In Siberia e in gran parte dell’Artico , i profondi cambiamenti si stanno evolvendo più rapidamente di quanto gli scienziati si aspettassero solo pochi anni fa.

Nell’artico gli incendi infuriano tra temperature da record. Il permafrost si sta sciogliendo, le infrastrutture si stanno sgretolando e il ghiaccio marino sta inerosabilmente svanendo.

Gli incendi devastanti in Siberia

In Siberia e in gran parte dell’Artico, si stanno verificando profondi cambiamenti più rapidamente di quanto gli scienziati avessero previsto solo pochi anni fa.

Verkhoyansk in Siberia ha visto 11 giorni di fila con una temperatura elevata di 30 gradi Celsius o superiore.

La temperatura media di giugno per quella zona è di 20 gradi Celsius.

Una settimana fa Ust’-Olenek, in Russia, a circa 450 miglia a nord del circolo polare artico, ha registrato una temperatura record di +34,3 gradi.

Anomalia termica da gennaio a giugno.
Ben evidente il marcato sopra media termico sule zone artiche.

Gran parte della Siberia ha vissuto un inverno eccezionalmente mite, seguito da una primavera più calda della media, ed è stata tra le regioni più insolitamente calde del mondo durante questa prima parte del 2020.

Durante il mese di maggio, alcune parti della Siberia hanno visto una temperatura mensile media di ben 10 gradi Celsius sopra la media del mese, secondo il servizio Copernicus sul cambiamento climatico dell’Unione europea.

Il calore persistente ha contribuito ad alimentare gli incendi, allo scioglimento del ghiaccio marino e del permafrost.

A cura di Centra Massimo

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