cumulati deboli. 

Visibilità: nessun fenomeno significativo.

Temperature: senza variazioni significative.

Venti: da forti a burrasca dai quadranti occidentali su Sardegna e Sicilia, localmente forti nord-occidentali su Calabria e restanti settori tirrenici centro-meridionali. 

Mari: agitati il Mare e Canale di Sardegna; molto mossi i restanti bacini occidentali e meridionali.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Instabile al centro e al sud fino a martedi poi gradualmente arriverà una fase anticiclonica.

Tra oggi e domani, martedì 12 marzo, avremo tempo instabile al centro e al sud, con dei rovesci e dei brevi temporali.

Gradualmente da mercoledì e probabilmente fino a domenica 17 marzo avremo un generale miglioramento delle condizioni meteorologiche, con un aumento della pressione atmosferica a causa di una alta pressione sub-tropicale.

Nei prossimi due giorni si registrerà un calo della temperatura sul medio versante adriatico e sulle regioni meridionali, mentre sulle regioni settentrionali e sul versante tirrenico si registrerà un aumento sensibile delle temperature massime.

Da giovedì l’aumento della temperatura si estenderà anche sul resto del territorio italiano.

Autore Dott. Centra Massimo

⛈💨 Ancora piogge e venti forti al Centro-Sud. Lunedì 11 marzo🔔🟠 Allerta ARANCIONE meteo-idro in Emilia-Romagna🔔🟡 Allerta GIALLA in 16 regioni

Maltempo: allerta arancione in Emilia-Romagna

Ancora piogge e venti forti al Centro-Sud. Allerta gialla in 16 regioni.

La perturbazione in transito sul Mediterraneo centrale determinerà, tra il pomeriggio di oggi e la giornata di domani, una fase di maltempo su gran parte delle nostre regioni centro-meridionali peninsulari, in particolare sui settori tirrenici.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende il precedente. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, domenica 10 marzo, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Puglia, in estensione, dalle prime ore di domani, lunedì 11 marzo, a Basilicata e Calabria e, dal primo pomeriggio, a Toscana, Umbria e Marche. I fenomeni, più frequenti sui settori tirrenici, saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Dalla tarda serata di oggi, si prevede inoltre il persistere di venti da forti a burrasca a prevalente componente meridionale su Puglia e settori ionici di Basilicata e Calabria. Mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 11 marzo, allerta arancione per rischio idraulico in Emilia-Romagna. Valutata inoltre allerta gialla su settori di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Calabria e sull’intero territorio di Toscana, Lazio, Umbria, Abruzzo, Campania, Molise, Puglia e Basilicata.

Fonte:dipartimento protezione civile nazionale

Tra autunno e primavera…


Riguardo a quanto ci offre l’evoluzione meteo dei prossimi giorni, e in un momento in cui l’appassionato meteo, ha ben poco con cui divertirsi, si può senz’altro confermare che l’inverno è finito. Ed è finito, tra l’altro, senza mai decollare e mantenendo quasi sempre la connotazione, meglio appropriata, di un autunno. Siamo sotto l’influenza di una corrente atlantica, umida ed instabile, prevalente, che trova il modo di risultare incisiva, semi-bloccata alle latitudini alte, proprio alle nostre latitudini. La presenza, abbastanza duratura, di alte pressioni tra scandinavia ed islanda, risulta, sul piano di retrogressioni a carattere freddo, per noi completamente ininfluente. E non sono previste chiusure tali da consentire quel minimo di freno all’atlantico e capaci di rivolgere il mediterraneo alle attenzioni delle masse d’aria continentali. Sono previste, invece, variazioni al tema che, al di là della persistenza di aree anticicloniche alle alte latitudini e più ad ovest o più ad est, spostano il quadro della corrente atlantica verso nord piuttosto che verso sud, operando per evoluzioni più favorevoli a mitizzazioni che a raffreddamenti. Il disegno illustra la situazione generale prevista intorno alla metà del mese e, con il supporto della simbologia, da l’indicazione di un contesto in cui, al netto di oscillazioni meridiane di scarso preso, prevale la legge dell’ovest…

Autore Pierangelo Perelli

Meteosocial ed altro…


Riguardo alla meteo c’è chi dice che, tra siti vari e social, siano in troppi a parlarne, con la cosa che dovrebbe limitarsi ai professionisti. E’ questo un modo di pensare che, tra l’altro, può essere esteso a qualunque campo, e non è così insensato. O perlomeno, non lo è sul piano del principio. Dopodiché c’è modo e modo di trattare di certe cose sui social. Personalmente l’ho sempre ribadito che scrivo di meteo, così come faccio altre cose che riguardano ad es. musica o disegno, per puro divertimento ed interpretando, finché ne avrò voglia, FB come un diario personale su cui vanno a finire solo alcune delle cose che faccio e che fanno parte dei miei personali divertimenti. Cose che ho sempre fatto anche prima di internet e dei social. D’altra parte non è neanche che non ritenga che, con l’esclusione di certe attività a scopo pubblicitario, e, in parte, informative e culturali con un minimo di senso, le attività sui social siano una perdita di tempo. In fatto di informazione e cultura, che nei social affogano nella bolgia del nulla, c’è molto di meglio altrove. Dopodiché non posso che ribadire che le carte meteo le disegno e le commento senza nessuna pretesa di essere un meteorologo ma con la sola concezione del divertimento dell’appassionato, lasciando, naturalmente, ad altri ed ai professionisti il compito di trattare del tempo nei modi professionali appropriati. Venendo all’argomento e a quanto ci offre l’evoluzione meteo dei prossimi giorni, e in un momento in cui l’appassionato relativo, ha ben poco con cui divertirsi, si può senz’altro confermare che l’inverno è finito. Ed è finito, tra l’altro, senza mai decollare e mantenendo quasi sempre la connotazione, meglio appropriata, di un autunno. Siamo sotto l’influenza di una corrente atlantica, umida ed instabile, prevalente, che trova il modo di risultare incisiva, semi-bloccata alle latitudini alte, proprio alle nostre latitudini. La presenza, abbastanza duratura, di alte pressioni tra scandinavia ed islanda, risulta, sul piano di retrogressioni a carattere freddo, per noi completamente ininfluente. E non sono previste chiusure tali da consentire quel minimo di freno all’atlantico e capaci di rivolgere il mediterraneo alle attenzioni delle masse d’aria continentali. Sono previste, invece, variazioni al tema che, al di là della persistenza di aree anticicloniche alle alte latitudini e più ad ovest o più ad est, spostano il quadro della corrente atlantica verso nord piuttosto che verso sud, operando per evoluzioni più favorevoli a mitizzazioni che a raffreddamenti. Il disegno illustra la situazione generale prevista intorno alla metà del mese e, con il supporto della simbologia, da l’indicazione di un contesto in cui, al netto di oscillazioni meridiane di scarso peso, prevale la legge dell’ovest…

Autore Pierangelo Perelli

Prima parte di marzo molto dinamica sull’Italia con piogge, vento e neve in montagna.

Una nuova depressione atlantica nei prossimi giorni raggiungerà l’Italia causando forti precipitazioni, inizialmente sul nord Italia e sulle regioni occidentali per poi estendersi gradualmente sul resto del territorio italiano dalla seconda parte della giornata di domenica.

Avremo nevicate abbondanti sulle Alpi sopra quota gli 800-1.000 metri e sugli Appennini sopra i 1.200-1.300 metri.

Autore Dott. Centra Massimo

L’inverno, fantasma, al capolinea…


Quanto precedentemente indicato nelle prospettive di lungo termine riguardo alla possibilità di una parziale o totale chiusura ad ovest con conseguente richiamo di correnti più fredde dal continente risulta effettivamente ma risulta con modi abbastanza modesti e temporanei. Il che significa che la legge del grande ovest e del fisiologico forcing ovest-est non avrà chissà quali cedimenti. Lo sguardo, coraggioso, all’inizio di seconda decade, mostra, per come si può osservare nel disegno riferito alla situazione generale dei giorni 11/12 marzo, una certa rimonta anticiclonica dinamica sino sulle isole britanniche che fa da relativa barriera alla saccatura ancora molto a largo in oceano e che rende ambiziosa quella continentale. Ed in verità, pur nell’ambito di un contesto generale semi-mobile, una certa protrusione in retrogressione con associato aggancio ad ovest da parte della medesima saccatura, può rifornirci di un momento climatico con le connotazioni del clima continentale e delle masse d’aria che governano il tempo sull’europa orientale. Ma, nel contempo, stiamo parlando di una fase probabilmente temporanea e di modesta entità. E questo per il fatto che il quadro evolutivo descritto non sembra associato allo sviluppo di veri e propri blocchi, ma sembra associato, piuttosto, al corso mobile o semi-mobile di onde, più o meno ampie, in evoluzione da ovest ad est. Il che significa che, al netto dell’effettivo verificarsi della configurazione indicata dal disegno, possiamo immaginare un generale movimento della saccatura continentale verso est o sud-est, a lasciare spazio all’onda anticiclonica; e via di seguito…

Autore Pierangelo Perelli

Lunedì 4 marzo🔔🟠Allerta ARANCIONE meteo-idro in Piemonte e in Emilia-Romagna🔔🟡Allerta GIALLA in 15 regioni💨🌊Venti di burrasca su Sardegna, Sicilia e Calabria.

Maltempo: allerta arancione in Piemonte e in Emilia-Romagna

Venti di burrasca su Sardegna, Sicilia e Calabria. Allerta gialla in 15 regioni.

Una perturbazione di origine atlantica tende ad approfondirsi sulla nostra Penisola, determinando una fase di tempo perturbato; ad esso sarà associato un consistente rinforzo della ventilazione che, domani, investirà maggiormente la Sardegna, estendendosi poi alle regioni del Sud, specie in Sicilia e in Calabria. 
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalla notte di oggi, domenica 3 marzo, venti da forti a burrasca, con raffiche di burrasca forte, dai quadranti occidentali sulla Sardegna, in successiva estensione a Sicilia e Calabria, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 4 marzo, allerta arancione su alcuni settori di Piemonte e Emilia-Romagna. Valutata inoltre, allerta gialla su Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e su alcuni settori di Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Sardegna.

Fonte: ddipartimento protezione civile nazionale

Le dinamiche meteo possibili da qui ad inizio seconda decade…


La spinta atlantica/nord-atlantica ad impulsi che ci sta interessando mostra di non volerci abbandonare ancora per qualche tempo. Il tutto nell’ambito di un incremento tendenziale e dinamico della pressione sull’europa nord-orientale, capace certamente di enfatizzare una spinta fredda retrograda, ma non al di sotto di una certa latitudine. E questo per il fatto che la spinta oceanica nord-ovest/sud-est appare, per le più basse latitudini, come quella prevalente, in grado di influenzare il mediterraneo con successive azioni depressionarie e con la relativa componente occidentale. La concomitante presenza, sulla stessa parte nord-orientale del continente, di alta pressione anche nei bassi strati, non può escludere del tutto che nel corso di dette azioni depressionarie possano manifestarsi temporanei richiami freddi da levante sulle nostre regioni settentrionali, ma sempre nell’ambito di un contesto generale che tiene il vero freddo distante e piuttosto a nord. Una vera e propria chiusura ad ovest o la possibilità che la configurazione muti e muti a sfavore dell’atlantico e a favore del continente non la si intravede se non molto nel lungo termine e, più o meno, nel corso dei giorni di inizio seconda decade. Troppo presto, però, per considerarla come una ipotesi altamente credibile. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 8/9 marzo. La medesima situazione mostra il profilo di una area anticiclonica alle alte latitudini e nei pressi della scandinavia e mostra le due azioni cicloniche, quella atlantica e quella artico-continentale, contrapposte e mantenute non in fase, in un quadro nel quale, per l’area mediterranea, prevale l’azione di quella atlantica. Affinché subentri la possibilità di una azione artico-continentale occorre che la spinta oceanica cessi di essere alimentata e che alla relativa chiusura ad ovest venga a corrispondere una fasatura tra un’ultima circolazione ciclonica mediterranea e l’azione artico-continentale. Una dinamica questa che rientra tra quelle che, e non è detto, possono regalarci una temporanea fase di freddo tardivo, ma anche che non appare nei radar, con connotazioni tutte ancora da verificare, prima della seconda decade (vedi simbologia delle frecce più piccole, rappresentative di certi movimenti possibili nel corso di inizio seconda decade e corrispondenti ad una certa chiusura ad ovest con sviluppo di una disposizione ciclonica est-ovest alle latitudini medie del continente)…

Autore Pierangelo Perelli

⛈🌨💨Pioggia, neve e vento forte sulle regioni occidentali.Domenica 3 marzo🔔🟠Allerta ARANCIONE in Emilia-Romagna🔔🟡Allerta GIALLA in sette regioni.

Maltempo: allerta arancione in Emilia-Romagna

Pioggia, neve e vento forte sulle regioni nord-occidentali. Allerta gialla in sette regioni.

Un’area depressionaria, di origine nord-atlantica, tende rapidamente a portarsi sul nostro Paese, determinando, dalle prime ore di domani, un sensibile peggioramento sulle regioni nord-occidentali e sulla Toscana. Le precipitazioni risulteranno diffuse e intense, specie a ridosso delle aree alpine occidentali, con nevicate a quote superiori ai 1000 metri. La formazione di un minimo al suolo sul Golfo del Leone attiverà venti meridionali sostenuti su gran parte delle regioni occidentali.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, domenica 3 marzo, precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Previste, inoltre, nevicate al di sopra dei 1000-1200 metri su Valle d’Aosta e Piemonte, con apporti al suolo abbondanti. 
Attesi venti forti o di burrasca, con raffiche di burrasca forte, dai quadranti meridionali su Liguria, Piemonte e Appennino emiliano-romagnolo.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 3 marzo, allerta arancione per rischio idraulico e idrogeologico in alcuni settori dell’Emilia-Romagna e allerta gialla in Toscana, in gran parte dei territori di Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e in alcuni settori di Veneto, Lombardia e Sardegna.  

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Segni di vero inverno sul continente, ma non per tutti…


Scrutare troppo avanti nel tempo porta ad esaminare forecast meteo associati a modesti valori di probabilità. In certi casi, però, merita farlo se vari importanti modelli mostrano, in tal senso, una certa uniformità e se, come in questo caso, si rileva una evoluzione degna di analisi e dal valore didattico. Il tempo del nord-atlantico che affonda successivi impulsi sino in mediterraneo è quello che ci sta interessando e che ci interesserà ancora per giorni. Una tale situazione detta le condizioni di un tempo variabile, a tratti instabile e perturbato, umido e poco freddo anche se con temperature non così distanti dalla media del periodo. In termini di evoluzione e nella evoluzione di questi primi giorni di marzo che ci conducono sino ai giorni 6/7 ed oltre merita comunque considerare l’affermazione di una sorta di contesto scand+ che, se difficilmente condurrà a movimenti freddi verso le nostre regioni, andrà a disegnare, su scala continentale, il classico ed interessante profilo a westerlies alle basse latitudini ed easterlies alle latitudini medio-alte, meritevole, appunto, di analisi. Detti movimenti o forcing, legati alla dinamica promossa dalle leggi che contemplano i concetti di vento geostrofico e conservazione della vorticità, forniscono un quadro caratteristico nel quale muovono in direzioni opposte il flusso occidentale annesso alla fascia depressionaria oceanica e quello continentale di poli freddi in azione retrograda. A livello emisferico un tale quadro si traduce in quello di un disegno del vortice polare a ferro di cavallo, in cui i due rami, quello atlantico e quello continentale, spingono tendendo a confluire. E’ evidente che l’azione retrograda suddetta può far pensare a spinte fredde verso le basse latitudini e degne di tale nome, ma occorre anche considerare la possibilità, più frequente, che non si abbiano blocchi ad occidente e che, pertanto, la medesima azione occidentale sia, alla fine ed al di sotto di una certa latitudine, quella prevalente. Ed è questo probabilmente, senza escludere altre possibilità, il caso del trend che andrà ad interessarci, con l’ipotesi della classica fusione tra la saccatura atlantica e quella artico-continentale in cui il mediterraneo finisce per continuare ad essere coinvolto in flussi occidentali o sud-occidentali piuttosto che in flussi orientali o nord-orientali. Non che l’equilibrio in questione, soprattutto se andiamo a considerare anche i flussi dei bassi strati, non sia delicato ed a volte di difficile interpretazione, ma, al momento, al netto della possibilità di brevi fasi di richiami freddi ed invernali, questa sembra essere la tendenza generale dei giorni che vanno da metà a fine prima decade. Il disegno mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 6/7 in cui il supporto della simbologia vuole indicare la sacca atlantica che spinge verso est e la vorticità di un polo freddo continentale che spinge verso ovest muovendo sull’europa centrale e tendendo al fenomeno della fusione…

Autore Pierangelo Perelli

Venerdì 1° marzo🔔🔴Allerta ROSSA in Veneto🔔🟠Allerta ARANCIONE su settori di Emilia-Romagna e Veneto🔔🟡Allerta GIALLA in 13 regioni.

Precipitazioni: 

– da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio, su Piemonte orientale, Lombardia occidentale e meridionale, Appennino emiliano, settori montuosi e pedemontani del Veneto, con quantitativi cumulati moderati;

– sparse, anche a carattere di rovescio, su Valle d’Aosta, Liguria centro-orientale, Friuli Venezia Giulia, Toscana settentrionale e orientale e sul resto di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, anche a carattere di rovescio o temporale, su Marche, Abruzzo, Molise, Lazio meridionale, Puglia settentrionale, Campania centro-settentrionale e Sardegna occidentale, con quantitativi cumulati da deboli a moderati;

– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o breve temporale, sul resto del Paese, con quantitativi cumulati generalmente deboli.

Nevicate: mediamente al di sopra degli 1300-1500 m su tutti i settori alpini, con apporti al suolo da debolia moderati, fino a puntualmente abbondanti su Piemonte settentrionale e Lombardia.

Visibilità: nessun fenomeno significativo.

Temperature: in locale sensibile calo le minime al Sud e le massime tra Lombardia e Triveneto.

Venti: forti meridionali su Puglia, Basilicata e localmente sulle regioni adriatiche, con rapida tendenza ad attenuazione; tendenti a forti nord-occidentali sulla Sardegna, con rinforzi di burrasca pomeridiani, in estensione serale sulla Sicilia.

Mari: molto mossi i bacini orientali ed il Mare e Canale di Sardegna; nel pomeriggio tendenti ad agitati il Mare e Canale di Sardegna; tendenti a molto mossi i restanti bacini occidentali.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

⛈💨 Piogge e venti forti al Centro-Sud Giovedì 29 febbraio🔔🔴 Allerta ROSSA per rischio idraulico in Veneto🔔🟠 Allerta ARANCIONE su settori di Emilia-Romagna e Veneto🔔🟡 Allerta GIALLA in 15 regioni.

Maltempo: allerta rossa per rischio idraulico in Veneto

Piogge e venti forti al Centro-Sud. Allerta arancione su settori di Emilia-Romagna e Veneto. Allerta gialla in 15 regioni. Avviso meteo del 28 febbraio.

L’area ciclonica mediterranea che sta interessando il nostro Paese, ha innescato un flusso di correnti meridionali umide ed instabili sulle regioni meridionali tirreniche. Nelle prossime ore la perturbazione interesserà anche le restanti regioni del Sud e del medio versante adriatico, con precipitazioni diffuse, che localmente potranno risultare anche intense.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello diramato nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalla notte di oggi, mercoledì 28 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo e Marche.  I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 29 febbraio, allerta rossa per rischio idraulico su settori del Veneto. Allerta arancione su parte di Emilia-Romagna e Veneto. Valutata inoltre allerta gialla in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e sull’intero territorio di Trentino Alto Adige, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Fonte:dipartimento protezione civile nazionale

Mercoledì 28 febbraio🔔🔴 Allerta ROSSA meteo-idro su parte del Veneto🔔🟠 Allerta ARANCIONE in Emilia-Romagna e Veneto🔔🟡 Allerta GIALLA in 16 regioni⛈💨 Piogge e venti forti al Sud.

Maltempo: allerta rossa su parte del Veneto

Piogge e venti forti al Sud. Allerta arancione in Veneto, Emilia-Romagna e allerta gialla in 16 regioni. Avviso meteo del 27 febbraio.

L’area ciclonica presente sul Mediterraneo, tenderà a spostarsi tra le due isole maggiori, innescando un flusso di correnti sud-orientali che interesseranno gran parte delle regioni meridionali e della Sardegna, determinando piogge da sparse a diffuse, anche a carattere temporalesco e l’intensificarsi della ventilazione.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che estende ed integra quelli diramati nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, mercoledì 28 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia e Calabria, in estensione nel pomeriggio a Campania e Sardegna. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Previsti inoltre venti da forti a burrasca sud-orientali su Sicilia e Calabria, in estensione a Basilicata e Puglia, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, mercoledì 28 febbraio, allerta rossa per rischio idraulico e rischio idrogeologico su settori del Veneto, allerta arancione su parte di Emilia-Romagna e Veneto. Valutata inoltre allerta gialla in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Umbria, Lazio, Campania, Molise, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

🔔🔴 Martedì 27 febbraio è prevista allerta ROSSA in Veneto.🔔🟠 Allerta ARANCIONE su settori di Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, 🔔🟡allerta GIALLA in 11 regioni.Ancora venti forti e temporali.

Maltempo: allerta rossa in Veneto

Ancora venti forti e temporali. Allerta arancione in Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, allerta gialla in 11 regioni.

La perturbazione atlantica che sta interessando gran parte delle regioni settentrionali del nostro paese continuerà a portare condizioni di maltempo, con piogge diffuse e locali temporali al centro-nord.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che estende ed integra quelli diramati nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, martedì 27 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Friuli-Venezia Giulia, provincia autonoma di Trento, Lazio ed Umbria, oltre al persistere, dalla mattinata, di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, venti da forte a burrasca dai quadranti settentrionali sulla Liguria e meridionali sul sud della Toscana e 

sui settori costieri settentrionali del Lazio, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per domani, martedì 27 febbraio, allerta rossa per rischio idrogeologico su parte del Veneto, allerta arancione su parte di Emilia-Romagna, Toscana e veneto, allerta gialla su Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, parte di Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Liguria, sui restanti settori della Toscana, sull’intero territorio dell’Umbria, su parte di Lazio e Sardegna.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Fase variabile/instabile da affondi del nord-atlantico…


Il tempo ha scritto la tipica fisionomia di una corrente ondulata nord-atlantica e una tipica fisionomia che, probabilmente, intende mantenere sino almeno a fine mese. L’azione, pulsante, e che affonda linee perturbate sino in mediterraneo, genera il caratteristico tempo variabile, né troppo mite e né troppo freddo, dalle connotazioni che possono rammentare il tardo autunno o il tardo inverno di una incipiente primavera. Nulla di eclatante, ma anche, nel caso specifico, fasi alterne ad impulsi un pò frenati ad est, che affondano verso sud o sud-est nel solco di una diramazione della grande corrente atlantica e che possono strutturarsi, temporaneamente, come cut-off e come classiche depressioni mediterranee. Ecco che, sulla base di un certo tipo di evoluzione associata al sistema di turno che scivola lungo il mediterraneo occidentale, possono approfondirsi aree cicloniche capaci di produrre fasi di tempo marcatamente perturbato, più o meno a carattere generalizzato ma sempre da inquadrare, geograficamente, in base alla esatta disposizione di dette depressioni. Il maltempo che si profila per la prossima settimana è, appunto, quello classico di una perturbazione organizzata che, muovendo da nord-ovest in direzione dei nostri bacini ad ovest, tende poi a spostarsi ulteriormente verso sud-est, ad attardarsi ed a maturare in una definita circolazione ciclonica. Il freddo, in questi casi e con un certo ostacolo a levante, non è cosa che tende a riguardarci, seppur al netto delle correnti fresche che ci raggiungono dall’oceano e da nord o nord-ovest e capaci di produrre un clima abbastanza in linea con il periodo. La possibilità che detta fase possa poi evolvere in qualcosa di diverso, magari con una chiusura ad occidente e nel corso dei primi giorni del prossimo mese, è ancora tutta da verificare e, pertanto, non merita ancora commenti. Il disegno, con il supporto delle frecce indicative dei flussi principali in quota, indica la situazione generale prevista intorno ai giorni 28/29, e segna la matura circolazione ciclonica, centrata tra sardegna e basso tirreno, quale espressione della evoluzione della perturbazione in azione nel corso della prima parte della prossima settimana…

Autore Pierangelo Perelli

⛈️💨 In arrivo temporali e venti forti📆domenica 25 febbraio🔔🟠 Allerta ARANCIONE su parte della Sicilia🔔🟡 Allerta GIALLA in 7 regioni.

Maltempo: allerta arancione su parte della Sicilia

Allerta arancione in Sicilia e gialla in sette regioni.

Una nuova area di bassa pressione coinvolgerà dalla serata odierna lo Stretto di Sicilia e il bacino dello Ionio dando origine ad una fase di maltempo che interesserà le nostre regioni meridionali dove si registreranno piogge sparse e locali temporali con associato aumento della ventilazione.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalla tarda serata di oggi, sabato 24 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Dalla mattina di domani, domenica 25 febbraio, si prevedono inoltre venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Si segnalano, infine, mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani, domenica 25 febbraio, allerta arancione sulla Sicilia centro-orientale e allerta gialla sui restanti settori dell’isola; allerta gialla anche su tutto il territorio di Calabria, Puglia, Campania e Basilicata al Sud, oltre che sui bacini della Lombardia settentrionale e su quelli del Veneto orientale al Nord.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

I RICORDI SONO INDELEBILI🌨

🌨I RICORDI SONO INDELEBILI🌨
A cura di Lorenzo Colangelo
Notizie meteo Italia

Nel febbraio 2018, proprio in questo periodo, una massa d’aria di matrice siberiana si dirige verso l’Europa e il nostro Mediterraneo.
Ad innescare il movimento anti-zonale (contrario alla circolazione principale) sono un vortice polare fortemente indebolito a causa degli effetti trasmessi da un precedente riscaldamento in stratosfera e l’elevazione dell’anticiclone subtropicale fino alle altissime latitudini artiche.
La massa gelida di matrice siberiana intorno il 23-24 febbraio transita sui paesi Baltici per poi riversarsi successivamente sui comparti centro europei e del Mediterraneo.

L’aria gelida proveniente dalle steppe euro-asiatiche, entra sull’Italia domenica
25 Febbraio da nord-est.🌬
In questo frangente le regioni interessate dai fenomeni sono quelle centro settentrionali, infatti si verificano alcune deboli nevicate sulla Pianura Padana e sulle regioni dell’alto versante adriatico. In seguito la confluenza tra la massa gelida pellicolare in spostamento verso sud ovest e quella più mite e umida del Mar Tirreno, causa anche qualche nevicata su Liguria e Toscana.

Ma il 26 febbraio, giorno di particolare interesse, la neve non si limita a imbiancare
i litorali adriatici e gran parte dell’appennino centro settentrionale, ma inaspettatamente anche le città di ROMA e NAPOLI grazie a
una perturbazione in formazione sul Tirreno centrale generata per l’effetto dell’entrata delle gelide correnti siberiane sulle acque marine.
“In particolare” Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio, Puglia, Campania e Basilicata vivono momenti di vero inverno,
ma con temperature particolarmente rigide
su 4/5 dello stivale.
Tra l’altro il giorno 28 una perturbazione atlantica proveniente da ovest passa sopra il cuscinetto gelido lasciato in eredità dal precedente afflusso siberiano causando nevicate fino in pianura su Toscana, Umbria e Marche.
Viviamo di ricordi, ma questi saranno sempre dentro di noi.

⛈️❄💨 In arrivo temporali, nevicate e venti forti venerdì 23 febbraio🔔🟠 Allerta ARANCIONE in Lombardia e Friuli-Venezia Giulia🔔🟡 Allerta GIALLA in 10 regioni.

Maltempo: allerta arancione in Lombardia e Friuli-Venezia Giulia

In arrivo temporali, nevicate e venti forti, allerta gialla in dieci regioni. Avviso meteo del 22 febbraio

Un sistema perturbato di origine atlantica, che tende ad approfondirsi verso il mediterraneo centrale, determinerà una fase di maltempo sul nostro Paese, con precipitazioni localmente intense al centro-nord, un deciso rinforzo della ventilazione e nevicate abbondanti sul nord-est.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.

L’avviso prevede dalla tarda sera di oggi, giovedì 22 febbraio, precipitazioni, da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lombardia, Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Toscana, in estensione, dalla mattina di domani, a Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, specie sui settori appenninici, tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Attese, inoltre, nevicate, con quota neve in abbassamento fino ai 1.000 m su Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, con apporti al suolo moderati o localmente abbondanti.

Previsti anche venti da forti a burrasca dai quadranti meridionali, con temporanei rinforzi fino a burrasca forte, su Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Marche, Umbria e Lazio, in estensione dalle prime ore di domani, venerdì 23 febbraio, a Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia, con mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani, venerdì 23 febbraio, allerta arancione per rischio idrogeologico su parte della Lombardia e del Friuli-Venezia Giulia, allerta gialla sui restanti settori del Friuli-Venezia Giulia, alcuni settori di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, sulle province autonome di Trento e Bolzano sull’intero territorio di Umbria, Lazio, Molise e su gran parte dell’Abruzzo.

Fonte:dipartimento protezione civile nazionale

NIENTE FREDDO IN ARRIVO MA PIOGGE SI.

NIENTE FREDDO IN ARRIVO MA PIOGGE SI.
L’INVERNO METEOROLOGICO SI CHIUDERÀ CON LO SCIROCCO E LA SABBIA DEL DESERTO DEL SAHARA.

Nei prossimi 10 giorni avremo ancora temperature sopra la media sull’Italia perché le correnti al suolo saranno mediamente da meridione e a tratti da occidente.

Autore Dott.Centra Massimo

ARRIVANO LE PRECIPITAZIONI❄🌧

A cura di Lorenzo Colangelo
Come preannunciato negli articoli precedenti,
il blando fronte proveniente dall’Europa centro settentrionale è ormai arrivato sulle regioni meridionali transitando nel primo mattino anche sul versante adriatico.
Insieme a dispensare qualche “debole” pioggia
e nevicata coreografica sui monti, ha recato un primo indebolimento alla struttura anticiclonica soprattutto alle alte quote.
Questa situazione (da giovedì/venerdì) andrà ad agevolare la discesa di una profonda e ampia saccatura depressionaria in grado di abbracciare gradualmente anche il mediterraneo e la nostra penisola, determinando quindi la fine dell’egemonia dell’anticiclone e l’inizio del passaggio di diversi sistemi perturbati che apriranno una lunga fase di maltempo.

Il posizionamento dell’asse di saccatura in entrata sul mediterraneo(GIOVEDÌ) orienterà la ventilazione dai quadranti meridionali, causando un primo peggioramento delle condizioni meteorologiche sul nord Italia
e la Sardegna.
La prima perturbazione, veicolata dal vasto sistema depressionario e dalla formazione di un minimo secondario in prossimità del Mar Ligure, arriverà sul centro nord VENERDI.
Piogge abbondanti su gran parte delle regioni settentrionali, in graduale estensione verso quelle centrali; particolarmente colpito il lato Tirrenico più esposto ai flussi sud occidentali.
Per lo stesso motivo sulle aree adriatiche (sottovento ai flussi perturbati) sono previste meno precipitazioni.
Nevicate copiose sulle Alpi intorno i 1500mt ma con quota neve in calo fin sotto i 1000metri a fine giornata.
Neve sull’appennino centro settentrionale intorno i 1500m, specie sui rilievi esposti più
a ovest.
Temperature in graduale diminuzione da nord verso sud.

SABATO il fronte si concentrerà sulle regioni meridionali. Piogge localmente abbondanti su Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, meno sulla Puglia. Relativamente meglio sul resto d’Italia.
DOMENICA possibile formazione di un vortice depressionario al sud❄🌧…
Ancora maltempo esteso sulle aree meridionali e su parte delle regioni centrali, comprese quelle adriatiche, con piogge e nevicate sui monti. ❄🌧 Temperature in calo ovunque.🌬
(TORNEREMO CON DATI PIÙ ATTENDIBILI E PER DARE ULTERIORI CONFERME)

Radicale cambiamento atmosferico in Europa dal fine settimana. Sull’Italia piogge, neve in montagna ma con poco freddo.

Il flusso caldo subtropicale che ha interessato gran parte del continente europeo in queste ultime settimane sarà sostituito da un flusso più freddo dal Canada orientale/Groenlandia, gradualmente dal prossimo fine settimana.

Questo flusso freddo si andrà riversando sul mediterraneo centrale ed occidentale causando delle bassa pressioni con annesse precipitazioni e calo della temperatura.

C’è da evidenziare che registreremo valori di temperatura più prossimi alla media, quindi non ci sarà nessuna fase fredda in arrivo sull’Italia.

Le precipitazioni potrebbero risultare abbondanti sulle regioni settentrionali e sulle zone tirreniche, mentre sul versante adriatico e su gran parte del sud saranno più deboli.

Abbondanti nevicate sulle Alpi a quote prevalentemente di montagna.

Autore Dott. Centra Massimo

PERTURBAZIONI ATLANTICHE VERSO IL MEDITERRANEO CENTRALE ED OCCIDENTALE DAL 24 FEBBRAIO ☔🌧️🌦️

C’è da dire sul tempo dei prossimi 10 giorni che a causa del blocco degli Urali, cioè una alta pressione situata sulla Russia occidentale, il freddo sull’Italia non arriverà neanche a fine mese.
Comunque grazie alle precipitazioni avremo un calo apprezzabile delle temperature massime su quasi tutta l’Italia e la neve cadrà a quote di montagna essenzialmente sulle Alpi e parte degli Appennini.
Le correnti al suolo sull’Italia saranno per lo più da ovest o da meridione a partire dal 24 febbraio.

Autore Dott.Centra Massimo

Un pò di inverno da metà terza decade?


C’è ancora tempo per le conferme ma si può cominciare a ritenere che, al netto di un certo graduale abbassamento dei valori barici in sede mediterranea già prima, una svolta meteo degna di tale nome l’avremo intorno ai giorni di metà terza decade. Nei prossimi giorni l’anticiclone comincerà a ritirarsi verso occidente favorendo un minimo di infiltrazioni da nord o nord-ovest. In direzione di metà terza decade osserveremo quindi un disporsi dei flussi e dei centri barici in preparazione della nuova suddetta fase, di netto segno nord-atlantico se non proprio artico-marittimo. Se si tratterà poi anche di qualcosa che prelude al contesto di un afflusso freddo in piena regola, con relativa sbuffata nord-orientale, lo vedremo. In ogni caso, di sicuro, quanto mostrano le mappe di previsione per quei giorni corrisponde al classico profilo di una ondulazione marcata con rimonta in oceano ed affondo in sede continentale sino al mediterraneo. Siffatto profilo segna una destabilizzazione generalizzata, nonché una progressione di impulsi del nord-atlantico, nord-ovest/sud-est o nord/sud, senza meno tendenzialmente forieri di venti settentrionali e di riduzioni termiche. Per il freddo vero tutto questo, naturalmente, non basta. Ma la fisionomia che dette situazioni producono è certamente e comunque di tipo invernale. Ed inoltre le medesime possono sfociare, secondo una delle loro possibili fisiologiche evoluzioni, nel quadro di una circolazione che attira aria fredda continentale. Di fatto l’ipotesi che l’affondo relativo vada in chiusura e si disegni nella forma di un esteso nucleo freddo, disposto tra europa centrale e mediterraneo ed associato a depressione mediterranea, da certi importanti modelli è indicata. E’ indicata, peraltro, non proprio nelle vesti di una significativa apertura a correnti provenienti dai quadranti orientali, quanto piuttosto in quelle di un cut-off, nonché in quelle di qualcosa che, sotto i colpi di un forcing zonale poco disposto ad arrendersi in modo netto, non appare così stabile o duraturo. Per cui potrebbe, alla fine, trattarsi di un episodio invernale moderato e di breve durata. Tuttavia vedremo. Il disegno identifica la situazione generale prevista intorno ai giorni 25/26 e marca, in modo netto, l’ampia ondulazione e l’affondo nord-atlantico o artico-marittimo sopra descritto. certamente, indicativi di un finale di mese deciso, forse, a mostrare qualcosa di attinente ad un pò di inverno e a quell’inverno che, mai o quasi mai, si è visto…

Autore Pierangelo Perelli

CLIMA: E’ PRIMAVERA CON MANDORLI FIORITI A FEBBRAIO; SOS SICCITÀ NEI CAMPI DEL FOGGIANO.

E’ allarme nelle campagne dove le coltivazioni ingannate dall’inverno caldo sono ancora più sensibili al maltempo e al previsto abbassamento delle temperature, con i mandorli fioriti in Puglia a febbraio, gli oliveti in perenne vegetazione e la mancanza di piogge che sta già determinando una preoccupante siccità. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione agli effetti di un inverno bollente dopo un 2023 che ha fatto registrare la caduta del 14% di precipitazioni in meno ed una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020.

La finta primavera con le temperature ben al di sopra della norma e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo stanno ingannando 13.00 sciami di api in Puglia che si sono risvegliate in anticipo per le anomali climatiche, ma a rischio sono le piantine di grano e legumi soprattutto nelle ‘terre bianche’ ricche di argilla e creta, mentre la carenza idrica sta determinando un calo drastico di foraggio verde nei pascoli – spiega Coldiretti Puglia – con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell’attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele, con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi e le risemine.

Fonte: Coldiretti Puglia

A fine mese arriverà l’atlantico con le sue perturbazioni piovose.

Una goccia fredda in quota interesserà gran parte dell’Italia ad inizio della prossima settimana causando delle piogge qua e là sulla Penisola.
Dal 25 febbraio è previsto dai modelli di previsione l’apertura della porta atlantica verso il mediterraneo centrale con il passaggio di alcune perturbazioni.
Le piogge dovrebbero interessare soprattutto le regioni settentrionali e quelle del versante tirrenico, meno quelle adriatiche e ioniche.
La neve cadrà solo a quote di montagna.

Autore dott. Centra Massimo

La linea tendenziale possibile da qui a metà terza decade…


Si conferma la maggiore tendenziale intraprendenza di un ramo atlantico del sub-tropicale, volta a produrre spinte meridiane, ma sempre, per il momento, con una azione modesta ed invadente, poco favorevole a vere spinte settentrionali. Alcuni modelli, in tal senso, segnalano qualcosa di più marcato, più spostato in oceano e più aperto alla possibilità di spinte invernali, ma non prima dei giorni intorno a metà terza decade. Una ipotesi, però, associata ad un periodo troppo lontano per poterla considerare più di tanto. Dopo il guasto dei giorni scorsi il ritorno ad una certa stabilità è dettato da una ripresa anticiclonica dinamica, al momento distribuita più o meno alla nostra longitudine e, pertanto, anche associata alle solite temperature elevate per il periodo ed al tipico clima da ristagno. Come detto, tuttavia, risulta assai probabile che i massimi barici tendano gradualmente a coinvolgere longitudini più ad ovest, in maniera da aprire a qualche futura sbuffata settentrionale tra fine seconda ed inizio terza decade, pur se sempre nell’ambito di qualcosa di modesto e di assai poco assimilabile al vero inverno. Il disegno mostra la situazione generale prevista proprio per quei giorni ed identifica una rimonta anticiclonica, stavolta decentrata ben ad occidente, ed un conseguente affondo dai mari del nord. Una tale fisionomia non segna di sicuro chissà quali spinte fredde ma segna comunque un certo maggiore dinamismo ed un quadro meno anomalo, con possibilità di destabilizzazioni e correnti da nord o da nord-est. Il passo successivo e che conduce alla terza decade dovrebbe poi essere quello di una nuova occidentalizzazione, ma, forse, temporanea e preambolo di azioni del nord-atlantico, vedremo quanto preludio di ulteriori spinte settentrionali o meno…

Autore Pierangelo Perelli

L’inverno inesistente 🌡️

È in atto l’ennesima rimonta dell’alta pressione sub-tropicale su gran parte dell’Europa e nuovamente le temperature diurne si riporteranno ben al di sopra della media del periodo, dopo questa breve parentesi autunnale che abbiamo avuto in questi ultimi giorni.

Ad inizio della prossima settimana non è da escludere il passaggio di una nuova perturbazione con caratteristiche tipicamente autunnali sull’Italia.

C’è da evidenziare che questo inverno verrà ricordato come uno dei più caldi da quando esistono le rilevazioni, se non il più caldo, per tutta l’area mediterranea e quindi anche per la nostra Italia.

Autore Dott.Centra Massimo

Dall’atlantico al continente dopo metà mese ?…


Vedere nelle mappe dell’immediato dopo metà mese il senso di un cambiamento nella direzione di rimonte anticicloniche da wave2 e da freno dell’atlantico forse è un pò da visionari. Tutti i principali modelli, tuttavia, segnalano, per quei giorni, e soprattutto in sede euro-atlantica, qualcosa di attinente. Segnalano, ovvero, un ramo oceanico del sub-tropicale più propenso a prodursi in rimonte meridiane e con la possibilità che, alla fine, si crei quel blocco in sede europa nord-occidentale capace di determinare spinte settentrionali e continentali. Nella sostanza ed in verità non è che, al momento ed in tal senso, si intraveda granché. Ma che in direzione di fine seconda decade, sempre che dette rimonte non risultino troppo invadenti verso levante, si possa assaggiare un pò del sapore di quell’inverno balcanico o dell’europa orientale sempre più raro, risiede nelle ipotesi in esame. Il disegno mostra la situazione generale su scala emisferica prevista, appunto, nell’immediato dopo metà mese ed indica l’accenno di quei movimenti del sub-tropicale sopra descritti, orientati nella direzione di rimonte tra l’occidente del continente ed il nord-atlantico, certamente non per forza motivo di successive irruzioni fredde, ma altrettanto certamente tutt’altro che esclusive delle medesime…

Autore Pierangelo Perelli

L’ennesima incursione dell’anticiclone sub-tropicale sull’Italia 🌡️

Stiamo assistendo ad una stagione invernale senza freddo, con poche precipitazioni e con assenza totale di nevicate a quote medio basse.

Dopo un dicembre e un gennaio molto miti anche questo mese di febbraio sta seguendo la stessa strada, ed in effetti nei primi 10 giorni di febbraio la temperatura è stata decisamente superiore alla media sull’Europa centrale e meridionale.
Più freddo solo sulla Penisola Scandinava centro settentrionale.

Questa situazione molto anomala continuerà ancora per giorni e la nuova settimana promette di essere particolarmente mite in Italia e in gran parte d’Europa, con temperature che rimarranno ben al di sopra della media stagionale.


Dal primo marzo saremo nella primavera meteorologica.

Autore Dott. Centra Massimo

🌧️💨Ancora piogge e venti forti🔔🟠 Allerta ARANCIONE domenica 11 febbraio per rischio idrogeologico in Lombardia e Campania🔔🟡 Allerta GIALLA meteo-idro in 12 regioni

Maltempo: allerta arancione in Lombardia e Campania

Ancora piogge e venti forti sull’Italia, allerta gialla in dodici regioni. Avviso meteo del 10 febbraio

Il sistema perturbato di origine atlantica che sta interessando il nostro Paese, porta ancora precipitazioni diffuse su gran parte delle regioni che, nel corso della prossima notte, si estenderanno a Basilicata e Calabria; contemporaneamente la ventilazione ha subito un deciso rinforzo dai quadranti meridionali su gran parte del centro-sud e ruoterà domani dai quadranti occidentali.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello diramato nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, domenica 11 febbraio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Campania, in estensione a Basilicata e Calabria, specie settori tirrenici delle due regioni, tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Sempre dalla tarda mattinata di domani, atteso il persistere di venti dai quadranti occidentali, da forti a burrasca, su Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con locali raffiche di burrasca forte e mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani, domenica 11 febbraio, allerta arancione per rischio idrogeologico su parte della Lombardia e della Campania, allerta gialla su alcuni settori di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, sull’intero territorio di Umbria e Lazio, su gran parte di Abruzzo e Molise, sui restanti settori della Campania, sulla Basilicata, Calabria e parte della Sicilia.

Fonte: dipartimento protezione civile nazionale

Perturbazione autunnale sull’Italia 🌧️🌧️☂️

Una perturbazione tipicamente autunnale sta attraversando l’Italia apportando molte piogge su alcune zone delle regioni settentrionali e sul versante tirrenico.
Più asciutto lungo il versante adriatico.
Le nevicate solo su quote medio alte sia sulle Alpi e sugli Appennini.
Continuerà anche nei prossimi 10 giorni il non inverno.

Autore Dott. Centra Massimo

🌧️💨In arrivo piogge e venti forti🔔🟠 Allerta ARANCIONE sabato10 febbraio per rischio idrogeologico in Lombardia🔔🟡 Allerta GIALLA meteo-idro in 11 regioni.

Maltempo: allerta arancione sulla Lombardia

Piogge e venti forti sull’Italia, allerta gialla in undici regioni. Avviso meteo del 9 febbraio.

Un sistema perturbato di origine atlantica ha raggiunto le regioni settentrionali del nostro Paese, portando le prime precipitazioni. Tali fenomeni tenderanno ad intensificarsi ed estendersi gradualmente al centro-sud, dove, tra sabato e domenica, in maniera più diffusa e intensa, interesseranno le regioni tirreniche e le zone interne abruzzesi e molisane.  Allo stesso tempo la ventilazione rinforzerà dai quadranti meridionali su gran parte del centro-sud.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento della protezione civile nazionale.

L’avviso prevede dal tardo pomeriggio di oggi, venerdì 9 febbraio, precipitazioni diffuse su Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna occidentale e Toscana settentrionale. Attese dalla giornata di domani, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio temporale in particolare dal pomeriggio, su Lazio, specie sul settore meridionale, Campania e settori occidentali di Abruzzo e Molise. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento. Previsti, inoltre, dalla serata di oggi, venti dai quadranti meridionali, da forti a burrasca, su Lazio, Puglia e Sicilia, in estensione dal mattino di domani, a Calabria, Basilicata, Campania, Molise e Abruzzo, con raffiche fino a burrasca forte su Molise, puglia, settori occidentali e rilievi della sicilia e settori appenninici delle restanti regioni meridionali, con mareggiate lungo le coste esposte.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per domani, sabato 10 febbraio, allerta arancione per rischio idrogeologico su parte della Lombardia, allerta gialla su alcuni settori di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Umbria, sull’intero territorio di Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e su gran parte della Sardegna.

Fonte:dipartimento protezione civile nazionale